Negli ultimi tempi il problema del razzismo ha investito sotto vari punti di vista il nostro paese. Il neo-governo a tinte gialloverdi, d'altronde, con la nomina a Ministro dell'Interno del segretario leghista Matteo Salvini ha dato un chiaro segnale, almeno a parere di chi scrive, da questo punto di vista.
Appena preso possesso delle stanze del Viminale, Salvini stesso ha fatto capire le sue reali intenzioni al grido di “prima gli italiani” e ha iniziato a scandire slogan giornalieri contro i migranti che, nelle ultime settimane, stanno ricominciando a raggiungere le coste italiane. Tutto questo ha aumentato ancora di più quel clima d'odio razziale nei confronti del “diverso”.
Dalle parole, purtroppo, si è anche passati ai fatti. Il 2 giugno scorso Soumaila Sacko, un migrante maliano, vittima del capolarato e sindacalista dell'USB, è stato ucciso a fucilate nella provincia calabrese di Vibo Valentia. La sua colpa era stata quella di andare a cercare delle lamiere in un capannone abbandonato della zona per poter costruire un rifugio.
A tutto questo clima d'odio e di “paura del diverso” per fortuna ci sono varie forme di resistenza che interessano vari ambiti della società italiana. Tra questi, non poteva certo mancare quello dello sport popolare.
Il prossimo weekend, quello di sabato 16 e domenica 17 giugno 2018, ad esempio, presso L.O.A. Acrobax di Roma si terrà la nona edizione del torneo “Seven Antirazzista” del Cinodromo. L'evento, organizzato dalla squadra di rugby popolare degli All Reds Roma, vuole mettere ben in chiaro i tre pilastri che caratterizzano questo mondo: antifascismo, antisessismo e in questo caso sopratutto antirazzismo.
Oltre al lato politico/militante ci sarà anche spazio per lo sport sul campo e per la musica dal vivo. Di seguito riportiamo il comunicato redatto dagli stessi All Reds Rugby in vista della due giorni di iniziative.
Il 16 e 17 giugno, presso il L.O.A. Acrobax di via della Vasca Navale 6, torna il “Seven Antirazzista” organizzato dagli All Reds Rugby Roma, arrivato ormai alla sua nona edizione.
Come sempre si potrà partecipare sia con una squadra completa che individualmente: prima dell'inizio del torneo saranno sorteggiati i gironi e si organizzerà la composizione delle squadre e sarà organizzato sia il torneo maschile che femminile.
Si potrà arrivare al Cinodromo già sabato 16, pernottando con la tenda nell'area camping adibita nei pressi del campo, per essere freschi e riposati (… almeno un po') per l'inizio del torneo.
SABATO 16 serata tutta al femminile a sostegno della nuova ClubHouse All Reds: WOMAN of the Ghetto, direttamente da Bologna, Le Birrette rude girls LIVE!!!
On stage :
-Too old too Ska
-Hi Shine
-Wild Up
A seguire dj set: Ninette Sans Laisse, Ally Ally, Kaya.
Si inizia a giocare alle ore 10:00 di DOMENICA 17 Giugno, ci sarà una pausa alle 13:00, mentre nel pomeriggio ci saranno le fasi finali.
La quota di partecipazione richiesta è di € 10 a persona e comprende uno spuntino nella pausa pranzo, il glorioso terzo tempo dei Reds, una maglietta ricordo per ogni partecipante e ricordo per ogni squadra.
Sarà una due giorni ricca di contenuti e confronti per ribadire ancora una volta che lo sport popolare è antirazzista, antisessista ed antifascista, e mai come in questo momento deve assumersi la responsabilità di ricompattare una società sfilacciata in ogni suo senso comune, precarizzata e depredata di ogni diritto, che ha bisogno di ricominciare a costruire insieme.
L’obiettivo è quello di stabilire e alimentare relazioni per organizzare un argine al “grande inganno” radicato nei palazzi del potere che “gioca” con la vita dei più deboli, che prova a convincere le persone che i nostri problemi si risolvono respingendo gli ultimi della Terra attraverso una propaganda becera e che alimenta l’odio razziale. Lo stesso grande inganno che trascura i veri problemi del nostro paese, come la corruzione, le mafie, la bassa scolarizzazione, l'evasione fiscale, la disoccupazione giovanile, i diritti negati, una crescita economica inesistente, la mancanza di investimenti in ricerca e innovazione.
È una propaganda facile, la più bastarda, a costo zero: aizzare gli animi contro i più deboli, i disperati, l'altro, il diverso, contro una invasione che non c'è. E un po' alla volta infetta le coscienze, che scelgono a loro volta di farsi contagiare.
Durante la due giorni sarà vivo il ricordo di Soumaila Sacko, bracciante e sindacalista Usb, migrante dal Mali, un “regolare” ammazzato da un colpo di fucile in testa, ucciso soprattutto da quella propaganda e da quell’inganno di chi fomenta l’odio razzista.
Nel mondo ci sono solo due razze, chi sfrutta e chi è sfruttato.
Roberto Consiglio