Un caro amico di un'altra palestra popolare a cui sono molto legato oggi mi esternava le sue considerazioni sul fatto che, fra mille difficoltà, divieti e adempimenti, hanno deciso di riaprire i corsi a settembre. Visto l'enorme impiego di risorse umane ed economiche per permettere a un numero esiguo di persone di poter usufruire di allenamenti tremendamente limitati dai parametri anti-contagio Covid, la loro scelta potrebbe essere la più assennata. E il dubbio ha sfiorato anche noi della PalPop San Lorenzo in diverse ore di accesi dibattiti e animate riunioni. A un mese dal nostro ventiduesimo compleanno anche noi ci siamo posti la domanda, ma la maggioranza ha risposto decisa: “Sì, ne vale sempre la pena”.
E così ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cominciato un'opera sanificatrice di quasi venti giorni di lavoro duro, intenso ma gioioso per poter garantire ai nostri allievi e allieve salvaguardia e garanzie sanitarie secondo norme e regole vigenti. Il nostro senso di responsabilità a volte è andato anche oltre.
Dicevamo che ne vale sempre la pena; quando vedi maestri e maestre di quasi mezza età e oltre spaccarsi la schiena, levando tempo a figli e famiglie, per lucidare maniglie e mattonelle o disinfettare sanitari e pavimenti, ne vale sempre la pena. Oggi come 22 anni fa, quando cominciammo la sanificazione di un'ex mensa abbandonata da 12 anni facendo a gara a chi cacciava il topo più grosso. Oggi come il gennaio di venti anni fa quando iniziammo i primi corsi nella polvere ma sognando a occhi aperti di poter regalare a tutti e a tutte un modo diverso di concepire lo sport. Ebbene sì, ci siamo sentiti catapultati a fine anni '90, con tanti anni in più, tanti capelli in meno, e una discreta prole da accudire. Ma il nostro spirito non è mutato; la Palestra Popolare San Lorenzo resiste e contrattacca, come citava l'articolo di un giornale scritto da un nostro ex pugile un po' di anni fa.
E poi ci sono loro, i nostri allievi e allieve, la vera colonna portante, il cuore e l'anima di quell'edificio di via dei Volsci 94. Loro sono la risposta a tutti i nostri sacrifici. Ragazzi e ragazze, bambini e bambine, che hanno dato un senso ai tanti corsi on line che abbiamo improntato durante la quarantena oppure, come nel mio caso, anche improvvisato per sentirci uniti e meno soli come una grande famiglia.
Parecchi di loro si sono levati il pane di bocca per sostenere economicamente e permettere la sopravvivenza della nostra amata palestra.
Perciò con tecnici, allievi e istruttori ribadisco con vigore che, malgrado il futuro incerto e le numerose difficoltà, ne è valsa, ne vale e ne varrà sempre la pena.
Mariano Aloisio