La storia di questo paese, nonostante il mito revisionista che non accenna a...
Il nome di Roberto Rundo non è molto conosciuto. È noto probabilmente solo a...
Alberto Ginulfi se n’è andato ed è lutto nel mondo del calcio e della A.S....
La storia è fatta di cicli che si ripetono; sempre e comunque, in ogni...
Al giorno d’oggi in Spagna, è difficile non menzionare in una qualsiasi...
Molti ingenui lettori del mio libro Estremi Difensori, magari di quelli meno...
La storia di questo paese, nonostante il mito revisionista che non accenna a sparire degli “italiani brava gente”, è fatta di pochi momenti da ricordare. Uno di questi resta sicuramente, almeno a parere di chi scrive, quello legato al periodo della Resistenza italiana cominciato l’8 settembre 1943, dopo la firma dell’armistizio con le truppe anglo-americane, e conclusosi il 25 aprile 1945.
In questi quasi due anni di lotta contro gli occupanti nazi-fascisti vi sono, a loro volta, alcuni eventi che hanno segnato la storia della Resistenza italiana durante il secondo conflitto mondiale. Uno di questi cominciò, il 28 settembre 1943, presso la Masseria Pagliarone, nel quartiere Vomero di Napoli.
Il nome di Roberto Rundo non è molto conosciuto. È noto probabilmente solo a chi si interessa di antifascismo e arti marziali.
Atleta di MMA, sportivo, imprenditore, youtuber, propagandista, Rundo è soprattutto il fondatore del Rise Above Movement, sulla carta un gruppo alt-right fondato per esportare le pratiche della destra identitaria europea negli States, in pratica un gruppuscolo fascista e neo-nazista che usa la violenza politica come mezzo per fare proseliti. Qualcosa che resta sospeso fra l’organizzazione politica e una gang, che pratica la violenza di strada e lo scontro fisico, sfruttando gli sport da combattimento come mezzo di attrazione e propaganda.
Alberto Ginulfi se n’è andato ed è lutto nel mondo del calcio e della A.S. Roma in particolare.
Un signore di ottantadue anni con mani forti e sguardo duro cresciuto nel popolare quartiere operaio di San Lorenzo, per di più un romanista verace, un proletario e soprattutto un portiere di calcio. Sicuramente tra i migliori del suo tempo in Italia, seppur circondato da una concorrenza agguerrita nel ruolo che negli anni ’60-’70 vi era nel nostro paese e nel resto d’Europa. Fu coevo di Zoff, Yashin, Albertosi e Paolo Conti giusto per citarne alcuni.
La storia è fatta di cicli che si ripetono; sempre e comunque, in ogni ambito possibile. Pochi giorni fa la AS Roma, dopo la scellerata finale di Budapest dello scorso 31 maggio contro il Siviglia, pilotata da alcune decisioni senza senso dell’arbitro inglese Anthony Taylor, ha conosciuto le avversarie del suo girone di Europa League.
I giallorossi, inseriti nel gruppo G della competizione che si concluderà il 22 maggio 2024 con la finale di Dublino, hanno pescato gli svizzeri del Servette, i moldavi dello Sheriff Tiraspol e i cechi dello Slavia Praga.