Nel tardo pomeriggio di domenica, con un poʼ di ritardo dovuto alla partita precedente, il Gagarin Teramo scende in campo per lʼultima partita del 2015, lʼanno del suo esordio assoluto in Terza Categoria. Unʼannata fino ad ora positiva, considerato che si tratta di una new entry: già qualche risultato utile allʼattivo, posizione di medio-bassa classifica ma con varie squadre alle sue spalle, insomma i bianco-rosso-neri stanno dimostrando di essere allʼaltezza della sfida, e vengono tra lʼaltro da una vittoria esterna. Stavolta vanno di scena in casa, sul campo di erba sintetica lungo il fiume Tordino. Sono circa le 18 quando le squadre scendono in campo, e il clima è gelido, complice un livello di umidità finora riscontrato solo sul fondale dellʼOceano Pacifico. Lʼavversario è il Nepezzano, posizionato in classifica poco meglio dei padroni di casa, nellʼaffollatissimo girone teramano che conta ben 18 squadre, una rarità per la categoria.
Con lʼavvicinarsi del fischio dʼinizio anche la tifoseria inizia a sistemarsi sulla sorta di terrazza alle spalle della porta dove nel primo tempo si piazza il portiere di casa. E qualche parola la tifoseria la merita sicuramente: il progetto della squadra e della relativa curva nasce infatti dai ragazzi di Azione Antifascista Teramo, insomma in un ambito apertamente stradaiolo, ribelle e militante, dove la passione calcistica non può che fondersi con la lotta quotidiana. Anche lo stile di tifo è figlio di questa impostazione: compatto e continuo, alterna il sostegno alla squadra a cori più politici (o allʼesposizione di pezze come quella “No autodromo”), e giustamente anche a momenti di anticlericalismo (per usare un eufemismo) o di pura goliardia, con il portiere stesso che a volte stenta a trattenere le risate. Ma i cori più importanti e sentiti sono sicuramente quelli che rivendicano la libertà per Davide Rosci, compagno amatissimo e conosciuto da tutti in città, che sta scontando in carcere una vergognosa condanna per devastazione e saccheggio, per aver partecipato alla manifestazione del 15 ottobre 2011 a Roma. I compagni e le compagne della sua città, e non solo, non hanno mai smesso un attimo di sostenerlo, e tornano a dimostrarlo più volte anche durante la partita, nella curva che non aspetta altro che il suo ritorno.
Ma veniamo alla partita: il gelo si fa sentire anche sulle squadre, che appaiono un poʼ contratte e poco precise. Il primo colpo di scena arriva però presto: dopo una decina di minuti, bello slalom del 10 teramano concluso da un tiro non certo irresistibile che passa misteriosamente attraverso al portiere avversario ed entra. 1-0, gli ospiti iniziano a premere ma senza creare molto, mentre il Gagarin è insidioso in contropiede. Purtroppo altri impegni e il ritardo dellʼinizio del match costringono me e le mie “guide” ad abbandonare anzitempo la contesa, cosa che succede peraltro a molti altri oltre a noi, visto il progressivo assottigliarsi dei coraggiosi che continuano a sfidare il freddo. In ogni caso, stando ai tabellini e ai racconti dei presenti, continua ad andare sempre meglio: dominio assoluto e altri due gol, con gli avversari che riescono solo a realizzare il gol della bandiera nel finale. Altri tre punti che consolidano sia la classifica che il morale per un progetto giovane, che mira a crescere ancora diventando a tutti gli effetti una polisportiva, e anche a continuare a essere un punto di riferimento aggregativo e politico in città.
Matthias Moretti