“Gallo Rosso basket” è il primo progetto di sport popolare nato nella città di Cremona.
Il nostro obiettivo è quello di promuovere lo sport popolare, inteso come rottura di ogni barriera sociale, culturale, razziale, economica e sessista che purtroppo ancora esiste negli ambienti sportivi ufficiali.
Il nostro obiettivo è quello di vivere una passione (la pallacanestro!) in un ambiente che non sia dominato dalla continua ricerca del profitto, come di fatto avviene in molte società sportive, e da una conseguente competizione malsana che a volte arriva a coinvolgere gli stessi compagni di squadra.
Vogliamo portare il meglio dello spirito di spogliatoio come la solidarietà, il sostegno reciproco, la voglia di lavorare e crescere collettivamente come gruppo al di fuori della palestra con iniziative culturali e sociali legate ai valori dell'antisessismo, dell'antirazzismo e dell'antifascismo e vogliamo solcare i campi di basket con la stessa passione che dura da quando ci siamo innamorati di questo sport spettacolare!
La domenica pomeriggio, dopo le partite (o almeno, dopo quelle poche rimaste a quell'ora) del “calcio moderno”, d'ora in poi avrete un'ottima scusa per abbandonare gli stucchevoli talk show televisivi: a partire da domenica 6 settembre alle ore 17, per tutte le domeniche dell'anno, arriva “La Mischia”, una trasmissione che nasce dall'inserimento nella redazione di Sport Popolare di alcune compagne molto attive nell'ambito dello sport autorganizzato e antisessista. Nell'ambito di questo progetto sentiremo direttamente dai protagonisti i racconti delle esperienze che si sono mosse in questi anni in giro per l'Italia, nelle varie ramificazioni dello sport popolare: palestre popolari, squadre di calcio, basket, rugby e chi più ne ha più ne metta. Seguiremo da vicino gli eventi di maggior portata che nasceranno da tali progetti, oltre al cammino delle squadre nel corso della stagione. Ma in studio si discuterà anche di ciò che avviene di interessante nel mondo dello sport “mainstream”, portando naturalmente un punto di vista critico e antagonista, con l'obiettivo di creare uno spazio di discussione aperto e costruttivo.
Il tutto avverrà sulle frequenze di Radio Onda Rossa, storica emittente romana, voce delle lotte e dei movimenti sociali, che si può ascoltare all'interno del Raccordo sulla frequenza 87.9, o in tutto il mondo sul web player di www.ondarossa.info. A breve nuovi aggiornamenti, preparatevi a sintonizzarvi!
Lo si diceva tempo fa: la battaglia contro la Tessera sta agli Ultras come quella per l’articolo 18 sta ai sindacati. Perentoria, universalmente legittima, totalmente inutile, indiscutibilmente perdente. Un feticcio, insomma. Che non tiene conto dei tempi e dei modi. Quando i sindacati si battevano per la difesa del posto di lavoro dai licenziamenti arbitrari, attorno v’era un mondo fatto di certezze più o meno incrollabili: di tempo indeterminato, di straordinari e ferie pagate, di maternità retribuite, di congedo parentale, di contributi Inps. La precarietà esistenziale, oltre a quella puramente lavorativa, ha devastato lo scenario dello scontro. I ruoli si sono confusi, fino a sovrapporre i confini del giusto e dell’ingiusto. Oggi, la difesa dei diritti dei lavoratori non precarizzati, è ferrovecchio minoritario. Indispensabile per mantenere alta la credibilità di chi lo sostiene. Irricevibile, per il resto del mondo. Perché reso tale dal contesto. Che cambia, cambia, cambia in peggio. A velocità incomprensibili. Alle quali non ci si può adattare.
Per gli Ultras è uguale.
Parere personale.