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Il 15 maggio 1910 veniva fondato il St Pauli FC. Lunedì scorso la compagine calcistica tedesca ha festeggiato il 113esimo anniversario dalla sua fondazione.
Una squadra, quella dell’ex capitale della Lega Anseatica, che nel campionato di serie B tedesco, la Zweite Liga, si sta levando non poche soddisfazioni. I Pirati di Amburgo occupano attualmente la quinta posizione in classifica dopo ben 12 vittorie (di cui 10 consecutive), 2 sconfitte e un pareggio nelle ultime 15 gare.
Nonostante questo il team bianco-marrone non è ricordato certo per le vittorie raggiunte, in oltre un secolo di storia, sul terreno di gioco. Questo, però, accade perché si guarda solo il percorso calcistico, almeno fuori dai confini tedeschi.
La parola fine sul lungo ed estenuante campionato di serie B sarà sancita il 19 maggio prossimo.
La fase conclusiva del torneo cadetto sarà importante per molti aspetti. Non soltanto per conoscere, con matematica certezza, le squadre che parteciperanno al prossimo campionato di serie A, ma anche per capire se, nella massima serie, si presenterà o meno un nuovo conflitto d’interessi legato al sistema delle multiproprietà.
Si ricorderà certamente l’affaire Salernitana e l’affannosa rincorsa al cambio societario che al fotofinish portò Danilo Iervolino alla guida del club campano.
Analoga sorte sarà riservata al Bari (oggi terzo in classifica), qualora dovesse raggiungere la serie A direttamente o attraverso la lotteria dei playoff.
Un destino che, in caso di salto di categoria, vedrà le strade della casata de Laurentiis e del club pugliese separarsi in ossequio del regolamento federale, che prevede l’immediata “dismissione di una delle due società” partecipanti allo stesso campionato. Una storia già vista che lascia in apprensione i tifosi biancorossi e potrebbe rendere agrodolce la vittoria del torneo.
Julia Ituma è morta, e con lei la nostra dignità. Le ultime notizie dicono che la pallavolista diciottenne si è tolta la vita nella notte tra mercoledì 12 e giovedì 13 aprile, poche ore dopo la partita di Champions League disputata a Istanbul tra la sua squadra, la Igor Novara, e quella di casa, l’Eczacibasi.
Il mondo della sound system culture è un po’ più solo. Pochi giorni, per l’esattezza mercoledì 12 aprile 2023, ci ha lasciato una vera e propria icona di questo ambito musicale: l’artista Colin Reuben, da molti conosciuto con il soprannome Jah Shaka, da altri con quello di “Zulu Warrior”.
Nato a Clarendon, nella zona della Giamaica sud-orientale, non si sa bene in che anno preciso però, questo artista si trasferisce in Inghilterra a metà del XX secolo. Come numerose altri migliaia di caraibici, infatti, trova molto attraente quel paese occidentale che, per molte centinaia di anni, ha sfruttato le sue colonie caraibiche depredandole sotto numerosi punti di vista.
L’impatto con l’isola inglese è molto duro come per la maggior parte dei migranti arrivati dalle ex colonie. A fine anni ’60, c’è chi dice il 1968 ma la data precisa non si conosce, dopo essersi avvicinato alla cultura e al credo del rastafarianesimo, Jah Sahaka inizia a costruire il suo sound system personale.