Questa ultima giornata di gare prima della sosta natalizia rappresenta appieno quello che è diventato l'Atletico San Lorenzo, sia dal punto di vista prettamente sportivo che da quello sociale ed educativo. Alle 15 di domenica scendevano infatti in campo in contemporanea la squadra del calcio maschile (Seconda Categoria FIGC) e quella del calcio a 5 femminile (Serie D FIGC), mentre alle 19.30 toccava al basket femminile (Serie C FIP). Per i maschietti del basket (Promozione FIP) toccherà aspettare mercoledì. Quattro squadre iscritte ai campionati federali, in cui gli allenamenti sono aperti a chiunque: al massimo verrai avvertito che difficilmente troverai spazio tra i titolari, ma di sicuro potrai sempre allenarti col gruppo. In più c'è la grande ricchezza che fa vedere il futuro con un sorriso enorme: i bambini della scuola calcio.
Nell'Atletico San Lorenzo ci si può iniziare ad allenare in tenerissima età, nei Piccoli amici 2009-2010 (tra l'altro vittoriosi questo fine settimana per 2-0 a Fiano Romano, ma questa è davvero l'ultima cosa che conta); abbiamo poi i Pulcini 2006-2007, divisi nelle categorie Junior e Kids, per arrivare ai più grandicelli, gli Esordienti 2004-2005 categoria Junior. Giova ricordare che stiamo parlando di un progetto nato solo tre anni fa, e ci si rende subito conto di essere di fronte a qualcosa di straordinario. Un progetto che coinvolge decine di atleti e atlete e centinaia di persone, contando ad esempio le famiglie dei bambini, o i semplici tifosi, che seguono con numeri crescenti l'andamento di tutte le squadre, anche se permane un tradizionale maggior attaccamento (almeno a livello numerico) a quella di calcio maschile. Il progetto inizia quindi a prendere la forma di una vera e propria comunità, cresciuta in fretta ma non senza difficoltà tra iniziative in piazza, banchetti nelle strade del quartiere, sforzi titanici delle persone che ci hanno creduto fin dall'inizio. E se il risultato è quello visto domenica, con un seguito sugli spalti in crescita, i bambini della scuola calcio che vengono a fare il tifo e i loro genitori che sorridono compiaciuti e scattano foto, la cosa si fa davvero emozionante anche per gente cinica e disincantata come chi scrive! Da sottolineare anche lo sforzo dello “zoccolo duro” della tifoseria di moderare il linguaggio, cosa non di poco conto.
Ma veniamo alle vicende sul campo, perché quest'anno l'Atletico San Lorenzo, dopo due campionati di Seconda Categoria passati intorno alla metà della classifica, sta tentando l'assalto al cielo e si trova al secondo posto in un girone davvero combattutissimo. Arriva a fargli visita la penultima in classifica, la squadra dell'Ordine degli Ingegneri di Roma, sponsorizzata a quanto pare nientemeno che da Mezzaroma. I suddetti ingegneri però non sembrano finora essere stati in grado di progettare una linea difensiva decente, e dopo circa un quarto d'ora si contano già 3 gol e almeno altrettante occasioni nitide per i rossoblu, in seconda maglia gialla. La partita si trasforma quindi in una sorta di esercizio di bullismo, anche se un gol degli ospiti nel finale del primo tempo potrebbe vagamente riaprirla. Ma nel secondo tempo si ripete lo stesso copione: finisce 7-2, ma contando i gol mangiati, alcuni anche clamorosi, si poteva tranquillamente finire in doppia cifra. E quindi l'accoppiata ubriaconi-bambini è libera di dare spettacolo sugli spalti.
Purtroppo la giornata di campionato lascia invariata la classifica, in quanto vincono tutte le prime 7. Non si va a mangiare il panettone da capolista, ma l'importante è andarci al mare da capolista, e l'Atletico sembra avere tutte le carte in regola per provarci fino in fondo. Nel frattempo la squadra femminile vince 3-2 fuori casa: da squadra simpatia che perdeva sempre ma ci metteva tanto cuore, anche le ragazze hanno dato vita a un team che al momento ne lascia diverse dietro di sé in classifica. È andata peggio alle ragazze del basket, sconfitte in casa 42-28, ma se l'andazzo è quello visto finora in casa rossoblu, basterà pazientare un paio di stagioni e poi si raccoglieranno bei successi.
Noi della redazione di Sport Popolare dal canto nostro non possiamo che augurarci che l'Atletico ci continui a riempire i fine settimana in questo modo: stare insieme a vedere una partita, senza padroni, guardie e televisione di mezzo...non è che la domenica ci siano tante cose più belle da fare.
Matthias Moretti