Sabato 12 maggio 2018 è una data che rimarrà negli annali del calcio tedesco. L'Amburgo, infatti, pur vincendo l'ultima partita della stagione contro il Borussia Monchengladbach, è retrocesso in Zweite Liga: la serie B del campionato tedesco.
Un evento storico visto che, dalla fondazione della Bundesliga nel 1963, la squadra principale della ex capitale della Lega Anseatica non aveva mai dovuto subire l'umiliazione di una retrocessione. Una tragedia calcistica che i tifosi della squadra non hanno preso affatto bene, dando vita a danneggiamenti e incendi sugli spalti dello stadio di casa, il Volksparkstadion.
Tutta questa storia fa sì che, nella stagione 2018/2019, si riproporrà un derby cittadino tra i più sentiti di sempre: quello tra l'Amburgo e l'Fc St. Pauli. Quest'ultima è la squadra del quartiere portuale della città tedesca che, da sempre, cerca di contrastare sotto numerosi punti di vista, i suoi cugini calcistici.
Oltre a rappresentare le due squadre della stessa città, fatto di per sé che accende moltissime divisioni dal punto di vista calcistico, il St. Pauli e l'Amburgo seguono due stili di vita e due visioni del mondo del pallone totalmente differenti tra loro.
Infatti, il St.Pauli, club fondato il 15 maggio 1910, è la squadra “militante” dell'omonimo quartiere portuale di Amburgo, che porta tra l'altro avanti sotto molti aspetti gli ideali del cosiddetto “calcio popolare” riuscendo, al contempo, a restare nelle serie maggiori in un campionato importante come quello tedesco. La storia di questa società è fatta più di cocenti delusioni, come ad esempio retrocessioni e sconfitte sonore, che di soddisfazioni, ma non si molla un centimetro.
Nonostante tutto quindi i tifosi del club continuano, ogni domenica, a sostenere il loro team sia in casa, sugli spalti del mitico stadio Millerntor, sia in trasferta nei vari angoli del paese teutonico.
Un tifo organizzato da punk, antifascisti e vari altri gruppi di “antagonisti” che si basa, essenzialmente, su tre ideali altamente militanti: antifascismo, antirazzismo e antisessismo.
Tutt'altra storia è quella della tifoseria e della bacheca di trofei dell'Amburgo: squadra fondata nel 1887 e che, ancora oggi, rappresenta il club calcistico più antico del panorama del pallone tedesco. Il palmarés della società ad esempio, a differenza di quello dei cugini, può vantare ben 6 titoli di Germania, 3 coppe nazionali e ben quattro coppe internazionali: tra queste ultime ricordiamo la Coppa Campioni vinta nella stagione 1982/1983 ai danni della Juventus.
La stessa tifoseria bianco-blu, negli anni, ha espresso in maniera chiara e diretta le sue simpatie per le espressioni politiche della destra tedesca, anche quella estrema. D'altronde, la città che rappresenta è stata, da sempre, una delle più conservatrici dal punto di vista politico dell'intera Germania.
Anche la provenienza sociale dei tifosi divide le due squadre in due blocchi contrapposti. I supporter dell'Fc St Pauli provengono, essenzialmente, dalle classi popolari della città anseatica i quali, da sempre, hanno simpatie per l'estrema sinistra.
Sui seggiolini del Volksparkstadion, invece, si siedono essenzialmente i residenti dei quartieri bene. Essi rappresentano, per la maggior parte, i discendenti dei rappresentanti di quelle migliaia di mercanti benestanti che abitavano ad Amburgo, vista la posizione geografica strategica della città, per portare avanti i loro affari ed interessi.
Di conseguenza, negli ultimi tempi, l'Amburgo ha completato il proprio percorso, senza che nessuno alzasse la benché minima voce di protesta, di squadra completamente votata al “calcio moderno”, a suon di barche di soldi e sponsor milionari, anche se ciò non ha impedito, dopo averla già rischiata varie volte, questa storica retrocessione.
Tutto questo fa sì che, ad ogni derby, si affrontino non solo due squadre con diversi obiettivi e storie sul rettangolo da gioco, ma anche due stili di vita e visioni del mondo totalmente differenti sugli spalti. L'ultimo scontro cittadino si è tenuto nel febbraio 2011, vista la presenza di entrambe le squadre nella massima serie del campionato tedesco. L'incontro, inizialmente previsto per il 7 febbraio di quell'anno, si è svolto il 16 di quello stesso mese visto che, nella notte tra il 6 e il 7 febbraio, vi erano state numerose schermaglie tra le due tifoserie, che avevano convinto le forze dell'ordine e l'amministrazione della città a spostare l'incontro, con la scusa dell'abbondante pioggia caduta nelle ore appena prima il fischio d'inizio.
Un derby che non ha nulla a che invidiare a quelli greci o italiani che, da sempre, si caratterizzano per ciò che succede sia dentro che fuori sul campo. Che lo spettacolo abbia inizio!
Roberto Consiglio