Nel mondo sportivo attuale la differenza tra ambito maschile e ambito femminile è ancora accentuata sotto molti punti di vista. Dalla differenza salariale fino, secondo alcuni benpensanti, alla differente tenuta fisica che hanno i due sessi nell’affrontare determinati sforzi, sono ancora moltissime le discriminazioni subite dal mondo femminile (e non nel solo ambito sportivo visto che viviamo in una società patriarcale a 360°).
Per fortuna però ci sono anche episodi che vanno in controtendenza rispetto a questo sessismo sempre più dilagante.
Pochi giorni fa ad esempio, per essere corretti sabato 14 giugno 2025, presso la sede della casa editrice Red Star Press nel quartiere romano di Tor Marancia, è stata presentata una nuova opera letteraria dal titolo Combattere per poter combattere. Gli autori di questo testo, pubblicato nella collana Hellnation Libri, sono Iacopo Ricci e Marta Sicigliano con cui abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere per quella che si è rivelata essere una specie di “intervista doppia”.
“Dove prima si vendeva la droga, oggi si spacciano libri”. È questo l’incipit sul sito collegato a Garrincha Edizioni, piccola casa editrice indipendente legata a un territorio non certo facile come quello Scampia a Napoli.
Il progetto editoriale che nasce dall’incontro tra Rosario Esposito La Rossa editore e libraio, o meglio “spacciatore di libri” di Scampia e Giovanni Salomone, direttore editoriale.
“Ci è venuta la fascinazione, l’idea suggestiva di poter dire qualcosa sul calcio in un certo modo. Come obiettivo non abbiamo la cronaca ma l’atmosfera, quello che ruota intorno a questo sport che spesso è spettro di storie, di situazioni, di mondi. Vogliamo raccontare attraverso il calcio” queste le parole dello stesso Salomone.
Da qualche tempo, come già accennato in un post di qualche tempo fa, ho preso l’abitudine di rovistare tra ciò che offre il mondo dei remainders.
Stavolta ho scovato un titolo per me molto molto accattivante, Il volo del portiere scritto da un’autrice a me sconosciuta (chiedo venia), Mariella Caporale.
Il fatto che pubblicasse con Limina però poteva essere una garanzia non da poco per un attento lettore come il sottoscritto. Di fatto mi ha conquistato anche la scelta dell’immagine di copertina un quadro nientepopodimeno che di Giuseppe Montanari (Calciatori - 1930) perché un buon libro si sceglie anche dalla proposta della copertina.
Nel complesso non ho saputo resistere e letta la quarta di copertina, che recita come di seguito, mi sono immerso nella lettura:
“Christian Rossini, portiere della polisportiva Virtus Roma, studente modello, con la passione del violino, cresciuto in una famiglia torinese benestante, si ritrova, appena quindicenne, sradicato dalla sua città natale e scaraventato nella cruda realtà della periferia romana. Conflitti sociali e generazionali e contrastanti modelli di vita si intrecciano…”
Insegnando italiano in una scuola media, tendenzialmente ci tengo affinché ogni tematica venga argomentata in maniera meticolosa, quasi maniacale; eppure, alla classica domanda “Perché leggere questo libro?” non mi viene in mente nessuna risposta più esaustiva di “Perché è davvero figo, da qualsiasi angolazione lo si voglia vedere!”.