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Maestrelli uomo, partigiano, allenatore

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Copertina libro Io e Maestrelli

Della Lazio del 1974 e del suo primo scudetto ne ho sentito parlare, ne ho letto e visto qualche documentario in quanto appassionato delle epopee che solo il calcio sa regalarci. Ai più saranno arrivate le storie dei giocatori più famosi di quella squadra, su di tutte quella tragica di Re Cecconi.

Un gruppo di giocatori capaci di portare uno storico scudetto dalla parte bianco azzurra della capitale, una squadra che fino a quel fatidico anno altalenava tra la Serie A e la Serie B e con appena una Coppa Italia in bacheca in più di settanta anni di storia.

Nonostante all’interno dello spogliatoio ci fossero due fazioni apertamente ostili – nel romanzo questo aspetto è ampiamente raccontato – sotto la guida di un allenatore illuminato la Lazio di quell’anno è stata capace di trasformare un’apparente debolezza in un punto di forza. Il nome di quell’allenatore dall’intuito fino e dalla calma serafica era Tommaso Maestrelli, non solo un semplice C.T., ma un uomo che quando fu l’ora di decidere da che parte stare durante il periodo buio della seconda guerra mondiale, scelse di combatte dalla parte dei partigiani in terra Jugoslavia.

 

Quel finale della stagione 1973-1974 e un fantastico ritratto di Maestrelli, sono ben narrati nel libro Io e Maestrelli. Quel romantico ’74 di Simone Renza edito da Fila 37.

Un romanzo che fonde realtà e finzione (come dichiarato nella seconda di copertina) e che attraverso gli occhi del secondo di Maestrelli – la voce narrante del libro e protagonista –racconta le vicissitudini di Tommaso Maestrelli, la sua storia fuori dal campo, in un ritratto sincero nella sua semplicità, capace di descrivere quanto il vissuto di Tommaso, le sue esperienze di vita, servirono nella gestione di un gruppo di giocatori difficili all’interno di un periodo storico, quello dei Settanta del secolo scorso, duro a livello politico e sociale.

Esperienze di vita che possono segnare ma anche insegnare. Attraverso i ricordi che emergono nelle discussioni tra i due allenatori scopriamo come Maestrelli partito durante la seconda guerra mondiale in terra Jugoslava, quando la vita gli pone davanti una scelta, decide di combattere il nemico fascista accanto ai partigiani. Un’esperienza umana che si porterà sempre con sé, senza mai dimenticare chi lo ha salvato, chi è caduto al suo fianco e chi con lui ha sconfitto i fascisti.

 

 

Luca Malmusi

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Scritto da Super User
Categoria: Recensioni
Pubblicato: 04 Febbraio 2023
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