Nel mondo sportivo attuale la differenza tra ambito maschile e ambito...
Giovedì scorso, 30 maggio 2025, cadeva la ricorrenza del 600° giorno di...
Da circa 600 giorni la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, che insieme...
Poche settimane fa in Italia si è festeggiato l’ottantesimo anniversario...
“Dove prima si vendeva la droga, oggi si spacciano libri”. È questo...
Se tutto è politica, ricevere Conor McGregor alla Casa Bianca nel giorno di...
Gli All Reds Rugby di Roma sono una realtà consolidata del panorama sportivo popolare nostrano. Nati nel 2004 all'interno del centro sociale Acrobax, in questi quasi 15 anni la polisportiva, comprendente anche una squadra di basket, si è fatta conoscere in vari modi: dalla partecipazione alle manifestazioni cittadine fino agli eventi organizzati “ad hoc” in diverse occasioni. Quello che mancava, oramai, era solamente un film sugli All Reds. A tutto questo ha pensato Claudio Carbone con il lungometraggio “Rosso Vivo”.
La pellicola, girata grazie a due semplici camere Nikon, ci restituisce una visione molto intima degli All Reds. La scena iniziale ad esempio, girata all'interno dello spogliatoio prima di un semplice allenamento, ci trasmette, a parere di chi scrive, quelli che sono gli ideali del mondo dello sport popolare: passione e socialità.
La chiamata da Bilbao, arrivata l'estate scorsa, per alcuni di noi è un salto dritto nel sogno: "Venite a raccontare la storia dello Spartak Apuane alla festa annuale del Bilbao Football Class, legata alla tifoseria antifascista dell'Athletic?"
Bilbao fa parte del mito personale con la sua lotta per l'indipendenza, la voglia di socialismo, la Ikurrina, le herriko tabernas, la repressione spagnola e la lotta di un popolo che è stata anche se non soprattutto lotta di emancipazione.
E così, giunto il giorno della partenza, ci muoviamo con tutte queste icone nella mente e nel cuore.
Arriviamo a Gasteiz (Vitoria) sabato pomeriggio alle 15, due ore prima del nostro turno a parlare - siamo inseriti in un programma denso che prevede anche filmati e dibattiti sul calcio popolare e un interessantissimo confronto sul ruolo del calcio femminile. Tempo di una birra veloce e ci preleva un compagno per portarci a Basauri, periferia di Bilbao, dove si terrà l'iniziativa nel Centro Sociale "Txarrasca".
Le logiche del profitto che sono alla base del “calcio moderno” si stanno ormai estendendo a tutti gli ambiti del mondo del pallone, seguendo l'irresistibile richiamo del dio denaro. Si fatica ormai a trovare anche un solo aspetto che non venga interessato da questo inquietante cambiamento. Non fa sicuramente eccezione quello dell'abbigliamento tecnico. Chi non ha notato che, con la fine di una stagione e l'inizio della seguente, tutte le principali squadre cambiano le divise che saranno da utilizzare sia in casa che in trasferta? Molte volte questi cambi comportano variazioni estetiche minime sulle tenute da gioco, ma questo non ferma i supporter di quella squadra, e non solo, nel cercare di accaparrarsi l'ultima divisa indossata da uno dei loro beniamini. Quella del merchandising, in due parole, è una delle galline dalle uova d'oro dei principali club, specialmente quelli con un brand a vocazione globale.
Dopo la sosta per le nazionali, l’Europa League vivrà una delle sue fasi più emozionanti, con le ultime due giornate dei gironi e i verdetti in molti casi ancora da scrivere. E in uno dei gironi, il B, il timore è che il destino possa essere scritto un po’ a tavolino. Ma andiamo con ordine. La Red Bull, multinazionale pioniera delle bevande energizzanti, ormai da molti anni è fortemente impegnata nel calcio, e ad oggi possiede ben quattro squadre (oltre alle due europee, New York Red Bulls e Red Bull Brasil). In Europa ha iniziato dalla propria nazione d’origine nel 2005, rilevando la proprietà e il palmares dell’Austria Salzburg, che nel frattempo aveva già cambiato un paio di volte nome. Inizialmente la città ha praticamente disertato gli spalti ed è stato rifondato dai tifosi l’Austria Salzburg, coi colori bianco-viola e una dura risalita dai dilettanti. Negli anni va detto che la Red Bull Salzburg, anche grazie ai successi (9 scudetti e 5 coppe d’Austria) e ai tanti soldi investiti, ha ricostruito un seguito di pubblico notevole e si è affermata come solida realtà europea.