Fiumi di inchiostro sono stati versati da tutta la stampa mainstream italiana sui fatti di mercoledì 18 e giovedì 19 febbraio a Roma, quando l'attenzione dell'intera città e di tutta Italia è stata catalizzata dalle scorribande dei tifosi del Feyenoord nelle piazze del centro di Roma. Leggendo i titoli dei giornali si è portati ad immaginare uno scenario apocalittico, secondo solo all'incubo di uno sbarco dell'Isis sulle nostre coste: “Hooligans devastano la città”, “I nuovi barbari distruggono Roma” e così via, in una avvincente gara a chi dipinge il quadro più drammatico e sensazionalistico. Il principale motivo di scandalo è il danneggiamento della fontana di Bernini a Piazza di Spagna, nota come la Barcaccia. Un fatto grave, senza dubbio. Ma la somma dei danni materiali si limita a questo: qualche centimetro di marmo di questa storica fontana, qualche vetro di automobile danneggiato durante la fuga dalle cariche della polizia, qualche danno ai mezzi dell'Atac che, dopo le cariche, trasportavano gli olandesi verso lo stadio. Insomma, per parlare a ragion veduta di città devastata, violentata e traumatizzata per sempre, sembrerebbe volerci ben altro.