Sin dall’alba delle civiltà, quello delle immagini “sacre” è sempre stato un terreno delicato in cui addentrarsi con particolare cautela per evitare degenerazioni che non si poteva mai sapere come si sarebbero concluse, a maggior ragione da quando siamo entrati nell’era dell’onnipotenza del dio denaro e del mercato quale forza predominante.
Certo, i tempi dell’iconoclastia sono lontanissimi, ma il rapporto tra il mondo del marketing e il patrimonio simbolico popolare continua a restare contraddistinto da quella conflittualità che pone di fronte le ragioni del cuore a quelle del mercato ed è ormai dotato di una casistica a dir poco sterminata.
Probabilmente l’esempio più clamorosa dell’ingerenza del capitalismo è costituita dalla Guinness che detiene i diritti dell’arpa di Brian Boru, simbolo della repubblica irlandese e anche nello sport sono davvero tantissime le storie di dirigenze che sono entrate in rotta di collisione con le rispettive tifoserie per dei restyling del logo storico o per averne acquisito indebitamente i diritti. Eppure fino a ora mai avevamo assistito a una querelle tra una squadra e… Batman!
Sebbene a prima vista possa sembrare quasi una barzelletta, la querelle che si è sviluppata tra il Valencia e la DC Comics, la casa di fumetti americana proprietaria dell’uomo pipistrello, è invece seria. Sembra infatti che quest’ultima si sia rivolta all’Ufficio per la proprietà intellettuale dell’Unione Europea (UIPO) per presentare un ricorso sul logo della società valenciana, fresco di restyling per il centenario appena celebrato (per la precisione il 18 marzo), perché secondo gli statunitensi sarebbe troppo simile a quello dell’alter ego di Bruce Wayne al punto da poter generare confusione. In questa nuova versione infatti le ali del pipistrello, tradizionalmente rivolte verso il basso, punterebbero verso l’alto e la società calcistica sembrerebbe intenzionata a sfruttare questa nuova variante del logo originario in maniera piuttosto intensiva.
La reazione della società calcistica non si è fatta attendere e tramite i suoi portavoce ha dichiarato che il Valencia continuerà a usare il logo del pipistrello sostenendo, visibilmente punti nell’orgoglio, che: “Quando abbiamo iniziato a giocare con lo stemma del pipistrello sul petto negli Stati Uniti stavano dando la caccia ai bisonti. Noi siamo assolutamente tranquilli, questa vicenda non avrà alcuna ripercussione legale e il nostro logo non sarà influenzato”.
In ogni caso, non è la prima volta che la DC Comics denuncia il Valencia, infatti c’è già un precedente che risale all’ottobre 2014.
D’altro canto per la città di Valencia, il pipistrello è un animale quasi mitico, entrato a pieno diritto nel patrimonio cittadino già da otto secoli, cioè da quando durante il regno di Giacomo Io di Aragona, in quella che ormai era la parte conclusiva della Reconquista cattolica, durante una battaglia contro l’esercito musulmano che stava preparando un attacco a sorpresa nel cuore della notte, ma il piano fallì perché l’esercito cristiano fu svegliato proprio da un pipistrello che durante la notte entrò in una tenda e sbatté le proprie ali contro un tamburo producendo un rumore talmente forte da svegliare l’accampamento e far svanire i piani dei mori che rimediarono una sconfitta sul campo di battaglia.
Come ringraziamento Re Giacomo Io fece mettere l'immagine dell'animale nella parte superiore dello stemma e da quel momento il pipistrello divenne il simbolo di Valencia e viene anche riportato sugli stemmi delle due squadre di calcio cittadine, il Levante e appunto il Valencia, nato nel 1919, ben vent’anni prima della saga di Batman e che comunque utilizza il pipistrello come proprio simbolo dal 1921.
Al momento la denuncia è bloccata, in quanto è stato concesso un periodo di 22 mesi alle parti per trovare un accordo. Il Valencia quindi potrà continuare ad usare il pipistrello almeno fino al 30 ottobre 2020, con buona pace di tutta Gotham City.
Giuseppe Ranieri