Dopo la pausa estiva, il suono della campanella che inaugura l’annata pugilistica risuona squillante più che mai. Dall’inizio di settembre sono scesi sul ring i migliori pugili della scena mondiale offrendo agli appassionati parecchi incontri interessanti, che fanno presagire una gustosa stagione sui ring di mezzo mondo.
Si è cominciato il 10 settembre con Roman «Chocolatito» Gonzales, che ha affrontato salendo di categoria Carlos Cuadras nei supermosca. I due si affrontano a viso aperto, senza eccessivi tatticismi e per la prima volta «Chocolatito» incontra un rivale capace di impensierirlo. A testimoniare il valore di Cuadras, la faccia del campione nicaraguense, vistosamente segnata per la prima volta a fine match.
Il risultato però è lo stesso di sempre, vittoria netta e quarta cintura saldamente allacciata in vita con un record che diventa di 46 vittorie su 46 incontri. Così Gonzales rimane imbattuto e si conferma il miglior pugile della classifica pound for pound, avvicinando pericolosamente il record di imbattibilità di Floyd Mayweather.
A tradurla letteralmente, pound for pound ovvero «libra per libra» altro non è che una classifica basata su astrusi calcoli matematici, orientata proprio a risolvere l’annosa questione di: «Se Mazinga je rompe il culo a Goldrake». Insomma il pugile più forte a prescindere dalla categoria di peso.
Per i nerd delle sedici corde, l’invenzione di questa locuzione si colloca a cavallo degli anni Quaranta, quando Sugar Ray Robinson, un peso welter, veniva riconosciuto come il più grande pugile del tempo nonostante non fosse un peso massimo, categoria che allora più di oggi attrae l’attenzione del pubblico.
Ma tornando al settembre dorato del pugilato mondiale si è anche disputato il match tra Gennady Golovkin vs Kell Brook, il 10 settembre a Londra.
A sorpresa per certi versi, il favorito Golovkin ha faticato più del dovuto contro un ottimo Brook. L’inglese è riuscito a impensierire il campione kazako, soprattutto lavorando sulla velocità, senza mostrarsi minimamente impaurito da «GGG». Quasi assenti le fasi di studio e fin dal primo round non si risparmiano i colpi. Molto buona la seconda ripresa per Brook che non risente della diversa stazza fisica e che comunque mette ottimi colpi d’incontro.
Alla fine però il kazako si dimostra più tenace e in un crescendo di colpi, inizia a minare le fondamenta di Brook, mettendo a segno decisivi pugni al tronco e al viso. Proprio nei primi round si realizza l’evento decisivo del match. Golovkin ferisce il sopracciglio dell’inglese e continua a bersagliarlo finché nel 5 round, quando la ferita è ormai vistosamente visibile, l’angolo di Brook getta la spugna. Uscendo dall’incontro Golovkin non si è detto particolarmente soddisfatto della sua prestazione, ma non ha lesinato i complimenti al suo avversario.
Una settimana dopo è la volta dell’altro grande protagonista della boxe contemporanea, il messicano Saul Alvarez, detto «Canelo». La sfida che tutti vorrebbero vedere è proprio quella contro il kazako, ma a causa di interessi economici che esulano dai due pugili, non è detto che quest’incontro sia dietro l’angolo. Quello che è sicuro è che andrebbe in scena il meglio delle sedici corde.
Comunque nella notte di sabato 17 settembre a Arlington, Texas sul ring salgono Saul Alvarez vs Liam Smith, e come da previsioni non c’è storia. Alvarez domina Smith, mettendo in campo tutta la sua classe.
Nelle prime riprese «Canelo», prende il centro del ring e assale l’avversario senza dargli un attimo di pace. Poi mostra un pugilato di rimessa, più tecnico e capace di innervosire l’avversario.
La prima volta al tappeto Smith ci va dopo una serie di ganci nel settimo round, poi una seconda volta nel round successivo dopo un montante sinistro allo stomaco. Infine al nono round, un preciso sinistro al fegato di Canelo Alvarez, a 29 secondi dalla fine è più che micidiale. Spegne letteralmente l’interruttore nella testa di Liam Smith, valente avversario che ce la mette tutta, ma nulla può contro uno dei pugili più in vista degli ultimi anni. Così come vuole la scuola del pugilato, il ko al corpo rimane letale; fin da subito si intuisce che Smith non riesce a rialzarsi.
Insomma in attesa di vedere Golovkin vs Alvarez, appuntamento di cui non si parla prima del 2017, la stagione pugilista professionistica si dimostra più interessante che mai. E se questo è l’antipasto, chissà come saranno le portate principali.
Filippo Petrocelli