Il prossimo fine settimana ricominciano i campionati, ed è giunto il momento per fermarsi un attimo ad analizzare l'andamento dei nostri beniamini, perché il risultato sul campo, per quanto non debba mai diventare un'ossessione, è comunque una parte fondamentale degli obiettivi di chi fa sport. Nella maggior parte dei casi questa sarà un'analisi di metà campionato o poco meno, salvo alcuni gironi di Terza Categoria che sono un po' più indietro, e quindi siamo già in grado di intravedere in modo chiaro quelli che possono essere gli obiettivi stagionali.
Quando il 6 aprile del 1985 al 38esimo del primo tempo Alberto Aita realizza la rete che sancisce quella che (almeno fino a giovedì 22 dicembre...) resta l'ultima vittoria casalinga del Cosenza contro il Catanzaro, chi scrive non era ancora nato. Negli anni a seguire, per una serie di motivazioni le cui cause originarie restano ancora incerte (personalmente ne ho sentite almeno tre diverse e tutte attendibili a modo loro...), Catanzaro-Cosenza è diventato il derby calabrese per antonomasia, nonostante fosse una rivalità tutto sommato recente e, se paragonata a quanto era successo, soprattutto fuori dal campo e per discorsi ben più complessi, tra catanzaresi e reggini per l'assegnazione del capoluogo di regione, potesse sembrare quasi “artificiale”, ma in fin dei conti non è scritto da nessuna parte che i derby debbano essere portatori di odi atavici e rivalità centenarie per essere sentiti.
Questa ultima giornata di gare prima della sosta natalizia rappresenta appieno quello che è diventato l'Atletico San Lorenzo, sia dal punto di vista prettamente sportivo che da quello sociale ed educativo. Alle 15 di domenica scendevano infatti in campo in contemporanea la squadra del calcio maschile (Seconda Categoria FIGC) e quella del calcio a 5 femminile (Serie D FIGC), mentre alle 19.30 toccava al basket femminile (Serie C FIP). Per i maschietti del basket (Promozione FIP) toccherà aspettare mercoledì. Quattro squadre iscritte ai campionati federali, in cui gli allenamenti sono aperti a chiunque: al massimo verrai avvertito che difficilmente troverai spazio tra i titolari, ma di sicuro potrai sempre allenarti col gruppo. In più c'è la grande ricchezza che fa vedere il futuro con un sorriso enorme: i bambini della scuola calcio.
Il 27 dicembre a Campobasso si terrà un'iniziativa che consideriamo davvero importante: si affronteranno infatti in un quadrangolare Città di Campobasso, Città di Fasano, Quartograd e Brutium Cosenza. Ovvero, quattro esempi di calcio popolare che partono da due diversi punti di partenza ma incontrandosi possono davvero iniziare a produrre quel salto di qualità che tutti auspichiamo. Da sempre infatti sosteniamo che il modello del calcio popolare, con le sue caratteristiche di azionariato diffuso, aggregazione e socialità, può sfondare solo se funge da contagio e ispirazione anche per realtà più “adulte” del nostro calcio.
Nonostante uno dei mantra più classici dell'ex plenipotenziario della Fifa Joseph Blatter fosse che il calcio è semplicemente uno sport e che niente debba avere a che fare con la politica, sono tanti i casi che hanno smentito quest'assioma, anche adesso che lo scandalo della corruzione ha posto fine al dominio dello svizzero, ultimo in ordine quello che riguarda la questione della Crimea. L'importanza geo-strategica della piccola penisola situata nel Mar Nero non basterebbe una monografia per documentarla, basti sapere che sin dalla sua annessione alla Russia nel 1784 è da sempre stata vista come una delle principali porte per l'espansione commerciale e militare della Russia in Europa, un particolare così chiaro alle classi dirigenti dei secoli precedenti che anche Cavour nella sua opera di realpolitik, volta a conquistare appoggi alla causa italiana, inviò nel 1855 un contingente di soldati dell'allora Regno di Sardegna (o un po' meno prosaicamente: mandò a morire tra ferite di guerra e un'epidemia i bersaglieri piemontesi a Sebastopoli) in appoggio dell'Impero Ottomano che si ritrovava a contrastare proprio le mire espansionistiche russe e che per questo era supportato anche da Francia, Gran Bretagna e dall'Austria asburgica.
Un punto di vista differente sui fatti di stretta attualità sportiva e sociale.
Fatti, notizie e curiosità sullo sport popolare, sulla settimana appena trascorsa e su quella che verrà
Donne e uomini diventati per qualche motivo esempio
Il mondo dello sport popolare visto attraverso gli occhi della letteratura, della musica e della cultura popolare
Quello che la settimana riserva: appuntamenti, incontri, partite e iniziative su tutto quello che è sport popolare