Nel mondo sportivo attuale la differenza tra ambito maschile e ambito...
Giovedì scorso, 30 maggio 2025, cadeva la ricorrenza del 600° giorno di...
Da circa 600 giorni la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, che insieme...
Poche settimane fa in Italia si è festeggiato l’ottantesimo anniversario...
“Dove prima si vendeva la droga, oggi si spacciano libri”. È questo...
Se tutto è politica, ricevere Conor McGregor alla Casa Bianca nel giorno di...
Torna l'appuntamento primaverile con la BIG LEBOWSKI FEST, la festa di autofinanziamento della CURVA MOANA POZZI e del CENTRO STORICO LEBOWSKI.
ORE 19:00 INIZIATIVA al COVO:
"NON E' UNO SPORT PER DONNE? SPUNTI ED ESPERIENZE PER UN CALCIO ANTISESSISTA"
Da attaccante di razza, figlia di attaccante di razza, si ricorda di esserci praticamente nata con la voglia di calciare verso la porta. Certo, ci fu poco da ridere quella volta che, durante una trasmissione sportivonazioalpopolare, un noto opinionista prestato al calcio dal divano d’attesa di un barbiere, le chiese ridendo, con malizia spacciata per ironia: «Quindi a te piace concludere?…» Quale pena, rifletteva tra sé la donna ripensando a quella battuta idiotae quante volte aveva pensato di spedire lontanissimo tutte quelle paure e quel disagio. Mandare via le stronzate e quei discorsi a metà tra bar e la facoltà di sociologia.
È quello che avranno pensato i tifosi romanisti quando il responsabile ticketing della As Roma, dottor Carlo Feliziani, ha detto che i biglietti per il settore ospiti di Barcellona-Roma del 4 aprile, gara valevole per l'andata dei quarti di finale di Champions League, costeranno circa 90 euro: 89 per essere esatti. Quasi due piotte del vecchio conio insomma…
Altra spesa da non sottovalutare è quella dell’aereo, mezzo usato da molti sostenitori giallorossi per raggiungere Barcellona. La partita, facciamo notare, si gioca pochi giorni dopo la festa di Pasqua, uno dei periodi dell’anno in cui spostarsi in aereo non è proprio economico. Il risultato finale è che per vedere la Roma giocarsi una partita storica c’è chi spenderà anche 500 euro per un viaggio di neanche due ore.
È vero che quello che solitamente è un provvedimento più unico che raro, a maggior ragione per quello che riguarda i campionati europei, in Grecia è diventata quasi un’abitudine, ma l’ennesima sospensione della Souper Ligka Ellada (la Serie A greca), la quinta in cinque anni comunicata da Giorgos Vasiliadis, il sottosegretario allo sport del governo Tsipras (sì, proprio quello…), potrebbe raccontare diverse cose sul momento attuale del paese ellenico.
Il motivo della decisione, com’è noto, riguarda le scene surreali avvenute al “Toumba Stadium” di Salonicco.
Ricapitoliamo: all’ottantanovesimo minuto del match tra il PAOK e l’AEK Atene, scontro decisivo per la classifica essendo rispettivamente seconda e prima, col risultato bloccato sullo 0-0 e quindi favorevole agli ospiti, in seguito a un calcio d’angolo il Paok segna. Il gol dapprima viene prima concesso e successivamente annullato tra le furiose polemiche dei padroni di casa e dei loro tifosi; immediatamente il presidente dl PAOK Ivan Savvidis entra in campo insieme ad alcune delle sue guardie del corpo, viene accompagnato fuori dai suoi body-guards, per poi rientrare dopo pochi minuti lasciando intravedere chiaramente di avere una pistola nella fondina, con la polizia ai bordi del campo smarrita (evidentemente in Grecia come in Italia c’è sempre una reticenza a esercitare le proprie funzioni contro i potenti a differenza di quanto avviene coi comuni mortali…); a quel punto la partita viene sospesa.
Negli ultimi tempi abbiamo fatto incetta, e nella maggior parte dei casi con estremo gusto e interesse, di molti libri scritti sotto la forma particolare dello storyelling, ma leggere un romanzo sportivo vero e proprio ci mancava e parecchio. Colti dalla bramosia come un goleador che manca da troppo tempo dalla segnatura seppur giocando bene, abbiamo letto “La Storia Balorda” di Marco Ballestracci.
Fin dalla nostra conoscenza lo scorso anno quando presentammo a San Lorenzo “I Guardiani”, magnifico libro sui portieri di calcio, ci riproponemmo di continuare la collaborazione anche quest'anno e quando si arrivò al dunque ci disse con una punta d'orgoglio e innata modestia: “leggetevi la storia balorda il mio romanzo sul calcio, dicono, e non io, che sia il mio migliore”.
Beh, confermiamo, il libro di Marco è bellissimo. Nella forma, nel contenuto, nella sintassi e nel suo messaggio. Toccare un arco di tempo di 50 anni attraverso voci, personaggi e aneddoti del periodo più nefasto dell'umanità, partendo dal tempo, siamo nel '38, in cui il nazismo era ancora sottovalutato dagli stessi ebrei, passando per quel fascismo trionfante dei due Mondiali che sancirono nella testa dei gerarchi che l'Italia con i “figli di Mussolini” fosse veramente una nazione superiore, fino a varcare quel mondo subdolo e grondante di sangue e sparizioni che furono gli anni argentini della dittatura della giunta militare, con Mondiale vinto nel '78 annesso.