Lasciando per un attimo da parte la politica ecco qualche informazione per concentrarci esclusivamente sulla scena hooligan in Russia, dove il calcio è lo sport più popolare.
La Russia è il paese più esteso del mondo e ha una popolazione di circa 146 milioni di abitanti. Ha tuttora le maggiori riserve di risorse energetiche e minerali del mondo da sfruttare ed è considerata la maggiore superpotenza energetica.
Le squadre russe furono le grandi dominatrici della prima divisione dell'Unione Sovietica durante i suoi 55 anni di esistenza, conquistando 34 titoli suddivisi tra Spartak Mosca (12), Dinamo Mosca (11), CSKA Mosca (7), Torpedo Mosca (3) e Zenit Leningrado (1). In totale, 30 club russi giocarono nella prima divisione sovietica.
L’hooliganismo (khuliganstvo) non è qualcosa di nuovo nella storia dell’URSS, benché prima degli anni ’70 fosse dovuto più a gruppi di ubriachi con la vocazione per la rissa, che al calcio in sé. Non erano comunque uno scherzo le sentenze in quell’epoca per hooliganismo e vandalismo, poiché potevano garantirti fino a cinque anni in un gulag.
Durante gli anni ’50 e ’60 nell’URSS gli stadi erano abitualmente pieni, benché fosse difficile potere seguire la propria squadra in trasferta perché c’era bisogno di una serie di permessi per potersi spostare dentro lo spazio sovietico, passaporti interni, etc. Poteva essere una perdita di tempo se lo si faceva legalmente o di denaro se lo si faceva in maniera illegale.
Ufficialmente il primo gruppo di fans “non riconosciuto” fu creato nel 1979 sulle gradinate dello Spartak Mosca, e dico “non riconosciuto” perché a quei tempi i fanatici del calcio erano perseguitati, soprattutto a Mosca. Allora decisero di fare le prime trasferte in posti più piccoli, dove era più facile seguire la tua squadra e dove i ragazzi della capitale erano un bersaglio perfetto per i ragazzi di quelle appartate località, poiché la violenza era all'ordine del giorno tra quartieri o paesi per questioni di campanile e dominio territoriale. Anni più tardi, nel 1987 e con Mijaíl Gorbachov al potere, possiamo dire che ci fu il primo grande scontro di massa, in cui circa 300 tifosi dello Spartak affrontarono nel centro di Kiev quelli della Dinamo.
Con la caduta dell’URSS nel 1991 e con la creazione del campionato di calcio russo un anno più tardi, i giovani russi cominciano a informarsi su tutto quello che circonda il calcio, chiamato Okolofutbol, termine che ingloba tutto ciò che non si riduce all’evento sportivo in sé. Cioè i ritrovi, i raduni, gli “scontri liberi”, il tifo, i cori, i problemi con la polizia, tra semplici tifosi, etc. La scena ultrà/hooligan in Russia nasce a metà degli anni ’90 sotto l’influenza dalla scena hooligan inglese. Ma un po’ come in tutti i posti, la gente assorbe quello che vuole e dopo vi costruisce una sua particolare visione.
In Russia ci sono alcune regole che si attuano e vengono rispettate solo se i gruppi sono di etnia russa. Per esempio se viaggi in Cecenia o Daghestan, lì può capitare qualunque cosa e non sei tenuto a rispettarle. Invece, come detto, se viaggi a Mosca, San Pietroburgo, Volgograd o Samara dove gli hooligans sono di etnia russa si rispettano alcune regole; non rispettarle può portare problemi con gli altri gruppi. Se a viaggiare è un gruppo piccolo, lo si può lasciare andare verso il proprio settore con rispetto, oppure può essere offerto loro un combattimento concordato con la crew del luogo. Nelle grandi partite, tipo i derby di Mosca, quelle contro Zenit o alcune finali di coppe non c’è obbligo di dovere rispettare il rivale, se non una regola basilare, niente armi.
La mentalità dei gruppi russi è differente da quella a cui siamo abituati. Un esempio di ciò c’è stato nel gennaio del 2011, quando un gruppo di ultras di Rostov si è diretto in treno verso Kaliningrad. Durante il tragitto è caduta loro dal finestrino una bandiera che portavano appesa. Questa bandiera fu trovata più tardi dai ragazzi dello Zenit, i quali si misero in contatto per restituirla, poiché non c’è nessun onore nell’ottenere in quella maniera la bandiera di un gruppo rivale.
Ci sono posti in cui non si applicano queste regole, come è il caso del derby di Machatschkala, la capitale del Daghestan a 160 km dal confine con la Cecenia. Il problema non riguarda qui solo gli ultras o hooligans ma proprio la popolazione, abituata a conflitti di ogni tipo: per il contrabbando, il narcotraffico, la convivenza tra pro-russi e musulmani. In un derby del 1999 nel Dynamo Daguestán Stadium, capace di contenere normalmente 20.000 persone, la sua capacità fu oltrepassata di 10.000 unità, arrivando cioè a circa 30.000 persone. Per strada ci furono sparatorie, lanci di granate e ogni tipo di incidenti tra tifoserie rivali. Come si vede, niente a che vedere con il resto della Russia.
Gli attuali “ustawkas” o “scontri concordati” cominciano a programmarsi a partire dall’anno 2000 per la gran presenza poliziesca, soprattutto a Mosca, e provengono dall'antico “Stenka na Stenku”, muro a muro, che consisteva in due linee di persone che avanzavano di fronte fino all’impatto. Questi “incontri” non si fanno solo in Russia bensì in molti altri paesi come Germania, Polonia, Francia, Svezia, Danimarca, Ucrania, etc., benché si dica che i pionieri furono i russi del CSKA Mosca. Per i componenti di questi gruppi è una scelta di vita che rendono compatibile con la propria famiglia o col lavoro, senza dimenticare i duri allenamenti. Molti di loro viaggiano da 10 anni per l’Europa per affrontare altri gruppi.
Nelle “ustawkas” ci sono alcune regole concordate tra i gruppi partecipanti, che sono: niente armi, niente denunce, se appare per caso la polizia e si è nel territorio di uno dei due gruppi chi sta nella propria zona deve aiutare il visitatore a scappare. Un’altra regola basilare è che il numero di ogni gruppo gruppo deve essere simile o, in alternativa, di simile età e peso. Può capitare che in un combattimento ci siano 20 lottatori più forti contro 30 di minore peso per esempio. Se c’è più gente giovane o meno giovane o cose di questo tipo, si pattuisce prima di cominciare. Possono usarsi bende, guantini e paradenti. Non si può colpire nei genitali, né nella gola, ma sì può colpire qualcuno a terra se può alzarsi ancora. Se dà segni di resa, invece è lasciato a terra e va via con altri suoi compagni. Quando finisce la lite, ci si congratula a vicenda e si facilita se è necessaria l’assistenza medica.
Ci sono normalmente vari arbitri estranei ai gruppi, ma qualora sia necessario per mancanza di gente altrui, vengono scelti alcuni membri dei gruppi partecipanti, ma questi non si scontrerebbero, non colpirebbero né potrebbero essere colpiti poiché il loro compito sarebbe quello di arbitrare lo scontro. Si potrà registrare o fotografare lo scontro solo se i due gruppi sono d’accordo.
Per quello che si riferisce all'estetica, al giorno d’oggi possiamo trovare tra le firms russe marche come Stone Island, CP Company, Napapijri, Adito, Barbour. Quando fa più caldo combinano dette marche con pantaloni corti, costumi da bagno o pantaloni tipo MMA. Senza dimenticarci dell’uso per alcuni del marsupio. In questi ultimi anni sono state create varie marche di vestiti a Mosca riconducibili all’estetica casual/hooligan, ad esempio Submariner, Grunge John Orchestra, Sunday Morning. Alcune di queste marche, fabbricate proprio a Mosca, sono fatte con tessuti tecnici e di qualità.
Prima di entrare a pieno nelle firms citiamo alcuni dei migliori attuali gruppi hooligans russi come Yaroslavlka, Gladiators 96, Music Hall, Zarya 18, Capitals, Mad Butchers, etc., poiché ogni piazza conta su vari gruppi di hooligans e ultras.
Spartak Mosca
La tifoseria di quella che è conosciuta come la squadra del paese è organizzata per “Fratria” che viene dalla parola greca “fratellanza”. Ha circa diecimila soci e unisce a ultras, hooligans, tifosi e associazioni varie. Appartengono alla cosiddetta Fratellanza Ortodossa coi Delije della Stella Rossa di Belgrado e i greci del Gate 7 dell’Olympiakos Pireo. Tra i gruppi ultras / hooligan dello Spartak troviamo Gladiators Firm 96, The Union, Mad Butchers, Indrustrials Firm, Clockwork Orange, White Crew, Orel Butchers.
I Gladiators Firm apparvero nel 1996. Erano i ragazzi che non volevano stare nei Flint’s Crew, il primo gruppo ufficiale di hooligans dello Spartak. I Flint seguivano il modello inglese, mentre i Gladiators volevano mescolare gli stili di Italia, Balcani e Russia. A poco a poco svilupparono il loro proprio e unico stile, quello russo. Nella decade dei ’90, i Gladiators parteciparono a quasi tutti gli scontri contro CSKA, Dinamo e Zenit. All’inizio del nuovo millennio, i GF96 hanno vissuto un declino, ma sono tornati in auge nel 2004/2005, e attualmente è uno dei migliori gruppi dello Spartak vicino a The Union, Mad Butchers e School. Nel 2006, circa 50 Urban Kids del CSKA celebravano il loro decimo anniversario, quando apparvero circa 35 hools di GF96 ingaggiando e vincendo la lite e portandosi vari trofei, come bandiere e sciarpe.
Quello stesso anno nella finale di coppa nazionale toccò loro affrontare il CSKA. Circa 50 Urban Kids e Yaroslavska sconfissero circa 45 Gladiators e Devils. La cosa non finì lì, e più tardi circa 25 hools di GF96 sconfissero 30 di Zarya 18 nella metro di Mosca. Nell’anno seguente, il 2007, i ragazzi dei Gladiators percorsero 40.885 km essendo presenti in tutti le partite della loro squadra in trasferta tanto in campionato quanto in Coppa UEFA, cosa che presuppone un gran sforzo e grande merito. Nel memorial Yuri Volkov del 2015, nel torneo di pugilato tra i gruppi hooligans dello Spartak, i GF96 uscirono vincitori.
CSKA Mosca
Durante gli anni dell’Unione Sovietica fu conosciuta come la squadra dell’Armata Rossa, per la sua affiliazione all’esercito sovietico. L’equivalente della Fratria per lo Spartak, è per il CSKA quello del KLS dove stanno tutti i gruppi ultras, hooligans, etc. Organizzano tornei ed eventi come i loro omologhi dello Spartak. CSKA Ultra è formato da tutti i simpatizzanti considerati ultras, normalmente questi e gli hooligans vanno ognuno per conto proprio, benché qualche volta si uniscano per qualche progetto solidale.
Alcuni dei loro gruppi hooligans sono Yaroslavska, Zarya 18, Red Blue Warriors, Rete Killer, Shady Horse, Provinciale Families, N-Troops, Urban Kids, Gallant Steeds ed Einfach Jugend. Alcuni di questi gruppi sono già scomparsi. Il nome della firm Yaroslavska proviene dal fatto che, quando nacquero, la maggioranza dei suoi membri viveva nella Yaroslavsky highway a Mosca. Questa firm in partite importanti può unire fino a 300 hools. Nel 2012 ottengono una vittoria sui Band Of Shveds dello Zenit, benché al proprio interno ci siano divisioni interne a causa dei tumulti tra sostenitori e detrattori di Putin durante le manifestazioni per strada. Oltre a questi problemi bisogna aggiungere alcuni arresti da parte dell’Interpol per risse in Germania e Svezia, e per questo hanno vissuto alcuni anni un po’ sotto il loro livello. Nonostante ciò non tarderanno a rimettersi in pista, e tornare a essere una delle firms più potenti.
Il 2003 è un anno buono per i ragazzi di Zarya 18 poiché seguendo la squadra di pallacanestro si affrontano con gli hooligans di Wroclaw, Kiev, Istanbul e Kaunas. Quindi si affrontano contro i Copenhagen Casuals approfittando della loro visita in terre danesi nel match che li oppone al Silkeborg. Nei bei tempi dei Casuals PSG si confrontano con essi a Parigi, ma sono stati presenti e attivi anche a Bucarest, Belgrado, Hereenveren, Porto e Londra contro gli Headhunters del Chelsea. Oggigiorno hanno un po’ abbassato il loro livello perché diversi tra i loro leader stanno in prigione.
Gli Urban Kids, attualmente praticamente inattivi, nacquero nel 1998 e furono uno dei gruppi hooligans russi che più somigliarono a quelli inglesi degli anni ’80, ma più disorganizzati, viaggiando in massa per proprio conto e dividendosi in piccoli gruppi per passare all’azione. Nel 2006 ottennero una storica vittoria contro i Gladiators96.
Dinamo Mosca
Questa squadra di Mosca nell’era dell’Unione Sovietica era affiliata al Ministero degli Interni e quindi alla polizia segreta sovietica. Come lo Spartak e il CSKA, la Dinamo conta su una federazione di tifosi chiamata Dinastia. In cui troviamo tifosi, ultras e hooligans.
Il suo principale e più importante gruppo sono i Capitals, nati nel 2000. Attualmente, uno dei migliori gruppi russi, facilmente tra le top 5. Nel 2015 in una famosa videocassetta di una camera di sicurezza viene immortalato uno scontro con la Band X dello Spartak, in cui i ragazzi dei Capitals vinsero facilmente. Un altro dei gruppi della Dinamo è IX Legione, nato nel 2012.
Lokomotiv Mosca
Il club legato al mondo ferroviario annovera il gruppo ultras United South, nato nel 2005, e che in breve tempo approda all’hooliganismo. In curva ci sono ultras e tifosi. Organizzano eventi sociali e viaggiano in trasferta. Nella curva nord ci sono gli ultras di Reactive nati nel 2004. I gruppi hooligans della Lokomotiv sono molto più forti e temuti attualmente che nel passato. Sono Mad Dobermans, Trains Team, Street Band, Rete Green, Cosmo Trains e Vikings. Questo ultimo gruppo è quello che muove più gente. I Vikings nascono nel 1999 e i suoi grandi rivali sono quelli della Torpedo Mosca. A metà dei 2000 ebbero vari confronti. 30 Vikings sconfissero 50 West 5 della Torpedo. 50 della Lokomotiv persero contro 30 della Dinamo Kiev. 60 della Lokomotiv persero contro 40 di differenti gruppi del CSKA. Fecero una bella figura in uno scontro non concordato a Krasnodar con circa 100 hooligans per ogni banda. Nel 2007 di fianco al proprio stadio un centinaio di Vikings affronta circa 90 Wild Legion del Rostov.
Nel 2012 visitano Bilbao per un match di Europa League. La notte prima della partita, in una piazza, la gente di HNT (ultras dell’Athletic, ndt) localizza circa 20 hooligans della Lokomotiv, c'è un confronto tra quei 20 e circa 40 di HNT. Stando ai racconti, lo scontro è a pugni, e i russi essendo in inferiorità si mettono in cerchio per difendersi dai bilbaini. Uno scontro dignitoso tra tutti e due i gruppi, dove i russi non perdono la faccia e non scappano dai baschi, vari russi cadono a terra per poi rialzarsi e continuare a scontrarsi fino all’arrivo della polizia. Il giorno successivo quello della partita avvengono altri incidenti, questa volta con l'Ertzaintza (polizia basca, ndt).
Torpedo Mosca
La squadra del settore dell’automobile conta su vari gruppi hooligans, per chi scrive i più flosci delle squadre di Mosca. I più degni di nota sono West 5 Action e Troublemakers. Gli Hooligans dei Troublemakers attaccarono i Fanatics della Lokomotiv prima di un derby nel 2015. Il risultato fu di 35 arrestati e “trofei” da entrambi i lati.
Quello stesso anno affrontano a Tula i tifosi dell’Arsenal Tula nella gradinata. Quelli della Torpedo portano circa 1000 persone. Ci sono insulti tra entrambe le fazioni. I locali tirano un bengala e allora alcuni ragazzi della Torpedo saltano in campo e altri tirano sedie avanzando verso il settore dei locali. La cosa finisce con 15 arresti, tre partite a porte chiuse per la Torpedo e molte pene detentive per gli hooligans nei giorni a venire.
Zenit San Pietroburgo
Nella squadra dei lavoratori dell’industria armamentistica dell’antica Leningrado, come nella maggioranza delle squadre, il movimento hooligan non nasce fino alla metà degli anni ’90. In questo caso apparve Nevski Front e questo è quello che dicono: “Nel Nevski Front non c'è posto per gli ubriachi né per nessuno che non si tenga in piedi nel momento di tifare o di scontrarsi. Devi essere pronto per appoggiare il tuo compagno, alzare tutte le bandiere che cadano, fronteggiare chiunque ci si ponga davanti”.
Le cose non stavano come ora, che lo Zenit ha una delle migliori firms, come è Music Hall. Ai principi della scena hooligan cercarono di unirsi vari gruppi di hools dello Zenit per poter fare fronte ai moscoviti, poiché erano inferiori a Spartak e CSKA e hanno anche seri problemi con Torpedo, Lokomotiv e Dinamo. Tra il 2001 e il 2004 nascono il gruppo Gremlins e l’Old City Firm.
Music Hall nasce nel 2004 della fusione di vari gruppi dello Zenit ed emerge, a poco a poco, facendosi un nome tra i gruppi hooligans della Russia tanto negli scontri quanto nelle trasferte al seguito dello Zenit. Nel 2005 Music Hall ottiene la prima vittoria di un gruppo dello Zenit su uno dello Spartak. I ragazzi di Music Hall muovono tra 100 e 300 hools. Hanno avuto confronti con gruppi come Gladiators Firm, Nekie Hools dello Spartak, gruppi svedesi, polacchi, ucraini e anche con la conosciuta Brigata Nassau dell’Eintracht Frankfurt. Ottenendo vittorie nella maggioranza degli scontri.
Attualmente un altro dei gruppi dello Zenit sono i Funny Friends, nati nel 2011 da vecchi membri dei Bad Company Club. Uno dei leader disse sul nome del gruppo: “Abbiamo pensato al nome per molto tempo. Avevamo anche idee assurde che neanche dirò. Alla fine, decidemmo questo.” Tutti gli anni organizzano un torneo di arti marziali tra i gruppi dello Zenit.
Altre firms
In Russia esistono differenti firms di squadre meno conosciute alle nostre latitudini, ecco alcune di esse.
Il primo gruppo hooligan del Rotor Volgograd è Mjollnir Firm, nato alla fine dei ’90. La città di Volgograd nel 1998 ricevette la visita di un autobus dei Delije della Stella Rossa di Belgrado. Quando l’autobus arrivò nel centro dalla città subì un’imboscata e fu bruciato dagli hooligans locali. I serbi scesero dall’autobus attaccando gli hools del Rotor, superiori a loro in numero, e dopo un momento di incertezza i Delije uscirono vittoriosi. In quell’epoca gli hools del Rotor non erano all'altezza né dei serbi né delle firms moscovite. Dal 2011 ogni fine settimana Outlaw, Rebels, Mjollnir e Danger Firm affrontano in ustawkas altri gruppi di differenti categorie.
Samara è vicina alla frontiera col Kazakistan e sarà una delle sedi del Mondiale di calcio. Lì gioca il Krylia Sovetov di Samara. Dal 1999 ci sono gli hooligans a Samara a seguire la selezione del proprio paese. Senators, Young Rats, The Shadows Firm e Unity sono alcuni dei gruppi hooligans delle Ali Sovietiche. Alcuni di essi seguono il circuito dell’okolofutbol.
Gli Orel Butchers nacquero nel 1996 a circa 140 km da Mosca, ad Orel. È un caso curioso poiché seguono tanto la squadra della loro città, il FC Oryol, tanto lo Spartak Mosca. Furono presenti negli incidenti dello scorso Europeo a Marsiglia. Non è una firm molto numerosa, possono unire qualcosa come 50 persone al massimo, ma hanno una buona fama in Russia poiché hanno viaggiato per tutto il paese e ne hanno combinate di ogni tipo, tanto in giorni di partita come nel circuito okolofutbol. Non stanno al livello di Music Hall, Gladiators, Capitals o Yaroslavka ma sì possono candidare per la top 10. Nel 1998 i macellai (questo il loro soprannome) vanno in trasferta a Tula ed entrano nella curva locale portandosi con loro vari trofei. Quando finisce la partita salgono sull'autobus direzione Orel, quello che non si aspettano è di trovare all’uscita della città circa 100 incappucciati coi bastoni. Si difendono come possono da dentro il pullman per vari minuti fino a che l'autista può rimettere in moto il veicolo e scappare senza più nessun finestrino integro. La cosa non finisce lì, tempo dopo tornano a giocare con la propria squadra a Tula, e in questa occasione si organizza una free fight di 40 vs 40. Hanno viaggiato per l'Europa con lo Spartak in città ostiche come Praga e Kiev. Come dice uno dei suoi membri “quelli che non vogliono partecipare alle nostre attività o già sono stanchi non hanno posto nel nostro gruppo”.
Cambiando tema, tempo fa facemmo una piccola rassegna su Okolofutbola, il film dell’anno 2013 che tratta della scena hooligan in Russia, dove può vedersi un po’ come si struttura il movimento. Come tutti i film ha la sua parte di finzione ma per farci un’idea non è male. Nel film appaiono vari hooligans attivi nella vita reale. Si sta progettando già la seconda parte, speriamo che il risultato sia buono e che non mantenga l’adagio secondo cui “le seconde parti non sono mai buone”.
L’odio dell’etnia russa per quella caucasica, e viceversa, viene da lontano, ma il 6 dicembre del 2010 investe in pieno il mondo delle curve. Egor Nikolaevich Sviridov di 28 anni, seguace dello Spartak Mosca, muore per un colpo di arma da fuoco in una lite tra tifosi dello Spartak e giovani caucasici originari della repubblica di Kabardino-Balkaria. Il giorno dopo un migliaio di tifosi di differenti club si uniscono per depositare dei mazzi di fiori nel luogo della morte di Egor. Quattro giorni dopo Fratria organizza una manifestazione non autorizzata dove si uniscono 5000 ultras di differenti squadre. Queste convocazioni finiscono come da previsioni, con grandi scontri tra russi, caucasici e polizia. Anche in altre città russe ci sono grandi proteste.
Nei passati europei abbiamo potuto vedere gli hooligans russi affrontare i maestri che li hanno influenzati, gli hools inglesi. Gli inglesi hanno argomentato la loro sconfitta col fatto che i loro hooligans più pericolosi non potevano uscire dal paese, ma la verità è che gli hools russi che sono andati in Francia non erano l'élite. Sì, c’era qualcuno sciolto dei gruppi leader come Music Hall, ma poca cosa. Quindi c’erano un paio di furgoncini di Orel Butchers, qualche Ultra del Rotor, Vladimir, Fakel, Lokomotiv, sezione UFA dello Spartak e Torpedo Mosca. Questi gruppi portarono più di una decina di hooligans ciascuno. Emerse poi che quelli del Loko furono quelli che portarono più gente.
Che cosa ci aspetta quest’estate nel Mondiale organizzato dalla Russia? Perché la cosa più normale è che ci sia un patto tra i gruppi russi per unirsi ed andare contro tutti. Questo accadrà di sicuro. Gli hooligans russi sono usciti su diversi mezzi di comunicazione annunciando che sarà un festival di violenza. Ognuno faccia le sue scommesse. Io le mie le ho chiare.
Traduzione da izquierdacasual.com