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Paraguay: terra piena di storia, di lotta e coraggio

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Più di 209 anni fa un popolo eroico raggiunse l’indipendenza grazie al sacrificio e all’unità di tutti quelli che difesero la bellissima terra dei Guaranì. La libertà era il desiderio di coloro che cercavano a tutti i costi di difendere la propria storia, identità e discendenza affinché non venissero sterminate. Libertad è anche il nome di uno dei club più importanti di quel Paese, soprannominato “El Gumarelo”. Questo club è stato fondato il 30 luglio 1905 grazie agli sforzi di giovani e studenti che hanno definito il club come un’“Associazione atletica di esercizi fisici”, il cui obiettivo sarebbe stato promuovere il gioco del calcio, così come il vigoroso sviluppo dei giovani.

 

La vita e il calcio a volte sono ironici, ed è proprio ironico il fatto che il dittatore criminale Alfredo Stroessner fosse un fan del club Libertad, e se c’è un periodo nella storia di questa nazione in cui la libertà è completamente mancata è proprio il suo mandato disastroso, considerato il più lungo in Sud America, dal 1954 al 1989, circa 35 anni.

Il Paraguay prima dell’arrivo di Stroessner subì le conseguenze economiche, politiche e sociali della guerra civile del 1947, considerata la più violenta nella storia di questo Paese. Persecuzioni, torture e sparizioni hanno mantenuto la legge e l’ordine sotto la supervisione degli Stati Uniti, chiunque avesse un altro ideale era destinato a subire feroci attacchi diretti.

Il Paraguay fu il primo laboratorio sociale nel quadro di una lotta mondiale, furono i primi passi di quella che sarebbe diventata l’Operazione Condor creata per eliminare così tanti attivisti di sinistra in tutta l’America. Il destino di coloro che hanno osato affrontare criminali militari non era affatto sicuro. L’arrivo di Stroessner al potere non è una coincidenza in relazione all’azione sistematica della destra, il colpo di Stato del 4 maggio 1954 concesse il potere alle forze armate di estendere il suo mandato per più di 34 anni.

Dopo 35 anni di questa guerra all’interno del potere c’è stato un episodio storico, che potrebbe essere definito altrettanto ironico. Un confidente di Stroessner, il generale Andres Rodriguez, diede il via a un colpo di Stato il giorno della Candelora, poi soprannominato il golpe della Candelora tra il 2 e il 3 febbraio 1989: il dittatore perse ogni potere e iniziò un percorso duro e pieno ostacoli di transizione verso la democrazia.

L’impronta lasciata dalla dittatura è impressa anche nel gioco che tutti noi amiamo, in un elemento essenziale come lo stadio. Stroessner ha avuto nel calcio un alleato per guadagnarsi la simpatia di coloro che lo disprezzavano e che non lo elessero mai, e ancora oggi uno stadio di una squadra appartenente alla quarta divisione del Paraguay, il Club Deportivo Pinozà, porta il suo nome: sicuramente le 20.000 le vittime di torture o scomparse potrebbero riempire quelle gradinate.

Grada Roja

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Scritto da Super User
Categoria: Fuori dal campo
Pubblicato: 19 Giugno 2019
  • Calcio
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