Le avevamo lasciate trionfanti dopo lo sfavillante 7-2 della prima partita del gironcino dei playoff. Nella trasferta nelle vicinanze di Rieti bastava non perdere per accedere alle semifinali, ma comunque per sicurezza si è vinto 3-2, arrivando in piena fiducia al rush finale che può valere la promozione in Serie C. Le ritroviamo quindi in semifinale, in campo neutro a pochi metri dall’area militare del parco di Centocelle, dal lato che guarda verso il Quadraro. Avversarie le ragazze del Progetto Futsal, già affrontate nella regular season, e classificatesi ben 10 punti sopra le rossoblu. Ma l’Atletico durante la stagione ha avuto una crescita dirompente, è la squadra del momento, la fiducia è al massimo, fare risultato è più che possibile.
Mentre nell’area adiacente al campo impazza una festa di fine anno scolastico con musica trash a tutto volume, un po’ alla volta sopraggiunge la tifoseria rossoblu, e per 60 minuti i cori creeranno l’atmosfera giusta per una partita così importante. La partita è giocata in modo molto più equilibrato e accorto rispetto al 7-2 della scorsa settimana, quando ogni azione diventava un’occasione da gol, e senza la straordinaria presenza di Gaia tra i pali sarebbe anche potuta finire 7-7. L’attenzione alla fase difensiva è quindi maggiore, ma ciò non impedisce dopo pochi minuti a capitan Cecilia Strambini, a secco l’altra volta, di concludere con freddezza un’azione manovrata e portare le rossoblu in vantaggio. Si capisce però che non sarà facile, le avversarie reagiscono e nella prima frazione trovano il pareggio, dopo 30 minuti quindi un 1-1 tutto sommato giusto.
Nel secondo tempo l’Atletico innesta una marcia in più e attacca con più continuità, anche se le avversarie non si lasciano assediare e giocano con ordine, e la partita è appesa al filo degli episodi. È passata la metà della ripresa quando su un cross a mezza altezza un’avversaria interviene fuori tempo e la prende di mano. La parola “rigore” è esclamata da decine di voci all’unisono ma non ce n’è bisogno, il fallo è netto e l’arbitro ha già indicato il dischetto. La freddezza di Roberta Bozzetto è magistrale, rossoblu di nuovo in vantaggio. Passa pochissimo e su una forte punizione di Volpi respinta corta dal portiere è ancora Strambini in tap-in a far esplodere l’urlo. Un uno-due micidiale che spacca la partita. A quel punto è fondamentale non chiudersi, non concedere l’assedio, e sale in cattedra la solita Volpi, capace di dettare i tempi, tenere palla, dare respiro alla manovra e far passare il tempo senza grandi apprensioni. Si aspetta il fischio finale da un momento all’altro quando un bel diagonale stavolta sorprende Gaia e si infila in rete. Qualche brivido inizia ad affacciarsi ma ormai manca davvero pochissimo, e infatti c’è tempo giusto per un paio di azioni, e il fischio finale concede la replica dei festeggiamenti di martedì scorso. L’Atletico è in finale e lo merita, anche stasera si è mostrato superiore. Attendiamo dalla Lega la data e il luogo della finale, chi sta a Roma e dintorni è caldamente invitato a venire, perché questa squadra sa davvero regalare emozioni ed è giusto che queste le vengano restituite senza risparmio.
Matthias Moretti