Con la nascita della Spartak Apuane da quest’anno la Toscana del calcio popolare ha raddoppiato le proprie forze, e il fatto che il CS Lebowski giochi di domenica e i versiliesi di sabato obbliga in sostanza alla doppietta chi si trova a passare il fine settimana in terra toscana. Tra l’altro il weekend offre un menu da ristorante stellato, con un doppio assalto alle prime in classifica dei rispettivi gironi, in casa per la Spartak e in una suggestiva trasferta nel Mugello per i grigioneri. Banchi di prova piuttosto seri, per vedere se i neonati apuani possono giocarsela alla pari con tutti e se il Lebowski può finalmente aspirare alla Promozione.
Si comincia dunque dal tardo pomeriggio del sabato, dove sul campo di Montignoso, poco fuori Massa, arriva il Versilia Calcio. Le prime difficoltà sorgono proprio nel trovare il campo, sapientemente nascosto in una tranquilla zona residenziale dalle vie tutte somiglianti e prive di punti di riferimento. Le esitazioni coinvolgono persino il tom tom, finché la tradizione, il buonsenso e la tecnologia della prima rivoluzione industriale vengono in soccorso: meglio seguire la luce di quei riflettori accesi. Funziona. L’impianto è in realtà carino e accogliente, ma all’arrivo la prima notizia non è buona: gli ospiti sono già in vantaggio per 1-0, ed essendo la capolista potrebbe prospettarsi una goleada. Ma una squadra che indossa una delle vergogne del calcio degli ultimi anni (maglia giallo evidenziatore, da abolire per decreto) merita di soffrire, e dopo una manciata di minuti la Spartak trova un gol pazzesco: calcio d’angolo, palla spizzata da un difensore con la sfera che cambia giro, arriva al limite dell’area e viene colpita al volo, di collo pieno, per andare a infilarsi all’angolino a mezza altezza. Uno di quei tiri ambiziosi che anche in serie A si vedono spesso finire in tribuna tra gli ululati del pubblico. Chapeau.
La partita è davvero bella, i ritmi alti, l’agonismo acceso, ma si tenta anche di imbastire azioni di gioco. Gli ospiti sono solidi, costruiti per vincere, ma la Spartak è brillante e schiera alcune individualità di livello più che accettabile. Verso la fine della prima frazione c’è addirittura il sorpasso su calcio di rigore, tra la gioia incredula e incontenibile della tifoseria. Nel secondo tempo il match si fa più nervoso e meno spettacolare, gli ospiti non sono disposti ad andarsene senza punti e alzano la pressione, finché a una ventina di minuti dalla fine i biancorossi rimangono in 10 e la faccenda si fa davvero dura. Alcuni dei giocatori in maglia fluo iniziano a buttarla sul nervosismo, sia nei confronti dei giocatori che della tifoseria, con qualche gesto provocatorio, seguito subito, nella miglior tradizione delle “nostre” eterne sfighe, dal gol del pareggio e relativa esultanza sotto il settore biancorosso, che tutto sommato reagisce con classe, restituisce un po’ di insulti e la chiude lì. A una manciata di minuti dalla fine il portiere ospite sventa con un miracolo di piede una colossale occasione per far venire giù la tribuna dell’impianto di Montignoso, ma tant’è, un ottimo punto ottenuto contro i primi in classifica con una partita scoppiettante è comunque un evento da festeggiare.
A proposito, da segnalare anche il seguito dei biancorossi, che si può tranquillamente iniziare a chiamare tifoseria: fumogeni e bandiere, compattezza e cori per 90 minuti, forse manca ancora una vera impostazione ultras e tutto è lasciato allo spontaneismo, ma l’impatto è davvero convincente, non ci si sarebbe annoiati nemmeno di fronte a un match più brutto. Considerando che si tratta di una realtà neonata, una situazione che lascia davvero ben sperare, completata dalle decine di persone che seguono la partita in modo più silenzioso. Geniale la pezza “Mai stati in B”.
Neanche il tempo di riposarsi per bene dal sabato sera ed è subito il momento di andare in trasferta con il Lebowski in quel di Luco di Mugello, più vicino alla Romagna che a Firenze per capirsi. Bel girone quello toccato in sorte quest’anno ai grigioneri, sia perché rievoca alcune sfide degli anni passati, con anche qualche rivalità, sia perché ti porta in giro per piccoli e antichi borghi, che oltre a offrire paesaggi incantevoli e cibo sopraffino, hanno spesso anche una certa identità con la squadra e quindi c’è del seguito, anche se non certo di matrice ultras. I blu padroni di casa tra l’altro sono primi, quindi il campo è piuttosto affollato, oltre che incendiato da un sole meraviglioso, che costringe tutti alle mezze maniche o addirittura al petto nudo il 30 di ottobre e praticamente in montagna. In tribuna molte persone avanti con gli anni, mentre dietro una delle porte un agglomerato di età più giovane, che opta per la bizzarra scelta di non pagare e scroccare la partita della propria stessa squadra. Non una vera e propria tifoseria, non parte neanche un coro, viene improvvisato un tamburo con un bidone di latta e dei legni, e viene accesa una tratti una cassa a batteria che non serve a amplificare eventuali cori ma a mettere musica tamarra. L’atteggiamento dei locals è insomma di curiosità verso la curva grigionera (che come al solito canta imperturbabile per 90 minuti), una curiosità punteggiata però da una certa ostilità, mostrata con piccoli gesti e un tentativo di coro “fate ridere” rivolto nell’intervallo al settore grigionero, che risponde sostanzialmente sganasciandosi dalle risate.
In ogni caso la partita si gioca in un clima piuttosto ostile, il che va anche bene per un incontro “di cartello” come questo. La situazione si riflette anche sul campo, dove la partita è tirata, tesa, spezzettata, con poche azioni fluide. I padroni di casa mostrano di avere qualcosa in più in termini di organizzazione e cattiveria, la loro difesa appare impenetrabile e hanno un ottimo portiere. Non sono certo spettacolari ma danno comunque l’impressione di avere un maggior controllo sulla partita, e a pochi minuti dalla fine del primo tempo mettono a segno l’unico gol della partita, con un preciso destro da dentro l’area che lambisce la parte bassa della traversa e si infila inesorabilmente. Nella ripresa i grigioneri non riescono a produrre un vero e proprio assedio, la capolista difende con ordine e servono giusto un paio di parate del loro portiere per assicurarsi i tre punti.
Il girone del Lebowski si conferma insomma piuttosto duro, con due squadre già in fuga e dietro una gran bagarre in cui ci sono anche i grigioneri. Visti i valori in campo si può comunque dire che la qualificazione ai playoff sia un obiettivo potenzialmente del tutto alla portata, così come sembra essere alla portata della Spartak Apuane, cosa davvero degna di nota nella stagione d’esordio. Insomma, si spera che in primavera, quando arrivano i verdetti, tocchi di nuovo tornare a fare un giro in Toscana per vivere weekend come questi.
Matthias Moretti