La domenica pomeriggio, dopo le partite (o almeno, dopo quelle poche rimaste a quell'ora) del “calcio moderno”, d'ora in poi avrete un'ottima scusa per abbandonare gli stucchevoli talk show televisivi: a partire da domenica 6 settembre alle ore 17, per tutte le domeniche dell'anno, arriva “La Mischia”, una trasmissione che nasce dall'inserimento nella redazione di Sport Popolare di alcune compagne molto attive nell'ambito dello sport autorganizzato e antisessista. Nell'ambito di questo progetto sentiremo direttamente dai protagonisti i racconti delle esperienze che si sono mosse in questi anni in giro per l'Italia, nelle varie ramificazioni dello sport popolare: palestre popolari, squadre di calcio, basket, rugby e chi più ne ha più ne metta. Seguiremo da vicino gli eventi di maggior portata che nasceranno da tali progetti, oltre al cammino delle squadre nel corso della stagione. Ma in studio si discuterà anche di ciò che avviene di interessante nel mondo dello sport “mainstream”, portando naturalmente un punto di vista critico e antagonista, con l'obiettivo di creare uno spazio di discussione aperto e costruttivo.
Il tutto avverrà sulle frequenze di Radio Onda Rossa, storica emittente romana, voce delle lotte e dei movimenti sociali, che si può ascoltare all'interno del Raccordo sulla frequenza 87.9, o in tutto il mondo sul web player di www.ondarossa.info. A breve nuovi aggiornamenti, preparatevi a sintonizzarvi!
Lo si diceva tempo fa: la battaglia contro la Tessera sta agli Ultras come quella per l’articolo 18 sta ai sindacati. Perentoria, universalmente legittima, totalmente inutile, indiscutibilmente perdente. Un feticcio, insomma. Che non tiene conto dei tempi e dei modi. Quando i sindacati si battevano per la difesa del posto di lavoro dai licenziamenti arbitrari, attorno v’era un mondo fatto di certezze più o meno incrollabili: di tempo indeterminato, di straordinari e ferie pagate, di maternità retribuite, di congedo parentale, di contributi Inps. La precarietà esistenziale, oltre a quella puramente lavorativa, ha devastato lo scenario dello scontro. I ruoli si sono confusi, fino a sovrapporre i confini del giusto e dell’ingiusto. Oggi, la difesa dei diritti dei lavoratori non precarizzati, è ferrovecchio minoritario. Indispensabile per mantenere alta la credibilità di chi lo sostiene. Irricevibile, per il resto del mondo. Perché reso tale dal contesto. Che cambia, cambia, cambia in peggio. A velocità incomprensibili. Alle quali non ci si può adattare.
Per gli Ultras è uguale.
Parere personale.
Sabato scorso abbiamo avuto il piacere di essere ospiti in quel di Benevento, in occasione della festa per il primo compleanno dell’Atletico Brigante, la locale squadra di calcio popolare. Inoltre la serata è stata anche quella del debutto ufficiale della nostra distro di Hellnation Libri.
I locali del Centro Sociale Depistaggio hanno ospitato la presentazione del libro St. Pauli siamo noi con l'autore Marco Petroni con dibattito annesso e dopo la cena il rap di Kento e di ragazzi più giovani, beneventani e foggiani.
Un'ottima occasione insomma per conoscere più da vicino questo progetto che si appresta ad affrontare la sua seconda stagione. Il bilancio della prima è largamente positivo sotto vari aspetti: l'aggregazione di molte persone, per lo più giovanissime, intorno ad un progetto che fa di solidarietà e antirazzismo le proprie bandiere è un aspetto per noi forse scontato ma che, in provincia forse ancor più che nella metropoli, rimane di fondamentale importanza (anche se bisogna dire che, con ben due centri sociali e delle occupazioni a scopo abitativo, Benevento dà l'impressione di essere città molto più attiva e dall’attitudine antifascista di come uno se la potrebbe immaginare da fuori).