Tutto è cominciato con la cerimonia di apertura. Con la follia e le accuse di blasfemia. Poi è stato il turno dei messaggi subliminali sui costumi delle nuotatrici che si sono rivelati fotomontaggi. Ora l’esplosione della “questione gender”, che altro non è che delirio trans-omofobico di proporzioni gigantesche. Una grande confusione sotto il cielo che si dimostra perfetto terreno di coltura per la più becera propaganda.
Ad alzare i toni della polemica, a fare rumore, account social di politici e giornalisti di area conservatrice e di estrema destra, soprattutto statunitensi, che sembrano scaldare i motori in una prova generale per l’assalto trumpiano alla Casa Bianca. Poi la solita tempesta perfetta: bufale che circolano per giorni sottotraccia, fino a diffondersi, per poi gonfiarsi ed esplodere senza controllo. Un meccanismo studiato ad arte che si ripete da anni e che ben conosce chi si occupa di questione migratoria.
A Roma ci sono alcune figure che, in un modo o nell’altro, rappresentano il romanismo nella sua assenza. La più grande, anche se per questioni anagrafiche non ho mai avuto il piacere di veder giocare, è stato Agostino di Bartolomei, di cui il prossimo 30 maggio cadrà il 30esimo anniversario dalla tragica morte.
Altro personaggio che si può descrivere come esempio di vero e proprio romanismo è Claudio Ranieri che, poche ore fa, ha annunciato il suo addio definitivo al mondo del calcio. Il tecnico testaccino, alla veneranda età di 73 anni, ha portato a termine la sua ultima impresa: la permanenza del Cagliari nel massimo campionato di calcio anche per il prossimo anno.
Venerdì scorso, 8 marzo 2024, è stata celebrata la Giornata Internazionale della Donna. Una ricorrenza che anche quest’anno ha lasciato più di qualche strascico polemico dietro di sé.
A molte e molti, infatti, determinati interventi, arrivati soprattutto dai piani istituzionali, sono sembrati del tutto inappropriati. In Liguria, ad esempio, il Comune di Genova ha deciso di creare tre veri e propri gusti di gelato da dedicare alle donne in occasione della giornata dell’8 Marzo.
I gusti in questione, tutti e tre di colore rosa, secondo le parole di Confartigianato di Genova servivano a portare “una dolce occasione per riflettere ancora una volta sulle pari opportunità”. Anche per l’Assessore alle Pari Opportunità del capoluogo ligure, Francesca Corso, questa proposta rappresenta “una lodevole iniziativa che accende i riflettori sulla parità di genere e sulla necessità di costruire tutti insieme una società davvero inclusiva e a misura di donna”.
Identità, tradizione, storia: sono queste le tre prime parole che mi vengono in mente quando si parla di un derby calcistico, in qualunque parte del mondo esso si svolga. E questa settimana è parecchio calda da questo punto di vista essendo in programma ben due partite del genere in zone neanche troppo distanti tra loro.
Il primo si terrà domani, all’orario infame delle 18, e vedrà di fronte la Lazio e la Roma. Le due squadre della Capitale italiana si giocheranno, in gara secca, l’accesso alle semifinale della coppa nazionale.