Tre giorni tra i monti a praticare, parlare e vivere lo sport popolare. Dieci anni di una società sportiva cresciuta passo per passo e che oggi si è trasformata in polisportiva. La convinzione, maturata sui campi da gioco, che con lo sport si possa fare politica. Perché la gestione stessa dello sport e dei rapporti che lo animano sono politici, l'urlo che arriva dai campi e dagli spalti è “il nostro sport non sarà mai una vostra merce”. Pochi concetti - chiari - e una sfida importante: un festival tutto dedicato allo sport popolare.
Da qui partiamo per un'avventura SPOP - Festival dello Sport Popolare dal 16 al 18 giugno a Sellero (Valcamonica, Brescia) – Tutte le attività gratuite. Abbiamo provato a pensare in grande, ad andare oltre l’ordinaria gestione delle nostre attività; lo abbiamo fatto perché sentiamo il bisogno di mettere sul tavolo le nostre idee, condividerle e ascoltare chi, come noi, ci prova tutti i giorni.
Apriremo la tre giorni, venerdì 16 alle 20:30, con un dibattito tra due realtà che con gli immigrati ci lavorano, non per trasformarli in business, ma per conoscerli e lottare con loro. Diritti per Tutti e Collettivo Mamadou si confronteranno sulle lotte nei ghetti del sud e le occupazioni di case in città. A seguire concertone tra ritmi gipsy e rockabilly: prima i Barabonzibonzibo, gruppo bresciano-napoletano per danze scatenate su note gitane; poi gli Slick Steve and the Gangster importante gruppo della scena swing’n’roll che unisce il circo alla musica per uno spettacolo energizzante. Finito il concerto ci si può fermare in tenda nell’area campeggio a pochi passi dagli spettacoli. Il sabato si passa allo sport sui campi. Dalle 10 inizieranno tornei di calcio, volley, bocce e biliardino che andranno avanti fino alla domenica pomeriggio. Per i più tranquilli invece corsi di Yoga con una sessione la mattina e una il pomeriggio. In contemporanea prenderà il via un laboratorio artistico per la realizzazione di un’installazione che verrà poi lasciata nel parco a fine festival. Grande spazio sarà dedicato all’arrampicata, visto il contesto geografico non poteva essere altrimenti, dalle 14 di Sabato sarà possibile partecipare ad un corso di avvicinamento all’arrampicata su una parete montata ad hoc e dalle 17 la stessa parete ospiterà una competizione di arrampicata boulder.
E se avete dei bambini ma volete partecipare senza impazzire? La scuola libertaria di Valle Camonica offre uno spazio bimbi dentro al festival, ovviamente solo ed esclusivamente pedagogia libertaria. Il sabato sarà inoltre il giorno del confronto più importante, varie realtà di sport popolare incroceranno le gambe sotto a un tavolo per parlare di sport e politica. Più saremo e più il dibattito sarà ricco. Per tutta la giornata, così come per tutto il festival, saranno attive griglie, bar e ristorante (con opzione vegan). Durante il pranzo di sabato abbiamo voluto dare la possibilità di assistere alla presentazione del libro “Il Brasile d’Europa, il calcio nella Ex Jugoslavia” con l’autore Paolo Carelli. Per chiudere questa intensa giornata un po’ di positive vibration con il reggae proveniente da Brescia, prima i Roots Ital Movement e poi 3 DJs che si alterneranno alla console. Tutti a dormire in tenda, la festa ricomincia il giorno successivo. La domenica, per i più temerari, inizia con un’escursione molto affascinante tra incisioni rupestri e miniere in partenza alle 8:30. Per tutto il giorno continuano i tornei sportivi e la possibilità di arrampicare gratuitamente sulla parete. Per il pranzo domenicale avremo ospite Gino Boldini a presentare il libro “’l Gino” resistenza e partigiani nella nostra valle mentre alle 16 si discuterà di cosa significhi andare in montagna, quali siano le pratiche virtuose e quali quelle negative. Nel mezzo, a partire dalle 13 esibizioni di boxe e Muay Thai con la palestra popolare di Brescia e altre realtà provenienti da tutta Italia. In chiusura Festival lo spettacolo che racconta da dove vengono le verdure e la frutta che troviamo nei nostri supermercati, la realtà di un pezzo d’Italia dove la schiavitù è ancora il rapporto di lavoro preferito da chi gestisce la raccolta. “Le Scarpe dei Caporali”, spettacolo teatrale del Collettivo Mamadou, racconta tutto questo in prima persona. Il programma è fitto e ce n’è per tutti i gusti, per tutta la tre giorni saranno attivi punti ristoro, campeggio, docce e bar. Abbiamo voluto offrire tutto gratuitamente per permettere a chiunque di godere di cultura, sport e arte. Speriamo di vedervi tra noi.
Unione Sportiva Stella Rossa