Avevamo lasciato un Villa Gordiani che, alla sua prima stagione, spesso vanificava partite buone e generose con errori da mangiarsi le mani, tanto da occupare l’ultima posizione nonostante i tanti complimenti ricevuti e le partite lottate fino all’ultimo anche con squadre di vertice. Lo ritroviamo dopo le prime due partite della nuova stagione con 6 punti e zero gol subiti, e un piglio decisamente diverso. All’esordio è arrivata una vittoria esterna forse inattesa, contro una buona squadra, il Cinquestelle Sport, e dopo un match tiratissimo, vinto per 1-0 con tanto di rigore sbagliato dai padroni di casa. La squadra presenta anche diversi elementi nuovi, dopo una seconda parte un po’ travagliata della scorsa stagione, conclusasi con la rottura con una parte dei giocatori, che ha poi contribuito a formare una nuova compagine, il Borgata Gordiani, inserito nello stesso girone. Nell’organico di quest’anno è leggermente aumentata l’età media e si è avuto, tramite nuove selezioni, l’inserimento di qualche elemento di buona tecnica e maggiore esperienza, proprio quella che serve per gestire le partite e non buttare al vento le buone cose che si costruiscono. Tra gli altri, è arrivato un buon portiere, cosa che a questi livelli può rappresentare davvero una questione di vita o di morte. In panchina siede uno dei militanti del progetto nonché segretario della società, che applica i dettami lanciati da bordo campo da mister Fabio, che non può tesserarsi perché allena i ragazzini in un’altra società.
Meglio di così, il fine settimana del calcio rossoblu non poteva andare. Due vittorie nette in un momento in cui servivano come il pane, e in cui non erano per nulla scontate: per le ragazze infatti è il primo successo in Serie C dopo tre sconfitte iniziali, per i maschi era solo la terza di campionato da squadra appena retrocessa, che quindi ha bisogno di ritrovare certezze. Andando con ordine, la prima soddisfazione la regalano le ragazze sabato pomeriggio (in contemporanea al dibattito su sport popolare e sostenibilità economica all’interno del festival Logos, su cui scriveremo nei prossimi giorni), andandosi a prendere i loro primi tre punti sul terreno di Ostia. I racconti parlano di un rotondo 3-0 che arriva a dare la giusta spinta emotiva, visto che nei tre precedenti impegni le rossoblu non avevano comunque sfigurato, mostrando un buon approccio alla categoria superiore nonostante l’assenza della forte ed esperta Volpi, elemento trainante l’anno scorso, dovuta a problemi di tesseramento. Ma il gruppo è in costante crescita e si è anche lievemente allargato, e sembrerebbe essere in grado di dare le spallate necessarie a lottare per mantenere la categoria.
Un gruppo di aspiranti calciatori africani, trasferitosi a Istanbul, progetta di creare un’associazione per riuscire a costituire una squadra di calcio che possa essere riconosciuta dalla Lega calcio turca e possa permettere loro il sogno di giocare in futuro per una delle squadre della Süper Lig turca (la serie A turca).
Questi giovani calciatori puntano a fondare ufficialmente una squadra di calcio, costituendosi come associazione sportiva nel più breve tempo possibile.
Ogni Martedì e Giovedì alle 8:30, circa 30 ragazzi africani si allenano per un’ora allo Stadio Atatürk nel municipio Avcılar di Istanbul. I giovani calciatori provengono dalla Nigeria, dal Senegal, dal Ghana, dalla Liberia, dalla Costa d’Avorio e da altri paesi africani, alcuni lavorano in diversi settori, altri sono disoccupati, ma tutti vorrebbero, giocando a calcio, poter dimostrare in Turchia, un paese che dicono di amare molto, tutto il loro valore.
Si può affermare, senza paura di essere smentiti, che le dure prese di posizione da parte delle tifoserie organizzate di ogni angolo del globo contro il calcio moderno costituiscono un mantra di questo primo scorcio di inizio millennio, ma probabilmente mai nessuno si era spinto fino a contestare il calcio virtuale prima della scorsa settimana.
Infatti lo scorso 23 settembre a Berna, durante il match tra i campioni di Svizzera in carica, i padroni di casa dello Young Boys, che proprio oggi affronteranno la Juventus all’Allianz Stadium in Champion’s League, e il Basilea (partita di casa terminata con un roboante 7-1 per i gialloneri), è andata in scena una plateale contestazione: durante la partita, al sedicesimo minuto, dalla curva di casa sono cominciati a volare in campo palline da tennis, joystick e finanche delle consolle da gioco, cosa che ha costretto l’arbitro a sospendere la partita per qualche minuto, fino a quando non è stata ripulita la porzione di campo interessata.