Della Lazio del 1974 e del suo primo scudetto ne ho sentito parlare, ne ho...
Esiste un legame tra l’Irlanda del Nord e la Calabria che è sconosciuto...
Per questa volta nella nostra rubrica sulle recensioni dei libri, abbiamo...
La ventiduesima edizione della Coppa del Mondo della Fifa, in corso in...
Ci sono pagine di storia che purtroppo non vengono sviluppate e narrate come...
Ho letto diversi libri riguardanti il calcio, alcuni molto belli, altri...
Della Lazio del 1974 e del suo primo scudetto ne ho sentito parlare, ne ho letto e visto qualche documentario in quanto appassionato delle epopee che solo il calcio sa regalarci. Ai più saranno arrivate le storie dei giocatori più famosi di quella squadra, su di tutte quella tragica di Re Cecconi.
Un gruppo di giocatori capaci di portare uno storico scudetto dalla parte bianco azzurra della capitale, una squadra che fino a quel fatidico anno altalenava tra la Serie A e la Serie B e con appena una Coppa Italia in bacheca in più di settanta anni di storia.
Nonostante all’interno dello spogliatoio ci fossero due fazioni apertamente ostili – nel romanzo questo aspetto è ampiamente raccontato – sotto la guida di un allenatore illuminato la Lazio di quell’anno è stata capace di trasformare un’apparente debolezza in un punto di forza. Il nome di quell’allenatore dall’intuito fino e dalla calma serafica era Tommaso Maestrelli, non solo un semplice C.T., ma un uomo che quando fu l’ora di decidere da che parte stare durante il periodo buio della seconda guerra mondiale, scelse di combatte dalla parte dei partigiani in terra Jugoslavia.
Esiste un legame tra l’Irlanda del Nord e la Calabria che è sconosciuto anche ai suoi stessi abitanti. Lo si è rintracciato scavando tra le pagine più turbolente e dimenticate del secolo scorso, quando entrambi i territori venivano stritolati da tumulti sanguinari.
L’atroce massacro avvenuto tra le strade della città nordirlandese di Derry, passato alla storia come Bloody Sunday, ha rappresentato l’apice della faida cattolico-protestante che nel Regno Unito aveva innescato i famigerati Troubles. Quando il 30 gennaio 1972 il 1° Battaglione del Reggimento Paracadutisti britannico, capitanate dal Colonnello Derek Wilford, apriva il fuoco sui manifestanti, quella mattanza intrecciava inconsapevolmente sui suoi passi il destino della città di Catanzaro, che, per altri motivi, scolpiva nella sua memoria quel freddo e piovoso pomeriggio di gennaio.
Per questa volta nella nostra rubrica sulle recensioni dei libri, abbiamo deciso di farne uscire più insieme. Un filotto di tre libri sullo sport che abbiamo avuto modo di leggere ed apprezzare. Profondamente diversi tra loro nello stile, nella caratura, nelle implicazioni morali, nella stesura e nel significato, però uniti da un denominatore comune, il calcio e la società.
Tutti e tre si muovono in contesti molto simili, quell’Italia che va da metà anni Settanta e che attraversa gli anni ’80 fino a spegnersi dentro i terribili anni ’90. Il periodo del calciatore/lavoratore sta lasciando spazio al calciatore divo, patinato e sex symbol. Si parla dentro questi scritti, di malattia, di politica, di reflusso, di criminalità, di provincia e di città simbolo della decadenza. Sono state scelte casuali ma è come se questi tre libri mi avessero squarciato dentro lasciandomi però un filo per rilegare i pezzi. I libri quelli belli ti fanno anche questo. E chi sa leggere un libro può non vivere solo la sua, a volte, normale vita, ma le vite di altri, dei protagonisti nel bene e nel male.
Si soffre per un libro, si soffre per la vita, si gioisce per la vittoria. Tutto questo per dire che avere del tempo strappato all’ingombrante e soffocante ritmo della vita nel circuito consumista e dai ritmi di lavoro dà la possibilità di concentrarsi sulle cose belle e leggere amici e compagni è un’attitudine che va conservata e onorata. Noi di sportpopolare.it dal conto nostro cerchiamo di ingolosirvi a tale pratica parlando appunto dei libri che ci sono piaciuti. E a volte, raramente a dire la verità, anche di quelli che ci piacciono meno. Ma iniziamo questa carrellata di consigli per gli acquisti valevoli anche post feste natalizie, propriamente dette.
La ventiduesima edizione della Coppa del Mondo della Fifa, in corso in queste settimane in Qatar, passerà alla storia per uno storico traguardo sportivo raggiunto sul campo. Nella piccola penisola del golfo Persico una nazionale del continente africano, il Marocco, ha raggiunto la semifinale della rassegna iridata.
Anche il Senegal di Diouf e Diop, che durante il mondiale del 2002 in Corea e Giappone fu una delle storie più raccontate di quel grande evento dai media occidentali, si fermò ai quarti di finale del torneo venendo eliminato dalla Turchia tramite lo spietato “golden gol”.
I giocatori del grande paese con capitale Rabat, invece, guidati dal tecnico Walid Regragui, in Qatar hanno compiuto un passo in più raggiungendo un match che potrebbe garantirgli l'accesso alla finalissima del torneo.