La Roma è riuscita dopo più di 30 anni, 31 per l'esattezza, a raggiungere la finale di una competizione europea. Mercoledì 25 maggio 2022 la squadra allenata da José Mourinho affronterà gli olandesi del Feyenoord, allo stadio Arena Kombëtare di Tirana, per aggiudicarsi la prima edizione della Uefa Conference League.
Una bellissima opportunità per una team che non arriva a un appuntamento del genere dal maggio 1991. In quella data i giallorossi guidati da Ottavio Bianchi vennero sconfitti dall'Inter di Giovanni Trapattoni, nella doppia finale di Coppa Uefa. Il solo fatto che si giocassero l'andata e ritorno di una finale ci fa capire che si sta parlando di un'era geologica fa dal punto di vista calcistico.
Per questo motivo sono stati migliaia i tifosi della Roma che, appena usciti dallo stadio Olimpico dopo la semifinale vinta con gli inglesi del Leicester, hanno iniziato a capire come riuscire ad acquistare un biglietto per questo importante appuntamento. Contemporaneamente è partita la ricerca della maniera più economica per raggiungere la capitale albanese senza spendere cifre folli.
Ma è proprio qui che sono iniziati i problemi per la maggior parte dei supporter giallorossi. Alla base di tutto, a parere di chi scrive, ci sta la limitata capienza dell'impianto scelto dalla Uefa per la finale della Conference League. Lo stadio in questione ha 21.500 posti in totale che però, per ragioni di sicurezza, sono stati portati a 19.000.
La domanda che sorge è la seguente. Perché per la finale di una coppa europea, che tra l'altro vede confrontarsi due squadre con un tifo bello acceso e appassionato, è stato scelto un impianto così piccolo? Dai piani alti dell'Uefa non è mai stata data una risposta chiara finora.
Poche settimane fa, quando ancora non era state decise le due finaliste, alcune voci di corridoio (che vanno sempre ascoltate facendo un po' di tara) cominciarono a spargere la voce che la sede della finale sarebbe cambiata. Al posto di Tirana la Uefa stava scegliendo tra Skopje, capitale della Macedonia del Nord, o la greca Atene.
Ma di questa opzione non se ne fece nulla e, sebbene il livello di prestigio delle squadre rimaste in Conference fosse salito di livello, tutto rimase come prima.
Un altro fatto che genera qualche punto di domanda è la struttura dello stadio albanese. All'interno dell'Arena Kombëtare, infatti, non vi sono barriere divisorie sugli spalti dell'impianto.
Tale divisione sarebbe stato ancor più necessaria viste le non buone relazioni tra le due tifoserie delle squadre finaliste.
I supporter di Roma e Feyenoord, infatti, hanno un trascorso che si può tranquillamente definire “non idilliaco”. I due team si affrontarono nell'edizione dell'Europa League 2014/2015 ai sedicesimi di finale. Prima del match di andata, giocato a Roma il 19 febbraio 2015, migliaia di supporter giunti da Rotterdam finirono al centro delle polemiche per i bivacchi alcolici e il danneggiamento della Barcaccia di piazza di Spagna, e subirono le dure cariche di una polizia che gestì tutta la situazione in modo più che discutibile.
Con gli ultras della Roma non ci furono in realtà episodi di scontro, ma una situazione come quella creatasi a Tirana sembra il terreno giusto per agevolare un aumento della tensione.
Ma il culmine delle veri punti oscuri nell'avvicinamento al match è stata la vendita dei biglietti decisa dalla Uefa. Pochi giorni dopo le semifinali l'organo calcistico ha distribuito circa 4000 biglietti a testa alle due squadre. Contemporaneamente la Uefa stessa ha deciso di far partire martedì scorso, 10 maggio 2022, una vendita libera sul proprio sito web dalle ore 12 in poi. Ma quando si scrive libera, lo si intende a trecentosessanta gradi.
Chiunque, infatti, poteva acquistare il biglietto per il match della capitale albanese. E così io come tanti altri supporter giallorossi, dopo esserci registrati sul sito ufficiale della Uefa ed esserci creati un account, abbiamo segnato sul calendario l'ora X per cercare di acquistare un prezioso tagliando.
Il numero dei biglietti messi in vendita effettivamente non è mai stato comunicato. Inoltre, una volta terminata la coda telematica ed essere arrivati alla pagina dove poter decidere la quantità di biglietti da acquistare, a molte persone il sistema crashava più di una volta facendogli ripetere la fila.
Ad altri, una volta selezionato il tasto del pagamento, dava il prodotto già esaurito. Ad alcuni queste problematiche sul sito sono andate avanti per ore. Questi problemi hanno indotto la stessa Uefa, poco dopo, a lanciare un comunicato in cui diceva che una nuova fase di vendita sarebbe cominciata alle 14 dello stesso giorno.
Il risultato, però, anche al secondo tentativo è risultato vano per molti fino a che, poco dopo le 15, vi è stato il comunicato ufficiale che dichiarava il sold-out dell'evento.
Per tutto questo delirio si sono alzate voci di persone, soprattutto di abbonati da decine di anni allo stadio Olimpico, che non erano riuscite ad acquistare i biglietti.
Nel giro di 24 ore, inoltre, è arrivato una nota ufficiale del Feyenoord che accusava la Uefa di non averli avvertiti della partenza della vendita libera quel giorno. Questa disinformazione, secondo alcune alcune chat degli ultras di Rotterdam, era stata fatta apposta per permettere a più romanisti di acquistare un biglietto per il fondamentale match.
I rapporti tra l'organo calcistico continentale e i tifosi del Feyenoord non sono certo buoni, e in questo sicuramente gioca un ruolo l'atteggiamento molto esuberante della tifoseria olandese, sicuramente poco in linea con il modello di pubblico che sarebbe gradito alle autorità.
La Uefa, dal canto suo, ha fatto sapere in risposta alle lamentele da Rotterdam che avrebbe attivato un'indagine su quanto accaduto. Poche ore dopo la stessa Uefa ha emanato un comunicato in cui si dichiarava che l'89% dei biglietti del match di Tirana era stato acquistato da cittadini albanesi.
Ed è qui che si è arrivati al peggio. Nei minuti seguenti l'ufficializzazione del sold out della finale sono cominciati a circolare, su alcuni siti internet, alcuni annunci di biglietti in vendita per il match del 25 maggio a prezzi folli. Un fenomeno che non ha risparmiato nemmeno la tifoseria giallorossa, per la quale la società aveva indetto una sorta di lotteria tra gli abbonati, nella quale circa un tifoso su 7 avrebbe avuto l'agognato tagliando. Ma evidentemente i mali del “calcio moderno” non abitano solo nei palazzi del potere, ma si annidano anche tra i tifosi, e così c'è stato chi ha pensato bene di speculare sulla passione. Per rendersi conto delle cifre, si è arrivati a chiedere anche 10.000 euro per due biglietti. Un vero e proprio bagarinaggio che ha fatto accendere ancora di più gli animi.
Tale clima ha spinto tra l'altro gli ultras del Feyenoord a scrivere una chiamata per tutti coloro che non erano riusciti ad acquistare un biglietto dello stadio. Nel testo i supporter olandesi incitavano a recarsi comunque a Tirana per “conquistarla”.
Non a caso, alcuni esponenti della Uefa hanno lanciato, nelle ore successive, un grido di allarme dicendo che, nei giorni della finale, si attendono in città circa 80.000 persone di cui solo una minima parte con il tagliando dell'Arena Kombëtare.
Il resto rimarrà fuori, in strada, in un contesto organizzativo che, nonostante le rassicurazioni degli addetti ai lavori (tra cui il presidente del piccolo paese balcanico) lascia con più di qualche dubbio molti appassionati.
Chissà alla fine quanti effettivamente partiranno senza tagliando. Si sa solo che molti voli in quei giorni, provenienti da città italiane diverse, non sono più disponibili.
I tifosi del Marsiglia, la squadra che ha affrontato il Feyenoord in semifinale, hanno dato vita, pochi minuti prima il fischio di inizio della semifinale di ritorno al Velodrome, a una bellissima coreografia in cui si leggeva chiaramente “Uefa=Mafia”. Come dar loro torto?
Roberto Consiglio