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Quando l'anima popolare si mette in proprio: l'Atlético Club De Socios

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L'Atlético Club de Socios è la prima squadra di calcio popolare in Spagna, ed è nato nel 2007 come atto di protesta contro la malagestione del consiglio di amministrazione dell'Atlético Madrid. L'obiettivo era creare un nuovo club con un sistema democratico, in cui l'opinione di ciascun membro avesse lo stesso valore. Hanno iniziato a gareggiare nella “Tercera Liga de Aficionados de Madrid” (ottava serie spagnola, a livello regionale) e il loro apice è stata la sesta serie (Preferente), categoria in cui hanno gareggiato la scorsa stagione retrocedendo. 

Quattordici anni dopo la sua fondazione, la squadra che gioca le sue partite nel quartiere di El Bercial (Getafe), si mostra come pioniera del calcio popolare spagnolo. Ha una decina di dirigenti che si occupano di tutto il necessario nel club. Secondo uno di essi, Fernando Sánchez, “il nostro è un club popolare in cui i membri possono votare, un membro, un voto”, ha commentato. “A livello sportivo, la squadra allenata da Simeone è molto buona, ma a livello sociale è ancora governata da due persone che hanno fatto quello che hanno fatto […]. All'inizio ci sono stati problemi con l'Atlético de Madrid, poiché la dirigenza colchonera ha ritenuto che il nome e lo stemma della squadra non fossero legali”. Tuttavia, “ci sono molte squadre che adottano quella dicitura”.

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Scritto da Giuseppe Ranieri
Categoria: Prima pagina
Pubblicato: 26 Novembre 2021

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Fanatismo e devozione: lo stile di vita dei “colchoneros”

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Vi proponiamo questa traduzione dal sito francese Caviar magazine che racconta e descrive l’anima popolare della tifoseria dell’Atletico Madrid, che al netto di una svolta riconducibile all’estrema destra del suo principale gruppo ultras (anche se il Frente in realtà nasce a sinistra, per poi diventare apertamente di destra solo dopo il 2000 in seguito a un’operazione simile a quella avvenuta anche in alcune grandi curve italiane nello stesso periodo), e a prescindere dalla minoranza organizzata dei gruppi e dall’esistenza del Rayo Vallecano (che rappresenta però uno specifico quartiere), resta tendenzialmente la tifoseria popolare di Madrid.

Criticato per il suo stile di gioco difensivo e il suo scarno palmares, il club di Madrid è comunque a tutti gli effetti una “grande europea”. Ma essere un tifoso dell'Atletico Madrid non riguarda solo la partita della domenica, si tratta di abbracciare uno stile di vita a tutti gli effetti. Orgoglioso di coltivare la sua differenza rispetto a Real e Barcelona.

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Scritto da Giuseppe Ranieri
Categoria: Prima pagina
Pubblicato: 24 Novembre 2021

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L'onorata società sportiva

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Man mano che ci si inoltra lungo la litoranea jonica calabrese, tra i tanti paesi che si attraversano, c’è Siderno. È proprio qui, in un albergo del piccolo paese, che nella primavera del 1997 è riunito il gotha della ’ndrangheta. Il summit non prevede la spartizione di nuove fette di territorio, o di intessere nuove alleanze. All’ordine del giorno si discute la promozione del Crotone calcio in Serie C2. Il 10 maggio, per la prima volta nella loro storia i pitagorici accedono di diritto nel calcio professionistico.

La vittoria del campionato avvenuto dopo uno scialbo pareggio è stata definita dalle famiglie Cordì di Locri e Vrenna di Crotone in cambio di uno stock di bazooka e kalashnikov.

È questo l’inquietante affresco criminale che affiora dalle parole del pentito Giovanni Marino, e che mette a nudo un intreccio incestuoso tra due mondi apparentemente lontani.

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Scritto da Super User
Categoria: Prima pagina
Pubblicato: 22 Novembre 2021

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Autodifesa ed emancipazione: la storia delle suffrajitsu

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  • Sport da combattimento
  • Repressione
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Ci sono certe storie che per quanto siano sorprendenti si ritrovano scaraventate fuori (o nel migliore dei casi, relegate all’angolo) dalla storiografia ufficiale. 

Prima del crollo di Wall Street e dell’innalzamento a dogma del consumismo mediante lo shopping compulsivo di noi comuni mortali che ormai possiamo fare acquisti solo quando gli sconti superano la nostra fantasia, per “Black Friday” si intendeva una delle giornate più aspre dell’Inghilterra di inizio Novecento. Infatti il venerdì 18 novembre del 1910 fu segnato da scontri anche abbastanza cruenti tra le forze dell’ordine e 300 militanti della Women’s Social and Political Union (WSPU) che, una volta appreso che per l’ennesima volta il parlamento inglese non avrebbe discusso dell’allargamento del suffragio alle donne, decisero di dirigersi verso di esso, in piccoli gruppi, per far sentire la loro protesta. 

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Scritto da Giuseppe Ranieri
Categoria: Prima pagina
Pubblicato: 18 Novembre 2021

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