«Il nostro tempo è qui e comincia adesso!»: è il “grido di guerra” della Spartak Apuane, compagine massese che, attraverso l’azionariato popolare, porterà sugli spalti del prossimo campionato di terza categoria i colori della passione sportiva insieme ai valori dell’antifascismo, dell’antisessismo e dell’antirazzismo.
Caro pallone come ti hanno ridotto,
in balia di mercenari in un mondo corrotto,
tra i campi di provincia riprendi a rotolare,
per il nostro ideale per il calcio popolare.
Un prato verde. Due porte rigorosamente senza reti. Borse ai lati del campo che diventano inevitabilmente un ostacolo naturale. Decine di giovani che provano a ripercorrere le gesta dei loro campioni. Inseguendo i loro sogni. Accarezzando con cura un pallone.
Con amore. Questa l’istantanea di uno sport che ha caratterizzato la vita di ognuno di noi, che ha accompagnato la nostra crescita, elemento di condivisione, di unione, di socialità, ma che forse non esiste più. Un calcio che ha perso una parte del suo straordinario fascino, sovrastato dal fattore economico, dalle logiche del capitale, dal business e nonostante la magia che ancora lo contraddistingue è pericoloso chiudere gli occhi e non guardare ciò che accade dietro le quinte. Doping, scommesse, razzismo feroce ne sono le conseguenze. In questo contesto è stato facile, per noi innamorati di un pallone calciato a tutte le latitudini, su tutte le superfici, da piedi di qualsiasi colore, provare a immaginare un’idea differente di calcio, che unisca l’amore per il gioco e la passione politica che ci contraddistingue. Così è nato lo Spartak Apuane. Dalla passione di un gruppo di ragazzi e dalla voglia di cambiare. Il calcio e il mondo. La nostra idea si sviluppa su due cardini essenziali: l’autofinanziamento, da ottenere tramite la vendita di tessere annuali dal costo di venti euro e l’identità politica, basata su un’idea di società fondata su Antifascismo, Antirazzismo e Antisessismo. Valori fondamentali che a oggi sui campi di calcio non vengono rispettati, basti pensare ai frequenti casi di razzismo verificatisi sia nei campi da gioco che nelle sedi istituzionali. L'acquisto della tessera garantisce due entrate gratuite allo stadio e la possibilità di partecipare alle due assemblee gestionali annuali. L’azionatario popolare permette a chiunque di essere socio poiché non esiste alcun padrone; una squadra per tutti in fondo è una squadra di tutti. Inoltre l’autofinanziamento ci permette di svincolarci completamente dalla necessità di avere delle sponsorizzazioni. Ci iscriveremo al campionato di Terza Categoria, ma se capiremo che il progetto Spartak potrà vivere e affermarsi nel territorio e avrà la forza e le risorse allargheremo la nostra idea, lavorando alla costruzione di una scuola calcio e di una squadra femminile. Il nostro tempo è qui e comincia adesso!
Alessandro Cantoni (Massa)