Il 30 maggio è una data che, per i tifosi della Roma, evoca due tremende ricorrenze. In questo giorno del 1984 la squadra giallorossa, guidata dal barone Liedholm e con in campo alcuni personaggi come Falcao, Di Bartolomei, Ancelotti e Pruzzo, perdeva la sua unica finale della Coppa Campioni.
Il destino fu ancora più beffardo visto che la partita si giocò allo stadio Olimpico di Roma e tutta la parte della Città Eterna giallorossa si era mobilitata per quell’evento. Il match si concluse ai rigori con la vittoria, per 4-2, degli inglesi del Liverpool guidati da Joe Fagan.
Nel corso della sua storia millenaria, Roma ha conosciuto momenti di forte crisi. Uno di questi durò dall’8 settembre 1943 al 4 giugno 1944 quando la Città Eterna venne occupata dalle truppe naziste con il supporto dei collaborazionisti fascisti.
In quel lasso di tempo la Capitale subì una furiosa e quotidiana repressione portata avanti da figure quali Herbert Kappler, comandante della Gestapo a Roma, ed Erich Priebke, uno degli ideatori di quello che è conosciuto come l’Eccidio delle Fosse Ardeatine.
“Esistono i tifosi di calcio... e poi esistono i tifosi della Roma”: prendo questa storica frase del compianto capitano giallorosso Agostino Di Bartolomei per ricordare una figura che, gli stessi supporter capitolini, ribattezzarono ‘Core de Roma’ per il suo attaccamento ai colori giallorossi nel corso della sua carriera calcistica: Giacomo Losi.
Losi, purtroppo ci ha lasciato domenica scorsa, 4 febbraio 2024, a quasi 88 anni di età. Era infatti nato a Soncino, piccolo paese della provincia lombarda di Mantova, il 10 settembre 1935.
Nel corso della sua carriera, che si è svolta soprattutto all’ombra del Cupolone, egli disputò ben 15 stagioni totali, tra gli anni ’50 e ’60 del XX secolo, raggiungendo un discreto numero di presenze: ben 386. Questi numeri gli hanno permesso di essere, ancora oggi, il giocatore con più presenze nel club dopo due icone quali Francesco Totti e Daniele De Rossi.
Per i feticisti delle serie tv True Detective è un idolo da venerare. Una specie di divinità da contemplare in religioso silenzio in tutta la sua magnifica perfezione.
E ora che è sbarcata in Italia la quarta stagione True Detective: Night Country, schiere di appassionati ed esperti aspettano ansiosi il lunedì – giorno del liturgico rilascio della nuova puntata – non lesinando complimenti e gridano al capolavoro, rievocando i fasti della mitologica e indimenticata prima stagione con Matthew McConaughey e Woody Harrelson, pietra miliare della serialità contemporanea.
Protagoniste della nuova stagione sono invece Jodie Foster e Kali Reis, due donne, per la prima volta in True Detective.