La storia di questo paese, nonostante il mito revisionista che non accenna a sparire degli “italiani brava gente”, è fatta di pochi momenti da ricordare. Uno di questi resta sicuramente, almeno a parere di chi scrive, quello legato al periodo della Resistenza italiana cominciato l’8 settembre 1943, dopo la firma dell’armistizio con le truppe anglo-americane, e conclusosi il 25 aprile 1945.
In questi quasi due anni di lotta contro gli occupanti nazi-fascisti vi sono, a loro volta, alcuni eventi che hanno segnato la storia della Resistenza italiana durante il secondo conflitto mondiale. Uno di questi cominciò, il 28 settembre 1943, presso la Masseria Pagliarone, nel quartiere Vomero di Napoli.
Il nome di Roberto Rundo non è molto conosciuto. È noto probabilmente solo a chi si interessa di antifascismo e arti marziali.
Atleta di MMA, sportivo, imprenditore, youtuber, propagandista, Rundo è soprattutto il fondatore del Rise Above Movement, sulla carta un gruppo alt-right fondato per esportare le pratiche della destra identitaria europea negli States, in pratica un gruppuscolo fascista e neo-nazista che usa la violenza politica come mezzo per fare proseliti. Qualcosa che resta sospeso fra l’organizzazione politica e una gang, che pratica la violenza di strada e lo scontro fisico, sfruttando gli sport da combattimento come mezzo di attrazione e propaganda.
La parola fine sul lungo ed estenuante campionato di serie B sarà sancita il 19 maggio prossimo.
La fase conclusiva del torneo cadetto sarà importante per molti aspetti. Non soltanto per conoscere, con matematica certezza, le squadre che parteciperanno al prossimo campionato di serie A, ma anche per capire se, nella massima serie, si presenterà o meno un nuovo conflitto d’interessi legato al sistema delle multiproprietà.
Si ricorderà certamente l’affaire Salernitana e l’affannosa rincorsa al cambio societario che al fotofinish portò Danilo Iervolino alla guida del club campano.
Analoga sorte sarà riservata al Bari (oggi terzo in classifica), qualora dovesse raggiungere la serie A direttamente o attraverso la lotteria dei playoff.
Un destino che, in caso di salto di categoria, vedrà le strade della casata de Laurentiis e del club pugliese separarsi in ossequio del regolamento federale, che prevede l’immediata “dismissione di una delle due società” partecipanti allo stesso campionato. Una storia già vista che lascia in apprensione i tifosi biancorossi e potrebbe rendere agrodolce la vittoria del torneo.
Parafrasando la celebre canzone dei Duap Pugni, risse e dignità, l’intervista che segue ha al centro Pugni, incontri e Mma. Sport Popolare ha il piacere di fare quattro chiacchiere con Giovanni Rufino, atleta di MMA della nazionale italiana, skin e compagno attivo nei movimenti a Roma.
Ecco perché non mancano riferimenti a chitarre distorte, camicie a scacchi e boots. Ma più in generale c’è una riflessione del rapporto fra sottocultura, “compagneria” e arti marziali. Insomma tanto sport, due risate e qualche considerazione più seria.