Pochi giorni fa pubblicavamo la traduzione di un saggio che parlava diffusamente delle radici popolari della squadra e della tifoseria del Celtic Glasgow FC, e del solido legame esistente tra il pianeta-Celtic e la lotta di classe. Neanche a farlo apposta, proprio in questi giorni si sta aggiungendo un nuovo capitolo a questa più che secolare storia di solidarietà sociale e avversione verso ricchi e potenti: si sta infatti diffondendo a macchia d'olio l'adesione dei tifosi ad una petizione volta a rimuovere dal “Board” del club bianco-verde il dirigente Livingston, anzi per la precisione Lord Ian Livingston di Parkhead. Il nome già tradisce origini poco assimilabili a quelle di chi ama il club, ma la sua colpa non è certo solo quella di appartenere ad una famiglia nobile: il Lord di cui sopra deve infatti questa denominazione al fatto di sedere nel Senato del Regno Unito, la Camera dei Lords appunto, che proprio in questi giorni sta votando un provvedimento particolarmente odioso ed antipopolare, in linea del resto con le politiche di austerità in voga in tutti i paesi europei.
Stiamo parlando dei tagli ai WTC, i Working Tax Credits, in poche parole sussidi economici per persone, e specialmente famiglie con figli, che abbiano redditi particolarmente bassi. Come succede anche dalle nostre parti, per fare cassa lo Stato toglie a chi già non ha, ma non si sogna certo di andare a toccare i grandi patrimoni e le rendite parassitarie dei possidenti. Si dà il caso che proprio Lord Livingston abbia votato a favore dei tagli, che peraltro stanno facendo molto discutere l'opinione pubblica britannica, tanto che era ritenuto possibile anche che all'interno delle camere parlamentari ci potesse essere una sorta di disobbedienza e il provvedimento non passasse. Livingston ha tuttavia tenuto fede senza battere ciglio all'indicazione del Partito Conservatore, e immediatamente si è scatenata la campagna contro di lui: prima sui social network con valanghe di critiche e insulti, poi con una petizione che in pochissimi giorni ha già raggiunto migliaia di firme. Vedremo se la protesta si estenderà ancora e se assumerà anche altre forme, di sicuro l'obiettivo è chiaro: Lord Livingston deve essere allontanato da ogni incarico all'interno del Celtic. Non è infatti accettabile un dirigente che approva provvedimenti di questo tipo in un club nato dal proletariato e cresciuto per e con il proletariato stesso, specie quello di origine irlandese. Nella sua storia spesso il club ha dovuto assecondare la volontà collettiva della comunità che gli ruota intorno e che lo ama follemente: vedremo se anche in questo caso il furor di popolo avrà la meglio, e se il Signor Livingston dovrà trovarsi un club più consono al suo odio verso i meno abbienti.
Matthias Moretti