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13 novembre 2017: l'Italia, perdendo con la Svezia, dice addio alla possibile qualificazione ai mondiali di Russia 2018. Un giorno “nefasto” per il Belpaese, almeno stando alle parole dei massimi rappresentanti del sistema calcistico nostrano, che avrebbe dovuto portare ad una vera e propria rivoluzione nel sistema calcio nostrano.
Tutto questo, purtroppo, non è avvenuto, visto che dopo le scontate, anche se arrivate con sensibile ritardo, uscite di scena del ct Gianpiero Ventura e del presidente Carlo Tavecchio, ci si è trovati fermi al palo. A questo punto sorge spontaneo chiedersi se e quando ci sarà la vera svolta calcistica da tutti acclamata ma da nessuno veramente messa in pratica.
Per fortuna non tutto il panorama del pallone si trova in questa situazione. In questi mesi, infatti, la nazionale calcistica femminile si sta comportando alla grande nel suo girone di qualificazione ai mondiali di calcio femminili che si terranno in Francia nel giugno 2019.
La settimana appena trascorsa è stata intensa e ricca di iniziative sul fronte dell’opposizione al Trans Adriatic Pipeline (TAP). Questa mega opera che dovrebbe trasportare gas dalla regione del Mar Caspio in Europa, collegando il Trans Anatolian Pipeline (TANAP) alla zona di confine tra Grecia e Turchia, attraversando la Grecia settentrionale, l’Albania e l’Adriatico per approdare sulle coste salentine in località San Basilio a San Foca. Mercoledì 6 dicembre i commercianti di Melendugno hanno deciso di proclamare in maniera autonoma senza mediazioni sindacali o di associazioni di categorie uno sciopero, una grande serrata che ha visto la partecipazione di quasi la totalità delle attività commerciali melendugnesi, che hanno rinunciato agli incassi di una giornata lavorativa per dimostrare ancora una volta la contrarietà del territorio a questa opera. La giornata ha visto sfilare due cortei uno mattutino a Melendugno con più di 3000 persone e uno pomeridiano con partenza dal lungo mare di San Foca, corteo che in maniera spontanea vede centinaia di persone staccarsi dal percorso ufficiale per avvicinarsi nelle vicinanze del cantiere e della zona rossa.
Un’alternanza continua e incessante di momenti di analisi e racconti personali, la fotografia della brutta situazione, dal punto di vista economico e repressivo, che stiamo attraversando in questi anni, e le mille fotografie del vissuto di ognuno, che poi alla fine sono il vero motivo per cui si continua a portare avanti una passione anche quando tutti gli elementi razionali consiglierebbero di lasciar perdere. Ultras. Parole e suoni dalle curve (Il Galeone, 2017) presenta questo importante elemento di novità e di completezza. Perché parlare di stadio e ultras in termini puramente saggistici e sociologici, pur essendo opera meritoria, rischia di essere qualcosa di asettico, che aggiunge poco e rimastica gli stessi concetti già espressi tante volte. E il racconto ultras romanzesco rimane comunque legato al talento artistico dello scrittore, al gusto personale del lettore, nel tempo si sono viste pagine bellissime e autentiche schifezze.
Quella di domenica 10 dicembre è una giornata che rappresenta appieno quello che è diventato il Centro Storico Lebowski. Per capirlo basta guardare il programma della giornata: al mattino assemblea generale dei soci per approvare il bilancio della scorsa stagione e quello preventivo per l’anno in corso; pranzo a buffet preparato dai genitori dei bambini della scuola calcio; il piatto forte di giornata, ovvero il big match contro l’Incisa, primo in classifica alla pari con i grigioneri; infine il match della squadra femminile di Serie D. Una giornata intera da passare nell’impianto di Tavarnuzze, in compagnia giusto di qualche centinaio di persone. Sarà bene quindi procedere con ordine.