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Il pane, le rose, il campionato e la Coppa: le grigionere vincono tutto!

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Due titoli in tre giorni, e il finale di stagione che le ragazze in grigionero sognavano si è realizzato nel migliore dei modi. Alla seconda stagione di questo progetto, si può dire che portare il “modello Lebowski” anche nel mondo del calcio femminile si sta rivelando una scelta vincente, con potenzialità future addirittura dirompenti. Siamo infatti in un periodo in cui il calcio femminile è molto “spinto” a livello mainstream, le grandi società del nostro pallone stanno iniziando a fare investimenti importanti, e anche a livello mediatico l’attenzione è aumentata, addirittura Sky trasmetterà per intero i Mondiali che stanno per iniziare. In questo quadro, che sicuramente presenta anche degli aspetti positivi, è però anche necessario portare la propria esperienza e la propria particolarità: “sviluppo” del calcio femminile non può far rima solo con soldi e sponsor, campionesse strapagate, regine del gossip e così via. Le cose che non ci piacciono del calcio “dei padroni” al maschile, difficilmente ci piaceranno applicate al femminile. E allora ecco che questo magico double delle ragazze di mister Morrocchi, oltre che meraviglioso, diventa anche molto importante e pieno di significati.

 

Tutto è iniziato l’anno scorso, quando il campionato era la Serie D: un’annata molto buona, trascorsa tutta in alta classifica ma senza riuscire a prevalere. Poi la riforma dei campionati, che ha eliminato la D dividendola in Eccellenza e Promozione: il gruppetto delle squadre più forti dell’anno scorso è stato piazzato in Eccellenza, le grigionere invece in Promozione, dove sono diventate automaticamente le grandi favorite, insieme alle due compagini livornesi che infatti rimarranno in corsa fino all’ultima giornata. Un campionato in ogni caso gestito sempre da capolista, la resistenza delle rivali è servita solo a renderlo più bello, fino alla facile vittoria esterna di domenica contro le ultime in classifica, che ha sancito il titolo e il passaggio in Eccellenza. Ma la sfida più attesa dal popolo grigionero era senza dubbio la finale di Coppa Toscana, sarà perché l’ultima di campionato era “facile”, sarà per il fascino dello scontro diretto, della coppa materialmente da alzare, della partita in notturna.

Anche la cornice è di quelle importanti, il Comunale “Gino Bozzi” delle Due Strade, praticamente il secondo stadio di Firenze, quello dove giocava la Rondinella in Serie C, e dove si giocano tuttora moltissime partite di livello, tra la Primavera viola e tutte le finali playoff del calcio dilettantistico, fino alla Serie D. E una delle notizie più belle della serata è la cornice di pubblico: non solo la tifoseria grigionera, in discreti numeri e venuta a tifare per 90 minuti, ma anche una schiera di semplici spettatori che occupa tutta la parte centrale della tribuna, si può parlare di centinaia. All’estremo opposto, addirittura la tifoseria avversaria del Carli Salviano, una delle due compagini livornesi di cui sopra: oltre a dirigenti, amiche, amici e parenti, abbiamo 6 persone indiavolate, con due grosse bandiere, un buon numero di torce e un tasso alcolico invidiabile, che fanno il tifo anche con una certa riuscita. Il momento migliore quando circa a metà dell’intervallo hanno acceso due torce vedendo entrare le riserve a scaldarsi, pensando stesse iniziando il secondo tempo. Bellissimo.

Insomma, una sfida equilibratissima sulla carta, e c’è da sperare che non ci sia appagamento per la vittoria in campionato. Il primo quarto d’ora scorre senza emozioni, le due squadre sembrano un po’ contratte, sarà forse anche l’atmosfera da altre categorie a intimorire un po’. Poi il Lebowski, per l’occasione con le nuove splendide divise realizzate da Rage Sport, prende in mano la partita e occupa la metà campo avversaria, fin quando a metà frazione una corta respinta del portiere avversario permette a Zani il tap-in del vantaggio, che durerà fino all’intervallo. Nella ripresa le grigionere partono di nuovo forte, e dopo pochi minuti Corcos la mette sotto la traversa dopo una lunga mischia in area. Ma le insidie sono ancora dietro l’angolo, e sugli sviluppi di un corner le labroniche accorciano le distanze: la partita per alcuni minuti è davvero riaperta, un paio di brividi ulteriori mettono qualche preoccupazione. Ma fortunatamente, intorno al 20’, una punizione di Ferrari dalla lunghissima distanza vede di nuovo la loro numero 1 molto incerta e i gol di vantaggio tornano due. La ciliegina finale nel recupero, ancora di Zani, e poi tutte sotto la curva, a cantare con gli ultras. Gli organizzatori faticano addirittura a trascinare le giocatrici fino al centro del campo per la premiazione, e poi tutte di nuovo a cantare.

Una serata davvero bella per concludere una stagione che dà indicazioni chiare: le ragazze sono pronte ad affrontare sfide più dure. A dare un contributo fondamentale alla famiglia grigionera, ma anche alla nascente storia del calcio femminile in Italia. Perché un pezzo di questa storia lo vogliamo scrivere, ma a modo nostro.

Matthias Moretti

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Scritto da Matthias Moretti
Categoria: Prima pagina
Pubblicato: 23 Maggio 2019
  • Calcio
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