Lo scorso fine settimana ha segnato l’inizio del campionato per alcune delle categorie in cui sono impegnate le compagini popolari che anche quest’anno ci apprestiamo a seguire domenica dopo domenica, nella speranza che le sfide sempre più difficili che ci si troverà ad affrontare possano essere un’ulteriore tappa di crescita e consolidamento. Quella appena trascorsa è stata infatti una stagione colma di successi e soddisfazioni, con ben undici promozioni tra le squadre inserite nella nostra schedina. L’entusiasmo è quindi del tutto appropriato, ma altrettanto importante è la consapevolezza che adesso c’è da resistere, da mettere radici nelle categorie conquistate senza farsi travolgere dalle maggiori difficoltà. Ci sarà da sudare e da non perdersi d’animo, saranno da festeggiare anche le salvezze e non solo le promozioni, ma chissà che almeno qualche compagine non possa regalarci un’ennesima pazzesca impresa. Andiamo quindi a vedere la consueta panoramica di inizio stagione, partendo dalle categorie superiori, dove troviamo progetti magari meno “puri” dal punto di vista dell’azionariato popolare, dell’organizzazione societaria e del rapporto con i finanziatori, ma che portano avanti molti dei valori che li accomunano ai progetti popolari che seguiamo da più tempo.
Il Campobasso viene raggiunto in Serie D dal Fasano, dopo una straordinaria doppia promozione che lo riporta ai fasti che merita. Le due squadre (tra le cui tifoserie c’è un gemellaggio che risale a ben prima dell’esperienza dell’azionariato popolare) non saranno però nello stesso girone: guarda tutto a nord, lungo l’Adriatico, quello dei rossoblu molisani, che incontreranno tra le altre il neo-rinato Cesena, e ritroveranno il derby con il neopromosso Isernia. È invece pugliese-campano il girone H del Fasano, che avrà un derby di estremo fascino col Taranto. Fischio d’inizio domenica 16 per entrambe. L’approdo in Eccellenza dell’Afro Napoli United è avvenuto invece domenica scorsa con una sconfitta per 3-2; per adesso i leoni biancoverdi hanno scalato le categorie con una disinvoltura a tratti (piacevolmente) stucchevole, vedremo se quest’anno troveranno ossi un po’ più duri.
Sulla Promozione tocca soffermarsi un po’. È infatti questa la categoria che per adesso ha giocato il ruolo delle colonne d’Ercole per le compagini popolari classicamente intese. Solo che quest’anno è affollata come non lo è stata mai, diciamo che viene a rappresentare una sorta di linea del fronte. Le due “veterane” Quartograd e Brutium Cosenza si sono rafforzate in estate, ormai sono formazioni “che conoscono la categoria”, si aspetta solo il salto di qualità che possa portare almeno a misurarsi coi playoff. Facile a dirsi. La prima giornata ha portato due sconfitte, poco male, che sia dura ormai lo si è ben capito. Ma come si diceva le due rossoblu non sono sole. Una nuova protagonista che non può non suscitare aspettative è il Centro Storico Lebowski, che dopo la cavalcata della scorsa stagione si è ancora rafforzato con l’arrivo di vari giocatori da categorie superiori, tra cui spicca quello del trentatreenne Cubillos, un colpo che molti addetti ai lavori hanno paragonato, in proporzione al calcio dilettantistico toscano, a quello di CR7. Si inizia domenica, con cattive notizie dall’infermeria: il brutto infortunio del fantasista Montuschi e quello più lieve della punta Vargas creano qualche problema in avanti, come si è visto nella sconfitta per 1-0 in coppa. Pochi giorni fa abbiamo raccontato la storia recente del Castel di Sangro: i giallorossi fanno finalmente ritorno in Promozione, dopo essere diventati “di diritto” l’unica squadra della città e la vera erede delle glorie degli anni ’90; tornare a quei livelli per adesso non è in questione, ma in città sta tornando l’entusiasmo e si è finalmente ricreata la continuità con la scuola calcio e il settore giovanile. Dulcis in fundo una vera e propria novità: vi ricordate l’Ovidiana Sulmona? Ha fatto un onestissimo campionato in Seconda Categoria, ma com’è possibile che ora la troviamo nelle griglie della Promozione? Semplice, il Sulmona Calcio, per l’ennesima volta, non ce la faceva più, e stavolta la città ha puntato tutto sull’azionariato popolare, fondendo le due società, con il titolo sportivo della prima e il nome della seconda. Anche qui, si è adesso la vera squadra della città, e tocca onorarne il nome. Male la prima, persa 2-0, si rimedierà. Insomma, dopo aver dato un’occhiata più da vicino, si capisce come gli spunti per seguire con particolare interesse questa categoria ci siano tutti.
Non meno interessante, a dir la verità, la Prima Categoria. Nella schedina ci saranno tre squadre, esattamente come l’anno scorso, ma tutte diverse: sono tutte e tre neopromosse, dopo campionati a dire il vero sontuosi. L’Ideale Bari disputerà un bollente girone ambientato in buona parte nella provincia di Foggia, la Lokomotiv Flegrea misurerà, dopo due promozioni di fila, quanto in alto può volare ancora, e un discorso simile vale per il Palermo Calcio Popolare, che addirittura da quando esiste non ha fatto altro che salire di categoria. Tre realtà attive, vivaci e serie, che puntano, specie queste ultime, anche sul settore giovanile e la scuola calcio e ragionano in prospettiva: la curiosità di vederle all’opera è davvero tanta, ma ci sarà da aspettare ancora qualche settimana, così come nelle categorie più basse.
In Seconda Categoria troviamo due new entry, una appena retrocessa, l’Atletico San Lorenzo che prova a ripartire con il capitano Caci trasformatosi in mister, l’altra neopromossa, un Gagarin Teramo che l’anno scorso, dopo vari tentativi, ha finalmente trovato la marcia giusta. A far loro compagnia nella nostra schedina, un A.C. Pozzo per adesso sempre afflitto dalla maledizione dei playoff, uno Spartak Lecce che nelle ultime due stagioni ha sofferto molto per salvarsi, e poi le campane Cava United e Stella Rossa 2006 che l’anno scorso non hanno avuto lo scatto per lottare tra le prime. Infine la San Precario, unica ad aver già esordito (nel freddo nord, d’inverno tocca fare una sosta lunga), vincendo in trasferta per 2-1.
Nella ressa della Terza Categoria invece tentano di nuovo l’assalto ai playoff Frazione Calcistica Dal Pozzo, Spartak Apuane e RFC Lions Caserta, reduci questi ultimi dalla prima stagione densa di soddisfazioni sul campo. Nella Capitale, il Villa Gordiani, dopo una prima stagione servita a fare esperienza e prendere le misure, prova a ripartire con la volontà di far meglio anche a livello di risultati, mentre la Liberi Nantes si appresta all’ennesima stagione da squadra teoricamente di vertice, ma impossibilitata dai regolamenti a fare punti. Anche in questa categoria non mancano però le sorprese, per la precisione una new entry e un gradito ritorno: da Lucca arrivano con furore (e un bel carico d’entusiasmo) i gialloneri della Calcistica Popolare Trebesto, mentre da Benevento, stessi colori sociali, arriva la notizia della nuova iscrizione dell’Atletico Brigante. E già che siamo a parlare di nuovi arrivi, salutiamo anche l’iscrizione al campionato di Serie D di calcio a 5 dell’Atletico No Borders Fabriano.
Se pensate che ci siamo scordati il calcio femminile, vi sbagliate di grosso! Ci sono anche significative novità in termini di composizione dei campionati, del resto siamo in anni di grandi e piccole trasformazioni in questo ambito: parlando del calcio a 11, al di sotto della Serie C non c’è più la Serie D, che è stata sostanzialmente divisa in due generando l’Eccellenza e la Promozione, e quindi cinque categorie in totale anziché quattro. In conseguenza di ciò, troveremo l’Afro Napoli United in Eccellenza e il Centro Storico Lebowski che ripartirà invece dalla Promozione. Passando al calcio a 5 invece grande è la curiosità di vedere l’Atletico San Lorenzo in Serie C, dopo l’annata straordinaria appena conclusa in trionfo; nella stessa serie saranno impegnate anche le leonesse dell’Afro Napoli United.
Non resta molto altro da aggiungere, il campo deve ancora iniziare a parlare, cercheremo come ogni anno di ascoltarlo meglio possibile e raccontarvi un’altra stagione emozionante, di cambiamenti e di novità ma anche di realtà che speriamo di poter definire ormai come delle certezze. Buon divertimento, su le mani e fuori la voce.
Matthias Moretti