Immaginate la vostra squadra del cuore nel bel mezzo di un cambiamento epocale che definirà i suoi connotati, dalle ambizioni al nome, e immaginate che durante il serrato confronto tra tutte le parti in causa, dopo l'assemblea dei soci, il presidente decida, prima del responso finale, di confrontarsi coi suoi ultras... direttamente nel settore ospiti durante una trasferta. No, non è la continuazione dell'editoriale del lunedì in cui si dava potere alla fantasia, ma è quanto accaduto al Whitehawk F.C., squadra di Brighton, più precisamente di un sobborgo dall'omonimo nome che, dopo aver collezionato tre promozioni negli ultimi quattro campionati, è approdata in Southern Conference, il sesto livello calcistico del campionato inglese, ma non sembra intenzionato a terminare qui la propria scalata, almeno stando alle dichiarazioni dei propri dirigenti che sembrano piuttosto ambiziosi. Proprio per assecondare queste ambizioni il Presidente John Summers aveva dichiarato che per accrescere l'appeal della squadra e superare di slancio la media delle mille presenze alle partite casalinghe, sarebbe stato necessario un cambio di nome, includendo possibilmente quello della città d'appartenenza, Brighton City per l'appunto.
La Bombonera di Buenos Aires, la casa del Boca Juniors, costruita tra il 1938 e il 1940, è probabilmente il corrispondente sudamericano di quello che per noi italiani è la “Scala del calcio”, San Siro, a cui va aggiunto il fatto di essere uno dei pilastri dellʼidentità “Xeneize” dei tifosi gialloblu, a tal punto da soprannominarlo “El Templo”. Un sentimento così intimo che ha fatto scendere la tifoseria gialloblu sul piede di guerra contro il Presidente Angelici (uno degli uomini di fiducia del neo-eletto presidente argentino Macrì, sin da quando questʼultimo era ancora sindaco della capitale argentina), che aveva profilato lʼeventualità di abbatterlo per farne uno nuovo dʼavanguardia con varie attività commerciali al proprio interno e passare alla storia come il presidente che fece il nuovo stadio del Boca. Le motivazioni del presidente sono il fatto che la capienza di 49.000 posti implica che a ogni partita del Boca ne restino fuori almeno lo stesso numero dando il via a un lucroso giro di bagarinaggio che porta i prezzi dei biglietti fino a 300 dollari (più o meno lʼequivalente dellʼaffitto di una casa nel centro di Buenos Aires), ma anche la particolare ubicazione della Bombonera, la quale ha abitazioni costruite in tre dei quattro lati da cui è delimitato, mentre risulta vuoto il quadrante a nord-ovest dello stadio.
Da un poʼdi tempo non parlavamo di quello che succede sotto canestro, per la precisione da quando raccontammo lʼassemblea nazionale Zona Rossa tenutasi a Roma nella scorsa primavera, e la nascita poco dopo di una nuova squadra, la Gallo Rosso di Cremona. È quindi giunta lʼora di andare a dare unʼocchiata allʼandamento della stagione delle squadre di basket popolare: una sola, la Lokomotiv Flegrea di Napoli, compete nel campionato Fip, le altre invece sono iscritte ai vari campionati amatoriali. Come avevamo avuto modo di sentire allʼassemblea, nel basket gli ostacoli allʼaccesso ai campionati federali sono ancora maggiori che nel calcio, specie a livello di costi, e quindi la scelta del mondo amatoriale è per certi aspetti obbligata, e per gli stessi motivi questi campionati sono anche spesso di buon livello tecnico e agonistico. Si può tentare adesso un punto della situazione dei campionati, anche se, un poʼ come per i campionati amatoriali di calcio, le informazioni sono a volte frammentarie o difficilmente reperibili, e oltretutto i calendari di gioco più irregolari. Quindi perdonate e correggete eventuali imprecisioni.
Nella realtà in continua espansione del calcio popolare italiano, non bisogna mai dimenticare l'importanza delle realtà che militano nei campionati amatoriali, le quali tra l'altro hanno dato anche un massiccio contributo all'assemblea romana del 5 gennaio. Molteplici i motivi che portano a scegliere di non militare nei campionati federali, ma nelle svariate categorie amatoriali sparse per lo stivale: c'è chi lo fa per rifiuto di partecipare alla Federazione, cosa che significherebbe riconoscere questo organismo così corrotto come il legittimo terreno in cui competere; così come c'è chi compete in queste categorie in attesa di avere le spalle abbastanza larghe. Infine, alcune squadre che hanno una compagine che milita in Federazione conservano anche una o più squadre amatoriali, con il lodevole tentativo, anch'esso in espansione, di mettere su squadre di calcio (per ora a 5) femminile. Negli ultimi tempi abbiamo anche iniziato a ricevere dei giusti appelli a seguire maggiormente l'andamento delle squadre amatoriali, cosa che quindi in una qualche misura ci impegniamo a fare.
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