Ormai, ne sono certo, dev’esserci un particolare disegno astrale in base al quale non potrò mai fare un viaggio normale, senza situazioni surreali o momenti indimenticabili; non mi resta altro che trovare le prove. Ma se sono proprio queste situazioni a dare il giusto sapore alla vita, ha molto più senso viversele facendo surf tra passato e futuro usando il presente come tavola di fortuna, invece che interrogarcisi sopra, e poi d’altro canto si trattava della mia prima volta a Parigi in uno dei periodi più convulsi della sua storia recente, tutti tasselli che si incastravano alla perfezione nel mio puzzle irrimediabilmente fatalista. Quindi, che vuoi fare, andarci in maniera asettica, senza un itinerario improponibile e senza una scossa emozionale che avrebbe fatto tremare persino la Tour Eiffel? Ovviamente no, d’altronde come si dice da queste parti “c’est la vie!”, certo se almeno per una volta riuscissi a non correre il rischio di perdere il mio mezzo di trasporto, non mi dispiacerebbe affatto, ma non si può volere tutto… L’occasione per questa incursione nella ville lumiére è una serata organizzata dal Menilmontant (MFC1871) in cui sarebbe stata presentata la nuova divisa, realizzata dai nostri compagni e amici di Rage Sport e che avrebbe contenuto anche un dibattito tra molteplici realtà di sport italiane, francesi e belghe. A dirla tutta ci sarebbe stata anche una partita il giorno successivo, ma con un coup de théâtre (eh lo so ragà, a sto giro vi toccano tutti sti francesismi… statece!) tutte le partite del distretto sono state rinviate per maltempo.
La chiamata da Bilbao, arrivata l'estate scorsa, per alcuni di noi è un salto dritto nel sogno: "Venite a raccontare la storia dello Spartak Apuane alla festa annuale del Bilbao Football Class, legata alla tifoseria antifascista dell'Athletic?"
Bilbao fa parte del mito personale con la sua lotta per l'indipendenza, la voglia di socialismo, la Ikurrina, le herriko tabernas, la repressione spagnola e la lotta di un popolo che è stata anche se non soprattutto lotta di emancipazione.
E così, giunto il giorno della partenza, ci muoviamo con tutte queste icone nella mente e nel cuore.
Arriviamo a Gasteiz (Vitoria) sabato pomeriggio alle 15, due ore prima del nostro turno a parlare - siamo inseriti in un programma denso che prevede anche filmati e dibattiti sul calcio popolare e un interessantissimo confronto sul ruolo del calcio femminile. Tempo di una birra veloce e ci preleva un compagno per portarci a Basauri, periferia di Bilbao, dove si terrà l'iniziativa nel Centro Sociale "Txarrasca".
Al netto di alcune meritevoli eccezioni, si può tranquillamente affermare che, nell’ultimo decennio, la maggiore novità tra le pratiche di socialità e aggregazione all’interno del variegato arcipelago dell’antagonismo sociale, dell’opposizione alla mercificazione di ogni aspetto della vita e alle logiche di profitto, sia costituito dal poderoso sviluppo dello sport popolare. A prescindere dalle varie piattaforme di riferimento, sono sempre di più i collettivi in tutta Italia che sviluppano palestre popolari, squadre di calcio, di rugby, di basket ecc. In momenti di riflusso della coscienza sociale e politica, come quello che purtroppo stiamo vivendo sulla nostra pelle, proprio quello dello sport popolare sembra essere uno dei pochi ambiti capaci di regalare soddisfazioni: infatti attraverso l’azionariato popolare e i meccanismi assembleari si rinnovano e si perfezionano le pratiche di autogestione e di compartecipazione, e si ha la possibilità di coinvolgere in modo diretto quei quartieri e più in generale quei territori nei quali si vive la propria quotidianità e da cui, si spera, potranno svilupparsi nuove forme di resistenza al volto più odioso del nuovo ordine che si va delineando, quello sciovinista e marcatamente razzista e fascista.
Caro/a sostenitore/trice,
siamo spiacenti di dover comunicare lo spostamento di "Villa Gordiani in Festa". In seguito ad una discussione con il municipio abbiamo constatato l'impossibilità di fare la festa del 14 luglio al Campo del Parco. Il motivo principale è l'interdizione di ogni tipo di iniziativa sul territorio dello stesso Parco (lato mercato).
In ogni caso, è impensabile per noi lasciare il quartiere senza una festa: abbiamo quindi deciso di spostarla nella nostra seconda casa, il Centro Sportivo Roma 6 (in Via Silvio Latino 10) dove abbiamo disputato e disputeremo le partite di campionato.
Ci scusiamo per questo cambiamento improvviso del luogo in cui si svolgerà la festa, ma vi invitiamo comunque a partecipare (il Centro Sportivo si trova a poche centinaia di metri dal Campo del Parco) e a rimanere aggiornati per le attività dei prossimi mesi.