Negli ultimi giorni si è svolto l'ennesimo capitolo della saga delle “uscite” razziste e fasciste cui tranquillamente si lasciano andare personaggi stimati e rispettati del calcio nostrano. Arrigo Sacchi, colui che fece grande il Milan di Berlusconi nei primi anni '90, e un po' meno grande la nazionale, oggi assiduo frequentatore dei salotti televisivi, ha detto la sua sulla situazione dei settori giovanili italiani sostenendo che questi sono “troppo pieni di giocatori di colore”.