Lo avevamo già visto con altre formazioni autogestite e autofinanziate, ad esempio Quartograd e Brutium Cosenza: il campionato di Promozione inizia a essere un banco di prova davvero impegnativo, sia a livello di gestione societaria che a livello tecnico-tattico. Anche laddove ci si è arrivati con trionfali cavalcate, qualche battuta d’arresto in questi anni ha sempre costretto a conciliare i sogni con la dura realtà fatta di tante compagini forti e competitive, oltre che mediamente molto più ricche. Non ha fatto eccezione, per il momento, l’impatto con la categoria del Lebowski: se dal punto di vista finanziario e dell’assetto societario non vi sono problemi particolari, anche se si lavora con bilanci più magri rispetto a praticamente tutte le concorrenti, il campo ha riservato qualche rovescio ai ragazzi di Serrau, per quanto abbiano dimostrato un livello altissimo e sul piano del gioco finora non siano mai stati inferiori agli avversari. Del resto la squadra, rispetto alla scorsa trionfale stagione, si è sensibilmente rinforzata con gli arrivi, tutti dalla Serie D, del difensore centrale Rustioni, del giovanissimo centrale di centrocampo Fornai ma soprattutto di Diego Cubillos, autentico asso del calcio dilettantistico toscano, e non solo, durante almeno gli ultimi dieci anni. Inoltre si stanno affacciando alla prima squadra varie promesse provenienti dal vivaio. Ci ha pensato la sfortuna a compensare in parte questo rafforzamento: il tendine d’Achille di Michele Montuschi, trequartista di lusso, uno dei migliori dello scorso anno, ha fatto crac prima ancora che iniziasse il campionato, costringendolo a saltare di netto la stagione. Nelle prime giornate sono mancate anche le due possibili punte centrali, Vargas per un infortunio muscolare e Ferravante fermo ormai da mesi. Entrambi sono rientrati nelle ultimissime partite, la forma migliore è ancora da ritrovare ma sono elementi inestimabili.
I punti sono 7 dopo 6 partite, quintultimo posto diviso con l’Audace Galluzzo in un girone che tuttavia appare equilibratissimo, in cui vincendo due partite di fila ti ritrovi ampiamente in zona playoff. Vedremo se andando avanti la classifica prenderà una forma ben definita, o se continuerà questo andazzo caotico e poco prevedibile, che se da un lato lascia sempre le porte aperte alle rimonte, dall’altro non toglie mai di dosso la paura di ritrovarsi invischiati nella lotta per la salvezza. Insomma, al momento i grigioneri si sono adeguati a un’altalena di risultati che ha coinvolto praticamente tutti, quindi i segnali non si può dire che siano preoccupanti, anzi viste le prestazioni offerte, più che la preoccupazione prevale il rammarico per qualche punto buttato, che avrebbe potuto garantire un avvio al vertice e una grande iniezione di fiducia.
Il punto arrivato alla prima giornata sul difficile campo dell’Atletico Etruria ad esempio potrebbe sembrare ottimo, ma il pareggio dei padroni di casa è arrivato soltanto al 94’. Entusiasmo alle stelle invece alla seconda giornata, l’esordio in casa con un roboante 3-0 a un Gambassi appena retrocesso dall’Eccellenza. Nel frattempo il bel successo in Coppa per 3-2 contro l’Audax Rufina, finalista playoff l’anno scorso, inutile per la qualificazione ma molto incoraggiante: il Lebowski anche in Promozione può battere chiunque. Ma la differenza con le categorie inferiori forse sta proprio qui: che adesso basta un niente, e si può anche perdere con chiunque. Nella terza giornata a Cascina i problemi di formazione sono maggiori del solito: oltre agli assenti già elencati manca anche Cubillos e forse matura l’unica sconfitta giusta, un 3-2 che però vede i padroni di casa sempre avanti e il gol del 3-2 segnato a partita già finita. La successiva in casa contro la storica compagine dell’Armando Picchi Livorno sembra perfetta per ripartire alla grande, rientrano sia Vargas che Cubillos e Calbi la sblocca quasi subito. Gli ospiti trovano il pareggio di testa ma Fornai segna un gol allucinante da 30 metri e il primo tempo si chiude bene. Nei primi minuti della ripresa però prima una dormita difensiva (e una fortunosa deviazione decisiva, va detto) e poi un gioiello di uno dei loro attaccanti portano la partita sul 2-3, e a nulla serviranno i generosi tentativi di forcing prodotti fino all’ultimo. Due schiaffoni di fila che riportano alla dura realtà. Dopo una domenica di sosta diventa importantissimo far bene a Uliveto Terme, in casa di un’altra società ricca di storia, l’Urbino Taccola. La partita è più spigolosa e meno emozionante di altre, e una provvidenziale deviazione di testa di Cubillos a 5 minuti dalla fine fa esplodere il settore e fa tornare grandi sorrisi in casa grigionera, in vista di un match molto intrigante contro il Forcoli Valdera, una delle due capoliste. Queste, a conferma dell’equilibrio che regna, hanno solo 10 punti dopo 5 partite.
Ed è proprio in quest’ultimo match che diventano evidentissimi i pregi e i difetti dei grigioneri, riassunti in 90 minuti. Il primo tempo si chiude sullo 0-1 dopo cinque occasioni clamorose per un Lebowski straripante quanto sprecone. Una sola salvata con un miracolo dal portiere, le altre divorate da vari giocatori. Una sola azione offensiva degli avversari, tradotta in gol con semplice schematicità. Nel secondo tempo la musica non cambia: altre tre occasioni buttate prima del raddoppio degli ospiti, in cui la difesa si rivela decisamente troppo morbida. A completare il quadro, la concessione di un rigore inspiegabile, condita da un rosso per parte, ed è 3-0. Il Lebowski lotta col cuore nonostante non ne vada bene una, e il rientrante Ferravante, che mostra una voglia incommensurabile di tornare protagonista, segna di prepotenza il gol della bandiera.
Sia chiaro, 7 punti in 6 partite non è che siano pochi, o che rappresentino un risultato deludente in assoluto. Una neopromossa, da che mondo è mondo, si deve salvare. E il rullino di marcia è più o meno in linea. Il fatto è però che il Lebowski ha sempre giocato meglio (tranne che forse a Cascina, dove le assenze erano davvero tante), ha la capacità di creare una mole di gioco enorme, ha dei valori tecnici, sia individuali che di fraseggio, degni della lotta per la promozione. Al momento i problemi sono chiaramente due: l’imprecisione sotto porta e la sofferenza difensiva sulle ripartenze altrui. Per la prima cosa, forse la soluzione sta soprattutto nella testa: non mancano certo i colpi tecnici, semmai serve trovare la freddezza dei killer, specie nelle fasi iniziali della partita. Non è che un’occasione al 10’ del primo tempo la puoi gestire con superficialità perché ancora “c’è tempo”. Magari sarà proprio quella ad essere decisiva, e allora bisogna uccidere senza pietà. Anche l’anno scorso i gol sbagliati erano tanti, ma la superiorità era tale che alla fine si prevaleva sempre. In Promozione le percentuali vanno alzate per forza. Più interessante a livello tecnico-tattico la questione difensiva. I grigioneri sono portati ad attaccare in modo molto corale. Del resto, oltre alle ottime caratteristiche tecniche individuali, è anche l’ambiente a portarti a farlo. Si cerca di fare benissimo, di giocare alla grande, di vincere la partita tenendola in mano, stando alti coi centrocampisti, salendo anche con i terzini. Quello che si è notato però, soprattutto nelle due sconfitte in casa, è che nella categoria superiore gli avversari hanno un tasso di precisione realizzativa clamorosamente maggiore. Quasi del 100%. Ovviamente ci sarà stata anche una componente di sfortuna, magari non sarà sempre così, ma sembra già di poter dire che concedere ripartenze in cui la tua difesa si ritrova a gestire la situazione in parità numerica è troppo rischioso.
Insomma, se il Lebowski avesse avuto 7 punti dopo 6 partite sofferte in cui ha cercato timidamente un adattamento alla categoria, probabilmente staremmo parlando di un buon inizio. Quello che dispiace invece è che si vede giocare probabilmente il miglior calcio della categoria, mentre i punti sono quelli che sono. Pazienza, si è ancora perfettamente in tempo per ogni assestamento. È che ritrovarsi 0-2 dopo 8 occasioni a 2 dispiace davvero tanto. In ogni caso i ragazzi, dopo stagioni costellate di tante vittorie, hanno visto di cosa è capace l’ambiente grigionero anche e soprattutto in un momento di difficoltà. Si lotterà insieme, non c’è problema.
Matthias Moretti