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Alberto Ginulfi se n’è andato ed è lutto nel mondo del calcio e della A.S. Roma in particolare.
Un signore di ottantadue anni con mani forti e sguardo duro cresciuto nel popolare quartiere operaio di San Lorenzo, per di più un romanista verace, un proletario e soprattutto un portiere di calcio. Sicuramente tra i migliori del suo tempo in Italia, seppur circondato da una concorrenza agguerrita nel ruolo che negli anni ’60-’70 vi era nel nostro paese e nel resto d’Europa. Fu coevo di Zoff, Yashin, Albertosi e Paolo Conti giusto per citarne alcuni.
La storia è fatta di cicli che si ripetono; sempre e comunque, in ogni ambito possibile. Pochi giorni fa la AS Roma, dopo la scellerata finale di Budapest dello scorso 31 maggio contro il Siviglia, pilotata da alcune decisioni senza senso dell’arbitro inglese Anthony Taylor, ha conosciuto le avversarie del suo girone di Europa League.
I giallorossi, inseriti nel gruppo G della competizione che si concluderà il 22 maggio 2024 con la finale di Dublino, hanno pescato gli svizzeri del Servette, i moldavi dello Sheriff Tiraspol e i cechi dello Slavia Praga.
Al giorno d’oggi in Spagna, è difficile non menzionare in una qualsiasi conversazione il caso del bacio di Luis Rubiales (Presidente della Real Federcalcio spagnola) a Jenni Hermoso. Tutto è iniziato durante la consegna delle medaglie alle campionesse del mondo, quando è stata la volta dell’attaccante del Pachuca, il presidente le ha dato un bacio che ha aperto un dibattito intenso e acceso in Spagna sulle sue dimissioni dalla carica di capo della RFEF.
Molti ingenui lettori del mio libro Estremi Difensori, magari di quelli meno attenti e politicizzati, richiedono sovente perché in questa serie di portieri che racconto non c’è menzione a Gianluigi Buffon. In realtà c’è ma non una menzione positiva e qui vi spiego il perché. A luglio siamo stati subissati di articoli riportanti l’addio definitivo al calcio giocato di Buffon, a 45 anni dopo una lunga carriera costellata tra l’altro della grande vittoria mondiale del 2006 (so che tutti penserete ora in questo istante alla parata sul colpo di testa di Zidane, per carità bella e importante, ma da portiere vi dico abbastanza facile!).