Quando si pensa al 1984 a molti viene in mente, giustamente, una delle più importanti opere letterarie di George Orwell. Da un punto di vista storico parliamo quasi di un’altra era geologica in cui il mondo era ancora diviso in blocchi in lotta tra loro, mancava qualche anno alla caduta del Muro di Berlino e non si parlava di una minaccia terroristica a livello globale.
Il 1984, da un punto di vista sportivo, è l’anno in cui l’Athletic Club, dai più conosciuto come Athletic Bilbao, vinceva il suo ottavo titolo in Liga spagnola e la sua ventitreesima Copa del Rey (la più importante coppa calcistica della penisola iberica). Questo grazie alla presenza nella squadra di giocatori che hanno fatto la storia dell’Athletic stesso: dal portiere Andoni Zubizarreta Urreta fino al difensore Andoni Goikoetxea Olaskoaga passando per l’attaccante Manuel Sarabia López.
L’assedio della Striscia Gaza da parte dell’esercito israeliano, dopo gli attacchi perpetrati da Hamas lo scorso 7 ottobre, ha raggiunto i cinque mesi di durata. La situazione nella zona è drammatica: sono infatti oltre 30 mila i morti, 31.923 per l’esattezza, e ben 74.096 i feriti tra la popolazione locale.
Anche da altri punti di vista, come la mancanza di generi di prima necessità, in primis acqua e cibo, la situazione è catastrofica. Tutto questo nonostante al valico di Rafah, che segna il confine sud della Striscia con l’Egitto, vi siano quasi 1500 camion di aiuti internazionali bloccati alla frontiera.
Questo perché, il governo sionista, reputa che le merci trasportate rappresentino dei pericoli e possano essere usate in guerra. Come fatto vedere da numerosi inviati che si sono recati nella zona di confine, tra gli oggetti bloccai vi sono perfino seggiolini per bambini e attrezzatura ospedaliera.
La storia di questo paese, nonostante il mito revisionista che non accenna a sparire degli “italiani brava gente”, è fatta di pochi momenti da ricordare. Uno di questi resta sicuramente, almeno a parere di chi scrive, quello legato al periodo della Resistenza italiana cominciato l’8 settembre 1943, dopo la firma dell’armistizio con le truppe anglo-americane, e conclusosi il 25 aprile 1945.
In questi quasi due anni di lotta contro gli occupanti nazi-fascisti vi sono, a loro volta, alcuni eventi che hanno segnato la storia della Resistenza italiana durante il secondo conflitto mondiale. Uno di questi cominciò, il 28 settembre 1943, presso la Masseria Pagliarone, nel quartiere Vomero di Napoli.
Il nome di Roberto Rundo non è molto conosciuto. È noto probabilmente solo a chi si interessa di antifascismo e arti marziali.
Atleta di MMA, sportivo, imprenditore, youtuber, propagandista, Rundo è soprattutto il fondatore del Rise Above Movement, sulla carta un gruppo alt-right fondato per esportare le pratiche della destra identitaria europea negli States, in pratica un gruppuscolo fascista e neo-nazista che usa la violenza politica come mezzo per fare proseliti. Qualcosa che resta sospeso fra l’organizzazione politica e una gang, che pratica la violenza di strada e lo scontro fisico, sfruttando gli sport da combattimento come mezzo di attrazione e propaganda.
La parola fine sul lungo ed estenuante campionato di serie B sarà sancita il 19 maggio prossimo.
La fase conclusiva del torneo cadetto sarà importante per molti aspetti. Non soltanto per conoscere, con matematica certezza, le squadre che parteciperanno al prossimo campionato di serie A, ma anche per capire se, nella massima serie, si presenterà o meno un nuovo conflitto d’interessi legato al sistema delle multiproprietà.
Si ricorderà certamente l’affaire Salernitana e l’affannosa rincorsa al cambio societario che al fotofinish portò Danilo Iervolino alla guida del club campano.
Analoga sorte sarà riservata al Bari (oggi terzo in classifica), qualora dovesse raggiungere la serie A direttamente o attraverso la lotteria dei playoff.
Un destino che, in caso di salto di categoria, vedrà le strade della casata de Laurentiis e del club pugliese separarsi in ossequio del regolamento federale, che prevede l’immediata “dismissione di una delle due società” partecipanti allo stesso campionato. Una storia già vista che lascia in apprensione i tifosi biancorossi e potrebbe rendere agrodolce la vittoria del torneo.
Un punto di vista differente sui fatti di stretta attualità sportiva e sociale.
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