Identità, tradizione, storia: sono queste le tre prime parole che mi vengono in mente quando si parla di un derby calcistico, in qualunque parte del mondo esso si svolga. E questa settimana è parecchio calda da questo punto di vista essendo in programma ben due partite del genere in zone neanche troppo distanti tra loro.
Il primo si terrà domani, all’orario infame delle 18, e vedrà di fronte la Lazio e la Roma. Le due squadre della Capitale italiana si giocheranno, in gara secca, l’accesso alle semifinale della coppa nazionale.
Il secondo invece si disputerà sabato prossimo, 13 gennaio 2024, con inizio alle ore 18:30 presso il mitico impianto San Mames di Bilbao. Questa partita, da tutti conosciuta come il derby dei Paesi Baschi (euskal derbia per dirla in lingua locale) sarà valevole per la ventesima giornata del campionato della Liga spagnola e vedrà contrapposte le due squadre di Athletic Bilbao e Real Sociedad.
Come ogni derby che si rispetti anche quello dell’Euskal Herria ha alcune partite entrate nella storia. Ad esempio ricordiamo il match svoltosi il 5 dicembre 1976 presso lo stadio Anoeta di San Sebastian: l’impianto calcistico di casa della Real Sociedad.
I due team, in quell’occasione, entrarono in campo, ad inizio del match, tenendo nella mani dei due capitani una bandiera ikurrina, il simbolo di indipendenza per eccellenza degli stessi Paesi Baschi. Per la prima volta la regione rendeva chiaro, a livello nazionale e mondiale, la sua voglia di indipendenza dal governo centrale di Madrid.
Un altro derby che resterà nella storia, anche se fu una semplice amichevole, è stato quello che si è tenuto nell’agosto 2022 in occasione dell’ Euskal Herriko Futbol Txapelketa una competizione calcistica basca gestita da Euskal Herria Kirola: la più importante organizzazione sportiva presente nell’Euskal Herria. Non a caso, a questa manifestazione, possono prendere parte solo squadre dei Paesi Baschi che giocano nella Liga.
Pur trattandosi di un match ininfluente ai fini della classifica si concluse con un vero e proprio “bagno di sangue” da un punto di vista del gioco. Furono infatti ammoniti ben 6 giocatori e uno espulso visti i numerosi contrasti duri che poco hanno a che fare con un’amichevole calcistica estiva.
A rendere accesa, anzi infuocata, questa rivalità è la vicinanza ma soprattutto la diversa concezione politica e sociale che si respira nelle due città delle due squadre. Da un lato abbiamo Bilbao con la sua tradizione di industrie che la rendono operaia ma allo stesso tempo opulenta; dall’altro, invece, vi è San Sebastian con il suo lungomare e la sua architettura neo-classica che la rendono un punto di ritrovo per i borghesi spagnoli di tutto il paese.
In mezzo non vi è una grande distanza. I due centri urbani distano infatti tra loro meno di 100 km, 99 per l’esattezza, percorribili in poco più di un’ora di macchina.
Oltre a presentare notevoli differenze dal punto di vista sociale, le due città, hanno due modi totalmente differenti di vedere e concepire l’ambito del pallone. Se a Bilbao si punta essenzialmente su giocatori locali, ai risultati e all’autarchia calcistica; a Donostia si punta sulla bellezza del gioco espresso in campo e si è più liberali per quel che riguarda la provenienza dei giocatori schierati sul terreno da gioco.
Ma è soprattutto da un punto di vista politico che i due centri abitati presentano le differenze più notevoli. Bilbao, da sempre, infatti è stata ed è la culla del movimento indipendentista basco dalla corona centrale di Madrid. A San Sebastian, invece, visto che la borghesia è stata molto più presente (vedasi anche la locale squadra che ha deciso di chiamarsi Real Sociedad in onore del re Alfonso XII) la spinta indipendentista nei confronti della corona ha avuto molto meno seguito.
Tale rivalità non venne fermata neanche nel periodo del coronavirus. Il 18 aprile 2020, infatti, le due squadre in questione si sarebbero dovute affrontare nella finale di Coppa del Re, la coppa nazionale spagnola, a Siviglia alla presenza del monarca iberico. La partita, per ovvie questioni sanitarie, venne rimandata a data da destinarsi.
Il derby, però si svolse in un altro ambito molto differente da un campo da gioco: i balconi delle case. Furono infatti i supporter delle due squadre che, proprio il 18 aprile, decisero di colorare i punti esterni dei loro appartamenti o con i colori rossobianchi dell’Athletic Bilbao o con quelli biancoblu della Real Sociedad.
Un’ennesima prova di come questa partita sia particolarmente sentita al punto tale che neanche una emergenza sanitaria a livello globale è riuscita a metterla a tacere del tutto.
Sabato prossimo andrà in scena un’ennesima puntata di questa sfida eterna, potete state sicuri che ne vedremo delle belle...
Roberto Consiglio