Domenica 28 maggio 2023 è stata una data importante per il Salento calcistico. La squadra giallorossa allenata da Marco Baroni riusciva infatti a conquistare un’agognata salvezza nella massima calcistica italiana dopo una vittoria al cardiopalma, ottenuta grazie a un rigore siglato dall’attaccante Lorenzo Colombo al 101’ del secondo del match contro il Monza.
Sabato prossimo, 17 giugno 2023, nella stessa zona dell’estrema Italia sud-orientale si raggiungerà un altro importante traguardo riguardante il mondo del pallone locale. Lo Spartak Lecce, la squadra di calcio popolare più famosa e conosciuta della penisola salentina, festeggerà infatti il decimo anniversario della sua fondazione.
Lo Spartak è in realtà stata fondato, nel 2011, dalla realtà di “Calcio senza confini”: uno storico torneo antirazzista, che si svolgeva proprio nel capoluogo salentino, e che includeva moltissime realtà del mondo della militanza locale. Tra queste possiamo citare collettivi studenteschi, associazioni e comunità di extracomunitari.
Come si legge su un post pubblicato sulla pagina ufficiale dello Spartak si è rimandata la festa in ricordo di questo importante anniversario, che si sarebbe dovuta svolgere nel 2021, “a causa di varie vicissitudini legate al post pandemia e a difficoltà di programmazione al livello interno. Non è un caso, tra l’altro, che questi festeggiamenti avvengano nello stesso periodo in cui è ripreso Calcio Senza Confini”.
Pochi giorni fa abbiamo avuto il piacere di intervistare gli stessi compagni calcistici salentini e farci una chiacchierata insieme in vista di questo importante appuntamento.
Durante lo scorso “A campo aperto Festival” di Milano, ho avuto modo di conoscere personalmente diverse realtà del calcio popolare milanese, mentre ho rinsaldato i rapporti con quelle che avevo già avuto modo di conoscere in precedenza. E, chiamatela pure deformazione professionale, mi sono soffermato particolarmente con uno dei gruppi ultras più attivi e vivaci dell’intero panorama del nostro movimento che mi aveva già colpito per la sua attitudine e intraprendenza. Tutto questo mi faceva presagire una certa impostazione e probabilmente anche esperienza maturata nelle blasonate curve cittadine. Avevo ragione. Ne è uscita fuori questa bella chiacchierata.
Quando e come nasce il vostro gruppo?
Armata Pirata 161 nasce il 18 Giugno 2018 a Milano. La nascita del gruppo si sviluppa in concomitanza agli albori della nostra società il St.Ambroeus FC. Ci viene appunto descritta la volontà di dar vita a un progetto sociale e politico che univa squadre di ragazzi immigrati dei centri di accoglienza della nostra città, da 2-3 squadre farne un’unica e iscriverla in FIGC. Abbiamo subito sposato l’idea di questa squadra di calcio e deciso di inserirci il nostro contributo: il tifo, la mentalità ultras e l’aggregazione.
Il 15 maggio 1910 veniva fondato il St Pauli FC. Lunedì scorso la compagine calcistica tedesca ha festeggiato il 113esimo anniversario dalla sua fondazione.
Una squadra, quella dell’ex capitale della Lega Anseatica, che nel campionato di serie B tedesco, la Zweite Liga, si sta levando non poche soddisfazioni. I Pirati di Amburgo occupano attualmente la quinta posizione in classifica dopo ben 12 vittorie (di cui 10 consecutive), 2 sconfitte e un pareggio nelle ultime 15 gare.
Nonostante questo il team bianco-marrone non è ricordato certo per le vittorie raggiunte, in oltre un secolo di storia, sul terreno di gioco. Questo, però, accade perché si guarda solo il percorso calcistico, almeno fuori dai confini tedeschi.
Milano è una città che è capace di strapparti il cuore, ridurlo in brandelli. Come diceva Lucio Dalla nella canzone, meravigliosa, che ha dedicato a questa metropoli: “Mi prendi allo stomaco mi fai morire”. Ed è così. Invivibile, letteralmente, perché ha venduto la sua anima ad affaristi, politicanti, tragattini, mezze figure tutte contraddistinte da fame di denaro. Invivibile perché è la patria della gentrificazione e in nome di essa è pronta a sacrificare i suoi figli, che l’hanno fatta grande, per avere visibilità o fama. Invivibile perché quando esci appena fuori dalla zona centralissima, per intenderci Duomo e limitrofi, ti ritrovi nelle periferie che, ormai, si stanno uniformando alla zona di Porta Nuova – quella del Bosco Verticale – con il costo al metro quadro insostenibile e che l’amministrazione vuole letteralmente espellere non solo con azioni di polizia ma, soprattutto, silenziosamente attraverso la politica del decoro. Questa, però, vale solo per i “miserabili” che abitano nel ghetto e non per chi ha un ISEE sopra i sei zeri. Un esempio è nella zona di San Siro dove, per arrivare al Meazza, lo stradone divide ville di notabili dalle case popolari. La contraddizione servita per chi vuole guardare entrambe le facce della medaglia di questa città. Milano è veramente, come raccontano in molti, esclusiva ma nel senso peggiore del termine. Meritocratica e orizzontale, solo per una narrazione tossica.
Il 12 e 13 febbraio scorsi, nelle regioni di Lazio e Lombardia, si è votato per il rinnovo dei rispettivi consigli regionali. Alla fine si sono rispettate le previsioni della vigilia che prevedevano, in entrambi i casi, una vittoria netta e schiacciante da parte dei candidati di centrodestra.
Questa tornata elettorale, però, è passata alla storia per il più alto indice di astensionismo mai registrato in Italia da quando è stata fondata la Repubblica. Se in Lombardia si è recato alle urne appena il 41% degli aventi diritto, nel Lazio è andata ancora peggio.
Nella regione di Roma ci si è infatti fermati a un misero 37%, con il 33% dell’affluenza registrato nella Capitale. In pratica, un solo romano su tre all’incirca si è recato alle urne.
Se poi vediamo la distribuzione dei voti all’interno del GRA vediamo una differenza ancora più netta tra la zona centrale e la periferia dell’Urbe. Nella prima l’affluenza non è del tutto crollata mentre in periferia il distacco dal panorama politico nostrano è stato a 360° e le urne sono rimaste, in alcune zone, letteralmente vuote.
Un punto di vista differente sui fatti di stretta attualità sportiva e sociale.
Fatti, notizie e curiosità sullo sport popolare, sulla settimana appena trascorsa e su quella che verrà
Donne e uomini diventati per qualche motivo esempio
Il mondo dello sport popolare visto attraverso gli occhi della letteratura, della musica e della cultura popolare
Quello che la settimana riserva: appuntamenti, incontri, partite e iniziative su tutto quello che è sport popolare