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Il connubio tra la musica reggae e il calcio è un argomento che ho già trattato in qualche articolo nel passato. Adesso se ne ripresenta l'occasione per raccontarvi una nuova storia che unisce questi due ambiti che, agli occhi dei più, risultano essere assai distanti tra loro.
Il 1 marzo 1945 nasceva, nella piccola cittadina giamaicana di Saint Ann's Bay, il cantante Burning Spear (il cui vero nome è Winston Rodney). Domenica prossima, 1 marzo 2020, Spear festeggerà i suoi 75 anni, la stessa età che avrebbe compiuto un certo Bob Marley se fosse ancora in vita.
Oltre alla questione anagrafica sono molti i legami che legano Burning Spear a Robert Nesta. Entrambi infatti sono nati nella zona nord dell'isola caraibica, precisamente nella parrocchia di Saint Ann (una delle quattordici zone in cui è diviso, da punto di vista legale, il paese).
Il calcio popolare nell'epoca attuale porta avanti alcuni concetti base come quelli di militanza e, soprattutto, resistenza. Un grande esempio di tenacia lo si ebbe però quasi cinque secoli fa, per essere esatti ben 490 anni.
Il 17 febbraio 1530, difatti, si svolse a Firenze quella che è passata alla storia come “la Partita dell'Assedio”. L'assedio da cui si dovevano difendere i concittadini della famiglia dei Medici era quello portato avanti dall'imperatore asburgico Carlo V, una delle più importanti figure storiche dell'epoca moderna europea.
L'attuale capoluogo toscano, al tempo, si era ribellato al potere della nobile famiglia e aveva proclamato, nel maggio del 1527, la cosiddetta “Terza Repubblica di Firenze”. Il papa di allora era Clemente VII e faceva parte della stessa casata dei Medici.
Il 6 febbraio 1945 nasceva, presso il piccolo paesino giamaicano di Nine Mile, Robert “Bob” Nesta Marley. Conosciuto in tutto il mondo come il più grande cantante reggae mai vissuto Marley, quest’anno, avrebbe compiuto 75 anni.
Uso il condizionale perché Bob Marley è morto l’11 maggio 1981, a Miami, a soli 36 anni di età a causa di un tumore. Quel tumore fu la conseguenza di una ferita non curata all’alluce destro che il cantante si era fatto durante una partita di calcio giocatasi il 10 maggio del 1977 a Parigi, durante il tour del favoloso album Exodus.
Il ritratto di Anthony Yeboah, un presidente che si posiziona chiaramente contro l'AfD e 33.000 adesivi in tutto il mondo: è così che l’Eintracht Frankfurt prende posizione contro il razzismo e l'estremismo di destra.
“Respingere i principi della discriminazione, del razzismo e dell'antisemitismo!” - La dichiarazione di Peter Fischer non potrebbe essere più chiara. All'assemblea generale dell’Eintracht Frankfurt, nel gennaio 2018, il suo presidente ha preso una chiara posizione contro l'AfD. Era incompatibile essere un membro di un partito come l'AfD o eleggerlo, e allo stesso tempo impegnarsi nei valori dell'Eintracht Frankfurt che sono sanciti dagli statuti. “Metti alla prova te stesso, e mettiti alla prova onestamente. Perché le due cose non vanno insieme”, afferma Fischer in un discorso che non è passato inosservato.