Il gioco del calcio a volte è strano. Anche quando si parla di un evento...
Nel corso della sua storia millenaria, Roma ha conosciuto momenti di forte...
La storia mondiale ha alcune date che vengono ricordate come fondamentali....
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Il gioco del calcio a volte è strano. Anche quando si parla di un evento importante come una finale di una coppa europea.
Poche ore fa si sono giocate le semi-finali di ritorno di Conference League per decidere chi si sfiderà nella finalissima di Atene il prossimo 29 maggio. A staccare il pass sono state la Fiorentina di Vincenzo Italiano e l’Olympiacos del basco José Luis Mendilibar.
Per i rossobianchi ateniesi è una sfida in casa quella che li attende all’ombra del Partenone. Il problema semmai è di altra natura.
Lo stadio del match, l’Agia Sophia (dai più conosciuto come l’OPAP Arena), sarà quello di un’altra squadra della capitale greca, l’AEK Atene. I gialloneri, assieme al Panathinaikos, sono dei rivali storici della finalista di Conference.
Nel corso della sua storia millenaria, Roma ha conosciuto momenti di forte crisi. Uno di questi durò dall’8 settembre 1943 al 4 giugno 1944 quando la Città Eterna venne occupata dalle truppe naziste con il supporto dei collaborazionisti fascisti.
In quel lasso di tempo la Capitale subì una furiosa e quotidiana repressione portata avanti da figure quali Herbert Kappler, comandante della Gestapo a Roma, ed Erich Priebke, uno degli ideatori di quello che è conosciuto come l’Eccidio delle Fosse Ardeatine.
La storia mondiale ha alcune date che vengono ricordate come fondamentali. Una di queste è il 12 aprile 1961 quando il cosmonauta sovietico Juri Gagarin compì il primo viaggio di un umano nello spazio. Venerdì prossimo, 12 aprile 2024, cadrà il sessantatreesimo anniversario da quella data.
A metà del XIX secolo era in pieno svolgimento quel conflitto passato alla storia con il termine di Guerra Fredda. Le due superpotenze sul campo, USA e URSS, cercavano sistematicamente di prevalere sul nemico sotto numerosi punti di vista.
In quel periodo della disputa ci si confrontava principalmente in quella che veniva definita la “corsa allo spazio”. Numerosi furono infatti i tentativi di Washington e Mosca di conquistare, per la prima volta nella storia dell’umanità, il cosmo celeste mandando in orbita un qualche loro astronauta.
Quando si pensa al 1984 a molti viene in mente, giustamente, una delle più importanti opere letterarie di George Orwell. Da un punto di vista storico parliamo quasi di un’altra era geologica in cui il mondo era ancora diviso in blocchi in lotta tra loro, mancava qualche anno alla caduta del Muro di Berlino e non si parlava di una minaccia terroristica a livello globale.
Il 1984, da un punto di vista sportivo, è l’anno in cui l’Athletic Club, dai più conosciuto come Athletic Bilbao, vinceva il suo ottavo titolo in Liga spagnola e la sua ventitreesima Copa del Rey (la più importante coppa calcistica della penisola iberica). Questo grazie alla presenza nella squadra di giocatori che hanno fatto la storia dell’Athletic stesso: dal portiere Andoni Zubizarreta Urreta fino al difensore Andoni Goikoetxea Olaskoaga passando per l’attaccante Manuel Sarabia López.