Arroganza, sciovinismo, presunzione e irrisione dei più deboli, salvo poi usarli strumentalmente al momento opportuno, ricorrendo a toni paternalistici per portare avanti i propri interessi; non sappiamo se Nina Moric capisca o meno di calcio, ma a quanto pare sicuramente ha interiorizzato i principi cardine del fascismo.
Lo storico primo punto in classifica del Benevento arrivato in maniera a dir poco rocambolesca, ma che ricompensa i giallorossi per la troppa sfortuna accumulata finora (diverse partite perse nel recupero e prestazioni generose che avrebbero meritato prima questa storica gratificazione), ci consente di andare indietro di qualche giorno e di tornare sulle dichiarazioni della modella croata che, evidentemente bisognosa di visualizzazioni sui social, ha interrotto la sua intensa attività politica per dispensare consigli gestionali al presidente dei sanniti Vigorito su come rilanciare la squadra giallorossa.
Nel panorama del calcio moderno, nazionale ma anche di oltre-confine, i tifosi e la loro fede per una squadra sono dei fattori che non vengono quasi mai presi in considerazione. A farla da padrone, infatti, sono i soldi e i famigerati diritti tv che, da parecchi anni, rappresentano dei veri e propri campi di scontro tra i vari presidenti delle squadre nostrane.
Il prossimo 23 dicembre, per fare un esempio, è in programma a Torino alle ore 20:45 la partita Juventus-Roma valevole per la diciottesima giornata del campionato di calcio di serie A 2017/2018. Una data che, fin da subito, ha fatto storcere il naso a molti “addetti ai lavori”.
Il 23 dicembre, infatti, è giorno dell’anti-vigilia di Natale, un periodo in cui spostarsi diventa molto complicato sotto numerosi punti di vista. Nonostante tutto saranno migliaia, e su questo ci potete giurare visto l’importanza della gara, i tifosi giallorossi che si recheranno sotto la Mole per incitare i loro beniamini dal settore ospiti dell’Allianz Stadium.
Barcelona, Catalunya, quartiere di Gràcia. Ci ritroviamo quasi tutti alle 11:00 di mattina al Bar Panamari, al lato della curva dello Stadio Nou Sardenya, struttura che ospita le partite del Club Esportiu Europa. È il prepartita, momento solenne, un’ora prima del match e se non ci sei devi avere una buona scusa. Sono quelle birre che ti riprendono dopo una serataccia, o quelle con le quali fai un buon, energico breakfast. Facce provate ne vediamo sì, sono le 11:00h di mattina di domenica, purtroppo c’è da combattere anche con gli orari imposti dalla Lega ma non importa, ci siamo e ci saremo sempre. Ci si ritrova con piacere e fratellanza. Dopo qualche birra e una chiacchiera , entriamo in curva per sostenere l’Europa appunto, una squadra dal passato glorioso, club che militava in prima divisione e giocava i derby con il FC Barcelona. Con il passare degli anni, scese in categorie inferiori, attualmente gioca in una categoria equivalente alla ex Serie C2 italiana. Questo è il Club Esportiu Europa e noi siamo gli Eskapulats.
Villa Gordiani fino a qualche anno fa una squadra dilettantistica, sotto diversi nomi, ce l'aveva sempre avuta, e anche un campo nel cuore del quartiere, nel parco che fa da polmone verde per tutta quell'area di Roma Est, tra via Prenestina e la linea ferroviaria che va verso Tivoli e l'Abruzzo. E avere una squadra è importante, per un quartiere che un'identità ancora la conserva, nella metropoli che sempre più polverizza legami e appartenenze. La più classica delle borgate sviluppatesi, nell’aspetto che mostrano oggi, poco dopo la metà del '900, con i lotti di case popolari a dare un tetto a chi fino ad allora stava per lo più nelle baraccopoli. Un quartiere tuttora a forte composizione italiana, con un suo portato storico che attraversa le generazioni e il rischio sempre dietro l'angolo, in questi tempi bui, di scivolare verso la guerra tra poveri, facendosi abbagliare dalla propaganda di chi sul disagio specula e costruisce carriere.