Siamo più o meno alla metà di un'estate che nei campionati minori è ancora più lunga che nel calcio dei padroni, ed è un buon momento per tracciare un bilancio che abbia uno sguardo già proiettato verso la prossima stagione. E possiamo dire subito che la speranza è che il trend non si inverta: alcune promozioni nelle serie superiori, molti campionati di vertice con la grande impresa sfumata all'ultimo, un paio di salvezze ai playout, consolidamenti nella serie appena raggiunta l'anno prima. Insomma l'universo dell'azionariato popolare continua decisamente a convincere quando viene messo a confronto con le dirette rivali. Ma la cosa che fa davvero ben sperare è che molti dei progetti in questione sono tuttora dei cantieri aperti, e lo saranno sempre, dove quotidianamente ci si interroga e di fatto si esplora un sentiero vergine, con tutto il fascino ma anche tutti i rischi di inciampare che ne conseguono. Iniziamo una rassegna, anche perché ormai le realtà da seguire sono davvero tante, quindi c'è poco da perdersi in chiacchiere.
LE GIOIE – Abbiamo già accennato nei mesi scorsi all'esperienza di Fasano, una città e una curva che stanno ricostruendo con l'azionariato popolare la forza e la dignità di un club di tutto rispetto: il campionato di Promozione è stato spianato con un ritmo inarrestabile e con un entusiasmo crescente, che ha portato sugli spalti i numeri delle grandi occasioni anche per la finale di Coppa Italia vinta. Insomma, l'anno prossimo l'Eccellenza verrà presa decisamente di petto, occhi aperti sui biancazzurri. E c'è un'altra “piccola-grande” del nostro calcio di provincia, il Castel di Sangro Cep 1953, che finalmente torna a gridare di gioia, dopo la ripartenza del 2012 con l'azionariato popolare, dalla Seconda Categoria molisana. Una vittoria di quelle drammatiche, ai playoff, con la gara d'andata persa 1-0 e il ritorno vinto per 3-1 ai tempi supplementari. Per trovare altri trionfi bisogna scendere in Terza Categoria, dove salutiamo con grandissima soddisfazione la sudata promozione ai playoff della Lokomotiv Flegrea, ormai storica compagine del calcio (e non solo) popolare che finalmente ha strappato quello che da tanto tempo meritava. Arrivano poi delle new entry stellari: il Palermo Calcio Popolare al suo primo anno di attività devasta il girone palermitano e se lo aggiudica con diverse giornate di anticipo, lasciando intravedere la voglia di non fermarsi. Con grande piacere segnaliamo anche la promozione di una compagine che finora, colpevolmente, non avevamo seguito, ovvero l'Ovidiana di Sulmona, nata dal ventre della tifoseria della “prima squadra” della cittadina abruzzese per portare la passione e l'attitudine curvaiola in un progetto di gestione collettiva. Diciamo che sembra proprio funzionare, e il proposito è quello di andare presto a verificare di persona.
SARÀ PER LA PROSSIMA – Dicevamo che molte sono state le compagini che hanno dato battaglia nelle zone medio-alte della classifica senza però riuscire nel colpo di reni finale. In realtà la prima squadra che menzioniamo, l'Atletico San Lorenzo, la mettiamo in questa sezione per scaramanzia: i rossoblu infatti, dopo una stagione davvero convincente, continua e matura, hanno ottenuto il terzo posto alle spalle di due squadre superiori e costruite per salire. Solo che nella Seconda Categoria laziale non si fanno i playoff, ma semplicemente dalla seconda in poi si mettono in fila per aspettare eventuali ripescaggi. Con un terzo posto si è in bilico, a volte si sale, altre no, resta solo da vedere che sorprese riserverà questo meccanismo, in ogni caso veramente triste e poco affascinante, che ci si augura di veder cambiare. Si è fermata solo ai playoff la corsa del neopromosso Afro Napoli United nella Promozione campana: il team, sicuramente anomalo nel mondo del “calcio popolare” perché sostenuto da una grande cooperativa che si occupa di accoglienza, appare essere una potenza di discreto livello, con le sue solide ambizioni e una battaglia contro la piaga del razzismo che si preannuncia essere ancora lunga e dura. Nelle colline fiorentine intanto prosegue il cammino del Centro Storico Lebowski: quest'anno i grigioneri si sono di nuovo scontrati con un girone di Prima Categoria duro e la maledetta regola dei 10 punti di distacco che per il secondo anno di fila li tiene fuori dai playoff. Nel frattempo però si lavora a strutturare il progetto: la partnership con l'Impruneta Tavarnuzze garantirà finalmente al Lebowski di avere un campo sicuro negli anni, e quindi una base su cui ingrandire a tutti i livelli il progetto, soprattutto nell'ambito dei settori giovanili da un lato, e del diventare un punto di riferimento calcistico di un intero territorio (il quartiere di San Frediano e le colline a sud di Firenze, appena fuori città) dall'altro. Una crescita non frettolosa ma che vuole darsi grande solidità nel tempo. Andando più a sud, è da sottolineare la grande stagione dell'Ideale Bari, che da neopromosso in Seconda Categoria ha dato vita a un campionato di vertice, fermandosi solo alla semifinale playoff persa per 3-2. Playoff maledetti anche per l'A.C. Pozzo, per gli almanacchi Atletico River Urbinelli, sconfitto con un netto 4-1 nel tentativo di salire in Prima Categoria, e i padovani della San Precario, che dopo la retrocessione in Terza Categoria dell'anno scorso hanno subito tentato la risalita, ma sono stati fermati in finale in un'atmosfera degna di categorie ben superiori, complice anche il tifo degli avversari della Brusegana. Da sottolineare infine, nella Serie D del Calcio a 5, la stagione davvero esaltante del Partizan Matese, forte di un seguito impressionante e protagonista di un girone di ritorno spettacolare, che ha portato i campani a sfiorare i playoff, ma sembra che provarci di nuovo non sarà un problema.
SALVEZZE IMPORTANTI – Per il secondo anno di fila la Brutium Cosenza centra ai playout, col cuore in gola, la prestigiosa salvezza nel campionato di Promozione; un girone durissimo quello calabro, viziato anche da dinamiche poco trasparenti, come più volte denunciato pubblicamente dagli stessi rossoblu. Ma il successo per 1-0 contro il Città di Botricello consentirà ai lupi di continuare a imporre il proprio modello di calcio. Una stagione difficilissima, forse inaspettatamente, in Seconda Categoria per lo Spartak Lecce, che inanella delle serie di sconfitte davvero da brividi, salvo poi tirar fuori tutto il carattere e la voglia di farcela nello spareggio finale contro il New Team Cellamare, vinto per 1-0.
FINO A QUI TUTTO BENE – Il Campobasso, rinato dalle ceneri come Fasano e Castel di Sangro provando la strada del controllo popolare sul club, milita in Serie D, alle porte del calcio professionistico. Già, ma queste porte iniziano a essere veramente difficilissime da valicare, o anche solo da avvicinare; servono sforzi sovrumani anche solo per rimanere in categoria, e sono gli sforzi che sta facendo la società rossoblu, con il buon risultato nell'ultima stagione di una salvezza tranquilla e mai in discussione. Nel campionato di Promozione campana continua la storia di quella che per ora continua ad essere la punta di diamante del calcio popolare italiano. Non ce ne vogliano Campobasso e Fasano, che però hanno una storia diversa, e Afro Napoli, che conta su solidi appoggi. Tra chi è partito dal nulla pochi anni fa, i rossoblu del Quartograd sono i pionieri che hanno esplorato per primi certe vette, e forse il campionato di Promozione per ora è uno scoglio insuperabile per chi campa totalmente di autorganizzazione: anche quest'anno la zona playoff si è allontanata presto, ci si è accontentati di un campionato tranquillo, non dimentichiamoci che un paio di anni fa lo avremmo considerato un risultato esaltante. Nella Seconda Categoria campana, ottima stagione da neopromosso per il Cava United FC, con la zona playoff sempre guardata a vista ma mai davvero raggiunta. Andamento simile per la Stella Rossa 2006, con un consolidamento nella categoria che lascia ben sperare per le prossime stagioni. Nella grande mischia della Terza Categoria, non riescono ancora a spuntarla i gialloverdi della Frazione Calcistica Dal Pozzo, ma non vediamo l'ora di veder festeggiare gli ultras della Masnada. Discorso simile può essere fatto per il Gagarin Teramo, stabilmente nella metà alta della classifica. La prima stagione della Spartak Apuane, dopo un inizio sorprendente, è andata in calando nei risultati, ma un campionato da esordiente assoluta concluso con varie squadre sotto di sé non ha certo il sapore di sconfitta. Sul litorale romano, mostra progressi rispetto alla prima stagione di attività la Spartak Lidense, e lo stesso vale per le ragazze del calcio a 5 dell'Atletico San Lorenzo nella Serie C. In Campania invece il campo non sorride ancora a RFC Lions Caserta e Partizan Salerno, ma questo è stato negli anni anche il destino di progetti che ora mostrano tutti altri risultati, staremo a vedere. Non possiamo dimenticare infine chi è costretto a stare fuori classifica, ma fa ogni anno campionati di vertice, ovvero la squadra dei rifugiati della Liberi Nantes, costretti dalle leggi su immigrazione e tesseramenti a disputare in definitiva intere stagioni di amichevoli.
Insomma, su oltre 20 squadre prese in esame, di fatto a fine stagione non c'è nessuno che piange. Volendo, è già un risultato che ha dell'incredibile, un altro mattone nella costruzione della convinzione collettiva che le cose funzionano meglio senza padroni, in questo caso nel mondo dello sport. Ci sono realtà che mostrano una convinzione e un'energia che regalano la certezza che vedremo altre grandi sfide, sia sul campo che a livello organizzativo. E che l'estate finisca presto, che noi col calciomercato e le amichevoli di lusso ci annoiamo.
Matthias Moretti