La sosta natalizia si avvicina ed è arrivato il momento di fare la fotografia della situazione delle squadre di cui seguiamo i risultati domenica dopo domenica (o sabato, come volete). E l’impressione è che questa fotografia mostri un panorama che non era mai stato così bello. Ovviamente il numero delle squadre “popolari” è ormai molto ampio, e quindi non mancano le eccezioni e le squadre un po’ più in difficoltà, almeno a livello di risultati sportivi. Ma il quadro generale parla di una marea montante, che non accenna a volersi fermare. Il modello dell’autogestione e dell’autofinanziamento si conferma competitivo ai livelli attuali, e potenzialmente anche a livelli superiori, continuando a costruire mattone dopo mattone. Ad esempio con lo sviluppo dei settori giovanili, che in molti stanno attuando e che potrebbe essere la chiave di volta per affermarsi come vera alternativa ai mali di quello che per brevità possiamo chiamare “calcio moderno”. Ma torniamo ai risultati, andando in ordine di livello dei campionati, ma con un primo paragrafo dedicato a un altro fondamentale aspetto in grande sviluppo, il calcio femminile.
L’Afro Napoli United, compagine che nasce dal mondo della cooperazione e porta avanti la bandiera dell’antirazzismo, ha iscritto la squadra femminile alla Serie C, dove al momento ha raccolto due vittorie e tre sconfitte, e sembra quindi poter reggere bene la categoria. L’esordio della femminile del Centro Storico Lebowski è invece in Serie D, ed è davvero interessante: dopo 7 partite le grigionere sono terze a un solo punto dalla vetta, con un gioco che migliora a vista d’occhio. Di più lunga data è invece la militanza dell’Atletico San Lorenzo nella Serie D del calcio a 5 laziale: una crescita costante quella delle rossoblu, che potrebbe quest’anno portarle a lottare almeno per i playoff.
Veniamo al calcio maschile, e alle due compagini storiche che hanno intrapreso la via dell’azionariato popolare dando vita a modelli misti, con l’auspicio che prendano sempre più la strada della gestione da parte delle associazioni dei soci e dei tifosi. Il Campobasso (Serie D) ha disputato un inizio di campionato entusiasmante che lo ha portato anche in vetta alla classifica, ma ha poi dovuto subire il ritorno di alcune rivali e dopo 15 giornate è al quinto posto, a ben 14 punti dal carro armato Matelica. E considerando che per salire in Lega Pro l’unico modo è vincere il campionato, le cose sembrano farsi complicate. In ogni caso, altri livelli per ora rispetto all’anno scorso. Stessa posizione in classifica in Eccellenza per il Fasano, con una situazione però molto diversa: i biancoazzurri, neopromossi è bene ricordarlo, sono infatti a soli 2 punti dal primo posto in un girone molto equilibrato.
Promozione: il girone B della Campania riempie il cuore: quest’anno l’Afro Napoli United è una corazzata e niente sembra poterla fermare, facessero pure tutti gli scongiuri i suoi sostenitori. 32 punti in 13 giornate, 6 punti sulla seconda in classifica. Ma ci teniamo particolarmente a sottolineare il campionato del Quartograd: dopo tre stagioni sudatissime, in campo e fuori, per portare avanti uno dei più importanti progetti di calcio popolare italiani, al momento i rossoblu sono quinti in classifica, in piena zona play-off. L’augurio è davvero che possano arrivare fino in fondo, lo meriterebbero in modo particolare. Anche in Calabria si sorride: abituata negli scorsi anni a salvezze da brivido, la Brutium Cosenza è adesso a metà classifica, con 6 punti sulla zona playout e un andamento che pare più solido e convincente.
Prima Categoria: riflettori accesi a tutta sul Centro Storico Lebowski, che quest’anno sembra finalmente riuscire a riversare sul campo tutta la spettacolare avanzata fatta dal progetto in termini di espansione e sostenibilità economica. Dopo due playoff di fila sfumati di un soffio, quest’anno i grigioneri sono ancora imbattuti, si trovano al primo posto appaiati con l’Ideal Club Incisa, che affronteranno questa domenica in casa, in un autentico inferno. L’obiettivo dichiarato sono i playoff, ma per quanto si è visto finora c’è il dovere di provare a fare bottino pieno. Un ottimo impatto da neopromosso per il Castel Di Sangro, che del resto aspira a tornare in categorie che più gli spettano: dopo 10 giornate è addirittura primo, ma c’è grande bagarre alle sue spalle e la vicenda sarà apertissima. Un po’ traumatico invece l’impatto con la categoria per l’Atletico San Lorenzo, che ha rimediato solo un punto in 10 partite: si sente sicuramente il salto di qualità degli avversari rispetto alla categoria inferiore, su un organico che ha anche dovuto adattarsi a numerosi cambiamenti. In ogni caso molte partite sono state equilibrate, la squadra segna abbastanza, la sensazione è che non manchi molto per iniziare a fare i punti necessari. Inoltre ci sono almeno un paio di squadre rimaste vicine in classifica, e retrocede direttamente solo l’ultima, quindi è un campionato tutto da lottare.
Seconda Categoria: il girone A della Campania ci regala un nuovo splendido derby, che si è giocato proprio questa domenica con la vittoria per 1-0 della Lokomotiv Flegrea sulla Stella Rossa 2006. I neroverdi di Bagnoli stanno stupendo tutti e sono felicemente soli in vetta da neopromossi, con 3 punti sulle altre. Faticano invece i biancorossi, al momento nelle zone medio-basse della classifica. Il Palermo Calcio Popolare sembra invece non essere capace di fare altro che stare primo in classifica: anche se quest’anno i distacchi non sono quelli abissali dell’anno scorso in Terza, l’armata rosaneroverde sembra essere implacabile. Anche quest’anno l’A.C. Pozzo naviga stabilmente in zona playoff e adesso è terzo, vedremo se questa sarà la volta buona. Un’altra neopromossa molto interessante è l’Ovidiana di Sulmona, già attestata intorno a metà classifica ma con la zona playoff niente affatto lontana. A un passo dalla zona playoff anche il Cava United FC, al suo secondo campionato nella categoria. Poco più in basso, dopo un inizio decisamente buono, troviamo la San Precario, reduce da un’altalena con la Terza Categoria e vogliosa di non ripeterla. Scendiamo di nuovo al sud dove troviamo un Ideale Bari che dopo la sconfitta negli scorsi playoff è ripartito all’assalto, con un terzo posto che conferma le qualità dei biancorossi. Respira anche lo Spartak Lecce dopo la salvezza da infarto dell’ultima stagione: i salentini si trovano nelle zone medio-basse della classifica ma per ora mostrano un andamento più rassicurante.
Terza Categoria: anche qui le soddisfazioni non mancano. Il Gagarin Teramo sembra aver definitivamente acceso i motori, e dopo 7 partite è da solo in vetta alla classifica, con uno sprint che lascia ben sperare. Dopo un inizio così così si è messa a correre forte anche la Frazione Calcistica Dal Pozzo: i gialloverdi lombardi sono al quinto posto in un girone equilibratissimo, in cui la speranza è quella di poter regalare finalmente i playoff alla tifoseria. Passi avanti sembra mostrarli anche la Spartak Apuane, che dopo un esordio più che dignitoso nella scorsa stagione guadagna al momento qualche posizione in classifica portandosi non lontano dalla zona playoff. Avara di punti per adesso la stagione di esordio del Villa Gordiani, nella periferia est della capitale, ma non di emozioni. Un solo punto in 8 partite, è vero. Ma in vari casi la squadra sul campo non ha demeritato ed è stata sconfitta di misura, sicuramente bisognerà migliorare sul piano realizzativo. In ogni caso l’entusiasmo dell’ambiente è intatto, la sensazione è quella di una stagione di assestamento che possa poi essere seguita dalle soddisfazioni. Restando nella capitale, la Liberi Nantes è come sempre molto forte, virtualmente al secondo posto in classifica, ma continua a non poter totalizzare punti a causa delle regole sul tesseramento dei rifugiati politici. Chiudiamo con l’ultima squadra a iniziare il campionato, l’RFC Lions Caserta, che dopo sole 5 partite ha già totalizzato 5 punti, mostrando anch’essa una buona crescita.
Che il bilancio sia positivo non ce lo dobbiamo certo inventare per fare propaganda o cullarci nelle nostre convinzioni. La questione è piuttosto oggettiva, sono i numeri a parlare. Particolarmente significativo è il fatto che per la prima volta ci sono più squadre in Seconda Categoria che in Terza. Vuol dire che a quei livelli il calcio popolare vince. E in questa stagione molte sembrano poter salire ancora. Riguardo alle categorie più alte, sono quelle che stimolano le nuove sfide, i nuovi dubbi, le nuove decisioni da prendere per crescere e competere senza perdere in alcun modo la propria natura estranea e nemica del business e del potere. La strada da fare è infinita, ma senza dubbio è molto bello percorrerla.
Matthias Moretti